Collegati con noi

In Evidenza

Jacobs punta Parigi 2024, ‘col bis sei nella storia’

Pubblicato

del

Le Olimpiadi 2024 sono ormai dietro l’angolo e il campione in carica dei 100 guarda già a quell’evento a pochi giorni dall’esordio stagionale, sabato prossimo nei 60 indoor a Lodz, perchè Marcell Jacobs ha in testa un enorme obiettivo, “essere ricordato come l’uomo più veloce della terra… e anche come qualcuno che ne ha passate tante per arrivarci”. Il velocista azzurro lo confessa in un’intervista esclusiva al canale olimpico, dicendosi anche convinto che quel suo traguardo passa per un bis a Parigi, in quanto “vincere è una fetta di storia. Vincere due volte ti rende parte della storia”. Jacobs però sa che “per quanto sia difficile vincere, è ancora più difficile continuare a vincere e mantenere lo stesso livello. La pressione dei media è sempre in aumento – sottolinea -, ma questo è anche divertente, è bello essere solo se stessi e permettere a chi non lo vive di capire cosa significa praticare uno sport e raggiungere un certo livello”.

Il 2022 è stata una stagione che non ha risposto alle sua aspettative, con l’infortunio che lo ha frenato ai Mondiali di Eugene, ma sono arrivati comunque gli ori nei 60 ai mondiali indoor di Belgrado e nei 100 agli Europei di Monaco. La stagione che sta per cominciare sarà di consolidamento e di passaggio, ma tanto importante che Jacobs frena sulle aspettative per i Giochi. “Parigi sarà un momento cruciale” ma non voglio andare troppo veloce o guardare troppo avanti senza godermi quello che voglio fare… devo ricordare a me stesso che c’è ancora molta strada da fare e tenere i piedi per terra”.

Il campione confessa di aver imparato il segreto di non volare troppo alto in modo insospettabile, da ammiratore e quindi amico di Valentino Rossi. “Ho guardato ogni gara MotoGp di Valentino – dichiara Jacobs -, quasi ogni settimana stavo sul divano a guardarlo, poi ho avuto modo di incontrarlo nella vita reale e ti rendi conto che è solo una persona semplice come tutti noi. Ho capito che non bisogna cambiare se vinci e diventi famoso. Lui e altri hanno riscritto la storia ma quando interagisci con loro non trovi degli extraterrestri. Sono lì per il loro sport, ma sono molto umani ed è un piacere passare del tempo e parlare con loro”. Se non è cambiato nell’essere se stesso, Jacobs per la nuova stagione cambia sponsor tecnico, con una collaborazione che comincerà proprio sabato in Polonia. L’azzurro ha firmato un accordo pluriennale con Puma, azienda che si dice “entusiasta” di dare il benvenuto al successore di Usain Bolt e convinta che “la combinazione del suo successo atletico e del suo grande stile personale lo rende un ambasciatore ideale”.

Advertisement

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

Pubblicato

del

Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto