Ferie sì, ma tormentati dal caro prezzi. Secondo Federalberghi saranno 34,7 milioni gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. Agosto come al solito fa la parte del leone e si fa sempre più frequente la scelta del fine settimana di relax o della vacanza mordi e fuggi. L’89,6% per la propria vacanza principale rimarrà in Italia. Il mare si conferma la meta preferita (82,3%), seguito dalla montagna (8,5%) e dalle città d’arte (2,7%). Anche tra chi si recherà all’estero (10,4%), sarà il mare ad attirare maggiormente (59,7%). “Sebbene le destinazioni estere (specialmente Grecia, Spagna e Croazia) – spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – vengano prese in considerazione maggiore rispetto agli ultimi due anni, è motivo di orgoglio constatare che l’Italia continui ad essere destinazione preferita dagli italiani stessi”.
Secondo Bocca “Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna risultano essere in sequenza le località prese d’assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d’Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori”. La spesa media complessiva (viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) per tutta l’estate si attesta sui 972 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 33,8 miliardi. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. “Ciò che colpisce – spiega Bocca – è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese.
Questo è il segnale chiaro di un disagio – dichiara il presidente degli albergatori – e chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia: magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altri voci quali alloggio, cibo e divertimento”. Il governo è in campo per “arginare le difficoltà economiche degli italiani abbattendo il costo del lavoro, il caro energia e incentivando la crescita economica come confermano i recenti dati del Fmi”, sottolinea la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. “L’esecutivo sta intervenendo anche sul caro voli e sul costo dei trasporti che incidono direttamente sulla scelta delle mete turistiche”, rivendica, citando anche “l’intervento di ieri di 10 milioni a favore del turismo in Sicilia, ferita gravemente dagli incendi e dal blocco aeroportuale”.
Solo l’1,4% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie principale durante l’estate 2023 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 77% degli italiani che lo scelgono per la vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 17,6%, mentre il 4% di chi andrà in ferie ha preferito settembre. La maggioranza (56,3%) passerà da 4 a 7 notti fuori casa o farà vacanze più lunghe (25,8%). Invece coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più saranno il 17,9%.
Il 55,1% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 31,6% viaggerà in aereo e il 5,1% in nave. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (66,2%). Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 26,3% delle preferenze insieme alla casa di parenti o amici (26,3%). Seguono il b&b (19,9%), la casa di proprietà (13,6%) e l’agriturismo (5,6%).