Dall’esaltazione per la vittoria contro il Manchester City alla contestazione per il pari contro il Venezia, alla Continassa il clima è cambiato radicalmente nel giro di tre giorni. “Dopo la Champions sembrava che andasse tutto a meraviglia e adesso no, ci vuole equilibrio e dobbiamo continuare a lavorare”, è il messaggio che Thiago Motta ha voluto mandare all’ambiente dopo il decimo pareggio in campionato. Anche perché la temperatura si è decisamente surriscaldata, con lo screzio tra Vlahovic e parte della curva Sud, che è finito su tutti i social. Il serbo è stato preso di mira da alcuni tifosi nel faccia a faccia andato in scena dopo il 90′, con tanto di insulti e cori contro lo stesso attaccante.
“Vlahovic è il primo a voler vincere e a cambiare le cose, i tifosi hanno libertà di esprimere sensazioni ed emozioni ma ci vuole rispetto e non è bello sentire gli insulti” la difesa dell’allenatore nei confronti dell’ex Fiorentina. E anche Vlahovic in persona, attraverso il proprio profilo Instagram, ha provato a gettare acqua sul fuoco delle polemiche: “Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo. Vi ho sempre rispettato, dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente.
Ora è importante continuare a sostenere la squadra e ripartire uniti, tutti insieme”. Il primo esame per capire se il caos è rientrato sarà tra pochi giorni, con la Juve di nuovo in scena allo Stadium: martedì sera, alle 21, i bianconeri cercheranno il pass per i quarti di finale di Coppa Italia nella gara secca contro il Cagliari. Thiago Motta tornerà in panchina dopo il turno di squalifica scontato contro il Venezia, anche l’italo-brasiliano sarà osservato speciale perché è i risultati non stanno rispettando le attese.
Da una parte c’è un percorso in Champions che è stato sistemato con la vittoria contro il Manchester City dopo tre partite di fila a secco di successi, dall’altra c’è un ruolino di marcia in campionato che va avanti con il freno a mano tirato. Sui 28 punti conquistati in 16 giornate pesano come un macigno i dieci pareggi, poco importa se prosegue l’imbattibilità. Il paragone con Allegri sorride sempre di più al toscano, che un anno fa di questi tempi ne aveva addirittura nove in più. Anche la classifica era completamente diversa, con la Juve che recitava ancora il ruolo di anti-Inter al secondo posto e a quattro lunghezze dalla vetta, mentre oggi deve recuperare terreno sulla zona che vale la Champions. “Non siamo soddisfatti” continua a ribadire Thiago Motta. Adesso serve una svolta per chiudere al meglio il 2024 e i primi sei mesi sotto la Mole in chiaroscuro.