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Juve: finita era Agnelli, domani palla al nuovo cda

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Cala il sipario sull’era di Andrea Agnelli alla guida della Juventus. Il 17 gennaio 2023 verrà ricordato come l’ultimo giorno dopo quasi 13 anni alla presidenza del club, domani, dopo il voto dell’ assemblea degli azionisti, entrerà in azione il nuovo consiglio di amministrazione. Una data storica come il 19 maggio 2010, il giorno che rappresentò l’alba dell’era più vincente della storia bianconera con l’insediamento di Agnelli, quella dei 9 scudetti consecutivi e di tanti altri trofei, finita per le inchieste sui bilanci.

Tra social e sito ufficiale, la società continua a salutare il numero uno che è stato in grado di mettere in bacheca 19 trofei, con la Champions League sfiorata in due occasioni, nelle finali di Berlino e Cardiff. Il club ricorda tutti i record targati Agnelli, dai nove scudetti di fila ai 102 punti conquistati nel 2013/2014 e allo zero sconfitte nel 2011/2012, oltre ai traguardi raggiunti nel calcio femminile e le inaugurazioni di Continassa e Allianz Stadium. Si chiude un’era di tredici anni, la Juve saluta anche gli ormai ex vice-presidente Nedved e amministratore delegato Arrivabene.

“Pavel ha dato tutto per la Juve prima da calciatore e poi da dirigente, Maurizio ha messo a disposizione esperienza e competenza con uno sguardo sempre volto al futuro: a entrambi va il ringraziamento di Juventus per il lavoro svolto e la passione messa giorno dopo giorno nell’affrontare le sfide quotidiane” il saluto riservato dal club a due figure fondamentali del cda bianconero. Da domani si riparte, con la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione che entrerà in carica a tutti gli effetti: dal presidente Gianluca Ferrero all’attuale dg Maurizio Scanavino, oltre a Diego Pistone, Laura Cappiello e Vittoria Negri. Saranno loro a dover costruire la nuova Juve, oltre a dover difendere il club sul fronte giudiziario tra inchieste e rischio di pesanti ripercussioni sul piano sportivo ed economico. Intanto, sul campo prosegue la preparazione in vista del prossimo appuntamento.

Massimiliano Allegri vuole archiviare la batosta di Napoli e ripartire subito, con la coppa Italia che si sta trasformando sempre più in obiettivo concreto per salvare la stagione, anche le la Juventus guarda con speranze anche all’Europa League. Giovedì allo Stadium arriverà il Monza, squadra capace di fare molto male alla Juventus come capitato lo scorso 18 settembre con l’1-0 all’U-Power Stadium. Il tecnico farà tante rotazioni nell’undici titolare, con i giovani Miretti, Fagioli e Iling-Junior che avranno l’occasione per mettersi in mostra. Per rivedere Pogba e Vlahovic, invece, servirà ancora tempo: entrambi hanno ripreso gli allenamenti con il resto dei compagni ma attendono gli ultimi ok per il rientro tra i convocati e per i primi minuti in campo dopo i lunghi stop.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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