Un segno di luce e speranza per chi vive ai margini. È stata inaugurata ieri Casa Bartimeo, un centro di accoglienza nel cuore di Napoli, al civico 292 di Corso Umberto. L’evento ha visto la partecipazione del cardinale don Mimmo Battaglia, che ha descritto l’apertura del centro come un momento di grazia per la città: «I sogni della Chiesa di Napoli si intrecciano con le lacrime di chi fa fatica e rischia di perdere la speranza».
Un polo di solidarietà e dignità
Il progetto, coordinato dalla Caritas diocesana, è stato realizzato grazie al supporto di diverse istituzioni, tra cui Fondazione Con il Sud, Fondazione Grimaldi, Fondazione San Gennaro e altri enti ecclesiastici. Casa Bartimeo, il cui nome si ispira al mendicante cieco del Vangelo guarito da Gesù, rappresenta un luogo di rinascita per donne vittime di violenza, papà separati e senza lavoro, immigrati e giovani in condizioni di fragilità.
Il cardinale Battaglia ha sottolineato che Casa Bartimeo non è solo un rifugio, ma un laboratorio di speranza: «L’obiettivo è superare la logica dell’assistenza per accompagnare verso l’autonomia, generando futuro e relazioni. La vera porta da attraversare non è fatta di legno e pietra, ma di mani tese e corrispondenti».
Un centro di inclusione e supporto
La struttura ospiterà il nuovo Centro di ascolto diocesano e offrirà diversi servizi, tra cui una comunità residenziale per giovani adulti, accoglienza emergenziale per donne e piccoli nuclei familiari, supporto psicologico, consulenza legale per migranti e un poliambulatorio solidale. Gennaro Pagano, responsabile del progetto, ha dichiarato: «La nascita della Casa non è solo un progetto, ma un invito a camminare insieme per costruire una città più giusta e inclusiva».
Arte e redenzione
Nei corridoi della struttura saranno esposte 64 opere della Quadreria sociale di Lello Esposito, realizzate insieme ai detenuti del carcere di Poggioreale. «Queste opere raccontano storie di sofferenza e speranza, dimostrando come l’arte possa abbattere barriere e dare voce a chi vive ai margini», ha spiegato l’artista.
Un messaggio di speranza
Alla cerimonia è intervenuto anche lo scrittore Erri De Luca, che ha tenuto una lectio dal titolo Giubileo. Libertà, restituzione e riscatto. «La solidarietà e la fratellanza sono l’unico modo per vivere insieme. Dove c’è fraternità si fa comunità, si è cittadini migliori», ha affermato lo scrittore, sottolineando l’importanza di valori universali per costruire una società più giusta.
Casa Bartimeo rappresenta un esempio concreto di inclusione sociale e rigenerazione culturale. Come ha ricordato Stefano Consiglio, presidente di Fondazione Con il Sud: «È un percorso condiviso in cui visione e speranza trovano concretezza».