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Cronache

Inail, 1.089 denunce incidenti mortali nel 2019: una ecatombe

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Diciamo che c’è poco da stare allegri, anche se a leggere i numeri calano le denunce di infortunio mortale arrivate all’Inail nel 2019. L’Istituto però avverte che il dato e’ ancora provvisorio e non confrontabile con quello del 2018 quando ci furono molti incidenti plurimi a partire da quello del Ponte Morandi. Nel 2019 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 641.638 con un aumento dello 0,1% rispetto al 2018 mentre i casi mortali denunciati sono stati 1.089 con un calo del 3,9% (44 casi in meno). Per sapere quanti dei casi denunciati saranno poi accertati come legati al lavoro bisognera’ pero’ aspettare la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. La flessione – spiega l’Inail – e’ “da ritenere poco rassicurante e il raffronto tra i due anni poco significativo”, in quanto il 2018 si e’ contraddistinto, rispetto al 2019, soprattutto per il maggior numero di “incidenti plurimi”, ossia quegli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori. Nel 2018 gli incidenti plurimi sono stati 24 e hanno causato 82 vittime (tra le quali le 15 avute con il crollo del ponte Morandi), quasi il doppio dei 44 lavoratori che hanno perso la vita nei 19 incidenti plurimi avvenuti nel 2019. A livello nazionale, dai dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno, emerge una riduzione di 41 denunce per i casi mortali occorsi “in itinere” (da 347 a 306) e di tre denunce per quelli avvenuti “in occasione di lavoro” (da 786 a 783). Aumentano invece gli incidenti complessivi in itinere (senza esito mortale), passati da 98.446 a 100.905 (+2,5%), mentre quelli “in occasione di lavoro” sono scesi da 542.277 a 540.733 (-0,3%). In pratica quasi un incidente sul lavoro su sei avviene nel tragitto tra la casa e il lavoro. Tra gennaio e dicembre del 2019 il numero degli infortuni denunciati e’ diminuito dello 0,05% nella gestione Industria e servizi (dai 501.740 casi del 2018 ai 501.496 del 2019) e dell’1,5% in Agricoltura (da 33.180 a 32.692), mentre e’ aumentato dell’1,6% nel Conto Stato (da 105.803 a 107.450). Mentre calano gli infortuni crescono le denunce di malattia professionale: quelle protocollate dall’Inail nel 2019 sono state 61.310, 1.725 in piu’ rispetto al 2018 (+2,9%).

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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