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Impresa del Monza, battuta Juve 2-0 allo Stadium

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Dopo il colpaccio del Sassuolo a San Siro con il Milan, la seconda sorpresa della 20 giornata di Serie A la regala uno straordinario Monza, che compie un’impresa all’Allianz Stadium battendo la Juventus 2-0, grazie ai gol di Ciurria e Mota Carvalho. Seconda sconfitta nelle ultime tre gare per la squadra di Allegri, al terzo turno senza successi e in netta difficolta’ dopo il terremoto plusvalenze con conseguente penalizzazione in classifica: i bianconeri restano fermi quindi a 23 punti, scavalcati proprio dai biancorossi dell’ex Palladino che salgono a quota 25, che si portano a casa il sesto risultato utile consecutivo e un incredibile doppio successo con la Vecchia Signora tra andata e ritorno.

Il primo episodio del match arriva dopo una decina di minuti dal fischio d’inizio, quando Caprari troverebbe a sorpresa il vantaggio brianzolo, se non fosse per una leggera posizione di fuorigioco sul tocco di Pessina. I biancorossi pero’ continuano a fare la partita con grande personalita’ e al 18′ passano comunque avanti, stavolta con Ciurria che batte Szczesny a tu per tu dopo la verticalizzazione di Machin. I bianconeri non riescono a reagire e non danno mai la sensazione di cambiar passo, creando giusto una mezza opportunita’ con Gatti in occasione di un corner. Il Monza invece e’ in fiducia totale, gioca un bel calcio e prima dell’intervallo trova addirittura il raddoppio con Dany Mota, che riceve da Carlos Augusto dopo un grande coast to coast palla al piede, supera Szczesny in uscita e a porta sguarnita firma l’incredibile 0-2.

Al rientro dagli spogliatoi Allegri opera subito tre cambi inserendo Iling, Soule e Locatelli nel tentativo di scuotere la squadra: e’ proprio il centrocampista azzurro al 62′ a sfiorare il gol con un bel destro, respinto da un attentissimo Di Gregorio, provvidenziale anche poco piu’ tardi sul mancino dal limite di Milik, altro giocatore entrato dalla panchina. Al 75′ prova a salire in cattedra anche Di Maria, che lascia partire un bolide dalla distanza esaltando pero’ ancora una volta i riflessi di Di Gregorio, super a deviare in tuffo e salvare ancora una volta i suoi. La Juve continua a caricare a testa bassa e una manciata di minuti piu’ tardi troverebbe la rete della speranza con Bremer, che pero’ in posizione di fuorigioco devia sulla linea un tiro di Milik assolutamente regolare e destinato in porta. Nel finale succede poco altro e il Monza puo’ festeggiare un grande successo.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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