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Italiani amanti di eventi e spettacoli, +30% spettatori

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La pandemia è ormai alle spalle per il mondo dell’intrattenimento. Con oltre 3,5 milioni di appuntamenti, 265 milioni di spettatori e 4,2 miliardi di euro incassati dai biglietti – la spesa più alta di sempre – il settore continua a crescere dopo i due anni di crisi pandemica. Sono i dati del 2023 secondo il rapporto annuale Siae. Un anno positivo, dunque. Anche se gli eventi sono ancora il 18% in meno rispetto al 2019, sono il 15% più del 2022. E gli spettatori complessivi del 2023 hanno superato del 30% l’anno prima. L’appuntamento che in un solo giorno ha fatto staccare più biglietti è stato il Gran premio di F1 di Monza. Solo il 3 settembre sono stati contati 120mila ingressi.

Seconda nella top 20 degli eventi più gettonati è stata l’Eicma di Rho, con 107mila amanti delle due ruote accorsi per l’occasione. Numeri molto positivi anche per il Lucca comics, con nelle prime quattro giornate di novembre 343mila accessi complessivi. Ma tra i primi 20 è solo la fiera del fumetto a non essere lombarda. Il che conferma la regione come quella che fa meglio, con 640mila appuntamenti per il 18% del totale nazionale. Tanti in classifica anche gli eventi musicali, da Harry Styles (103mila ticket) al Marrageddon festival di Marracash (84mila). Tant’è che, se si chiede al direttore generale Siae, Matteo Fedeli, quale sia il settore con più successo, lui risponderà che basta guardare “le storie Instagram negli ultimi giorni”. Fenomeni come quello “dello scorso weekend, dominato da Coldplay e Taylor Swift”, aggiunge, fanno ben sperare già per il prossimo rapporto. Ma anche casi nostrani come i “Pinguini Tattici Nucleari, che sono riusciti a vendere per le loro date del 2023 più di 500mila biglietti”, prosegue Fedeli. In effetti, il numero di concerti è aumentato del 13% rispetto al 2022 e del 61% sul 2019, quello degli spettatori del 16% sull’anno prima e addirittura del 70% guardando ai dati pre-Covid.

Un totale di quasi 970 milioni di euro spesi dal pubblico, dell’88% superiore a quattro anni prima. Non sono però solo gli eventi di musica pop, rock e leggera a far meglio del 2019. Ci sono anche le mostre, per le quali i visitatori hanno speso il 19% in più. Persino i parchi divertimenti migliorano la propria offerta, e i loro spettacoli crescono del 40% sul dato pre-pandemia: “un’informazione interessante, considerando la curva decrescente della natalità”, riflette Fedeli. E lo sport attira tanto, con quasi il 19% di tifosi sugli spalti in più del 2019. Soprattutto, va bene il teatro. Crescono gli spettacoli, che sono oltre 146mila. Anche la spesa, che segna i 520,4 milioni di euro (+35% rispetto al 2022 e +8% sul 2019). E pure i biglietti venduti, che sono stati 26,4 milioni, del 37% superiori all’anno precedente e dell’8% sul pre-Covid. In questo caso, però, a trainare non sono Centro e Nord, ma Sud e Isole.

“A fronte di un’Italia che ha una crescita del 37% del numero degli spettatori al teatro, il Sud e le Isole segnano un +44% complessivo rispetto al 2022”, commenta Fedeli. Picchi di partecipazione in Basilicata (+72%), Molise (+54%), Sicilia e Calabria (+53%), Abruzzo (+49%) e Campania(+42%). Dati favorevoli anche grazie, commenta, a location spesso a loro volta affascinanti. Altra questione, invece, è quella del cinema. Il grande schermo cresce sull’anno (+55% di ticket e +59% di spesa), ma rimane comunque un passo indietro rispetto al 2019. Le persone tornano in sala per i film-evento, tant’è che C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha attratto 5 milioni di persone ed è primo per spettatori. Le pellicole ‘social’ sono le stesse che attirano persino d’estate, periodo tradizionalmente più ‘morto’ nei cinema: è così per Barbie e Oppenheimer, in seconda e terza posizione. E, se gli spettatori guardano anche alle dinamiche social per scegliere cosa vedere, questo è sicuramente un tema su cui riflettere per il futuro del settore. Ma non solo. C’è anche “la questione dell’intelligenza artificiale”, spiega il presidente della Siae, Salvatore Nastasi, tant’è che nel 2025 “oltre al rapporto annuale ce ne sarà uno dedicato all’IA”.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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