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Il Verona di Tudor batte la Roma, primo ko Mourinho

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Prima amarezza in giallorosso per Mourinho. La Roma cade al Bentegodi al termine di una partita pazzesca, emozionante, che il Verona fa sua grazie ad una ventina di minuti ad inizio ripresa straordinari. La Roma non riesce a capitalizzare un’autentica magia di Pellegrini che porta al riposo davanti gli ospiti. Nemmeno l’autorete di Ilic che riporta in parita’ i giallorossi evita alla Roma la prima sconfitta stagionale. Il Verona che in pochi giorni cambia volto, intensita’, disposizione tattica e realizza un’autentica impresa. Partita pazza che la Roma perde perche’ travolta dalle accelerazioni dei veneti e che sulla corsia difensiva di destra vede aprirsi voragini pericolose. Mourinho lancia al Bentegodi la coppia Shomurodov con Abraham con l’uzbeko largo sulla sinistra. Mkhitaryan e Villar recuperano ma partono dalla panchina. Una la novita’ di Tudor, al debutto alla guida del Verona, rispetto alle scelte di Di Francesco. A centrocampo il tecnico croato si affida alla tecnica di Bessa, i muscoli e la corsa di Tameze e Hongla vanno in panchina. Il Verona non sembra davvero una squadra in crisi. In avvio pressa la Roma, non fa giocare i giallorossi e crea una buona opportunita’ con un destro al limite di Simeone fuori di poco. La Roma si affida alle palle inattive e la testa di Cristante fa venire i brividi al Bentegodi ma il pallone incoccia la traversa. La squadra di Mourinho sul piano del gioco, pero’, fatica piu’ del dovuto. Il Verona gioca con grande attenzione, Lazovic ruba palla a Karsdorp che scivola, parte in superiorita’ numerica ma spreca con un destro dal limite che non trova la porta. Ad aprire la scatola ci pensa una giocata straordinaria di capitan Pellegrini. Karsdorp mette in area un pallone radente, Pellegrini si inventa una deviazione con il tacco con un coefficiente di difficolta’ elevatissimo. Giocata di una qualita’ assoluta che manda al tappeto il Verona e in visibilio il popolo giallorosso, presente in buon numero al Bentegodi. La ripresa si apre con l’improvviso pareggio del Verona. Caprari si inserisce sulla corsia di sinistra, il centro e’ basso ma e’ deviato da Mancini, Rui Patricio ci mette i pugni e l’istinto ma il pallone e’ facile preda di Barak che deposita nella porta giallorossa. La partita cambia volto, la Roma perde le certezze, il Verona sorretto dal tifo prende fiducia e il vantaggio dei veneti e’ una conseguenza di questo stato d’animo. Il Verona affonda ancora sulla destra. Ilic serve Caprari che sfrutta la sovrapposizione di Lazovic, si accentra e batte Rui Patricio. Ai giallorossi serve un po’ di buona sorte per rimettere tutto sulla linea di galleggiamento. La sponda di Abraham per Pellegrini e’ davvero bella, il traversone del capitano per l’attaccante inglese e’ una fiondata che Ilic devia nella propria porta. Ma non c’e’ spazio per pensarci sopra perche’ l’Hellas rimette la freccia. E dopo la rete di un prodotto giallorosso, e’ la volta di un ex Lazio. Azione insistita dei gialloblu’ che portano alla conclusione dal limite Faraoni. Il destro al volo e’ fatale, palla che si insacca sotto la traversa alla sinistra di Rui Patricio. Sulla destra il Verona e’ devastante, altra azione tambureggiante che pone Caprari a giocarsi il match ball, straordinaria la parata di Rui Patricio a tenere in piedi la Roma. Ma anche i cambi di Mourinho non riportano a galla i giallorossi che a Verona soccombono per la prima volta in stagione.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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