Il Sud America lavori come un blocco unico. Se stiamo insieme, siamo 450 milioni di persone. Come blocco possiamo negoziare con molta più forza
Alla vigilia del primo vertice del suo terzo mandato alla guida del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, sprona ad un’America del sud più forte, in uno scenario globale dove gli shock economici e politici impressi dalla guerra in Ucraina ridisegnano le alleanze e aprono nuovi spazi, a partire dall’accordo commerciale Ue-Mercosur. Un appuntamento, quello convocato per martedì a Brasilia e rivolto ai Paesi della Regione, che gli osservatori guardano come ad un banco di prova sulla capacità di leadership del presidente progressista, dopo gli anni di isolamento del Brasile, nell’epoca del conservatore Bolsonaro.
Lula da Silva, noto per le sue politiche di sinistra e il suo impegno per l’integrazione regionale, ha espresso la sua convinzione che il Sud America possa ottenere maggiori risultati agendo come un blocco unico. Con una popolazione di 450 milioni di persone, la regione può negoziare con una maggiore forza e influenza sulla scena internazionale. L’accordo commerciale tra l’Unione europea e il Mercosur, se attuato, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella promozione degli scambi e degli investimenti tra le due regioni.
Il vertice di Brasilia si propone di riavviare il dialogo tra i Paesi della regione e di promuovere una cooperazione più stretta in settori chiave come le infrastrutture, la sanità e la lotta alla criminalità organizzata. Gli undici leader presenti discuteranno anche della possibile creazione di un nuovo organismo per sostituire l’Unione delle nazioni sudamericane (Unasur) o di una rivisitazione dell’organizzazione stessa. Questi passaggi mirano a raggiungere una maggiore integrazione tra i Paesi sudamericani, ora guidati principalmente da governi di sinistra o di centro-sinistra.
Il vertice assume anche una rilevanza particolare in vista della presidenza del G20 che il Brasile assumerà a dicembre. Questa opportunità fornirà al paese una piattaforma per promuovere l’agenda sudamericana e per consolidare la cooperazione regionale su questioni economiche e globali.
Inoltre, il Brasile ospiterà la Cop30 nel 2025, un importante summit sui cambiamenti climatici. L’endorsement ricevuto dai Paesi dell’America del sud per ospitare l’evento sottolinea la volontà di collaborazione e cooperazione nella regione.
Nel corso del vertice, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha incontrato Lula da Silva in una riunione bilaterale. Questo segna la ripresa dei rapporti tra i due paesi dopo le tensioni dell’era Bolsonaro. Durante l’incontro, sono stati discussi temi come il rilancio del dialogo con l’opposizione in Venezuela in vista delle elezioni del 2024 e questioni economiche. Il Venezuela, alle prese con una grave crisi economica caratterizzata da un’alta inflazione, ha offerto al Brasile di saldare i propri debiti attraverso forniture di elettricità e petrolio.
Non è da escludere che i due leader abbiano anche discusso del conflitto in Ucraina. Maduro ha recentemente dichiarato il suo sostegno alle iniziative di mediazione promosse da Lula da Silva e dal presidente cinese Xi Jinping.
In conclusione, il vertice di Brasilia rappresenta un’importante occasione per rilanciare la cooperazione e l’integrazione tra i Paesi dell’America del sud. Lula da Silva, con la sua leadership progressista, cerca di promuovere un’agenda concreta di collaborazione su diverse sfide regionali e globali. Il suo impegno per un Sud America più forte e unito potrebbe portare a risultati significativi e a un maggiore ruolo della regione sulla scena internazionale.