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“Il posto mio”, canzone dell’anima: Giada lancia il suo nuovo singolo

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È un bel momento per l’artista sannita Giada Lepore: ha festeggiato la maggiore età, la promozione a pieni voti all’ultimo anno del liceo delle scienze umane e ora arriva il lancio del suo nuovo singolo “il posto mio”.   

Il nuovo progetto discografico è già disponibile sul canale YouTube e nasce dalla collaborazione con Luigi Giova, apprezzato musicista e paroliere che ha scelto di scrivere questa canzone per Giada. Tra i due c’è un eccellente feeling artistico. Giova adora la voce bellissima ma con amplissimi margini di miglioramento di Giada.

“Il posto mio” più che una canzone è una sorta di auto-analisi psicologica che Giada fa a se stessa, introspezione dell’anima. Se mai ce ne fosse bisogno è la rappresentazione della forte e costante volontà dimostrata da Giada di voler superare e accettare il buio cui la vita l’ha costretta qualche anno fa. Sembra facile, ma nel 2017, quando aveva appena 13 anni, nel fiore degli anni, Giada ha dovuto confrontarsi col buio. I suoi occhi hanno smesso di farle vedere il mondo. Ma lei è stata forte. Ha avuto una famiglia forte. Una mamma guerriera, Apollonia. 

Giada attraverso la musica ricerca la sua “luce”. Col canto riempie la sua vita e quella degli altri di colori, sentimenti, emozioni e amore. Ha appena superato la prima fase del premio Mia Martini. Ora dovrà preparare un nuovo brano inedito per proseguire nella fase finale. Abbiamo incontrato Giada, abbiamo provato a capire come sta vivendo questo momento della sua vita, sia sotto il profilo professionale che umano. E questa ragazza è sempre una grande sorpresa. 

Giada come è nato il brano “il posto mio”. Che cos’è questo “posto mio”?

Il brano “il posto mio” è nato nel 2020 da un incontro col pianista Luigi Giova. MI ha vista e ascoltata ad uno spettacolo e ha deciso di scrivere il brano spontaneamente, cercando di immedesimarsi in ciò che ho provato nel periodo in cui ha conosciuto il buio. Ed io mi riconosco in quelle parole, in quei sentimenti.

Quanti brani finora hai scritto e musicato?

Per ora c’è questo brano. Poi ne sto scrivendo altri, ho alcuni inediti in preparazione per un futuro album che spero vedrà la luce molto presto.

Come pensi che la tua carriera artistica si svilupperà nei prossimi anni?

Sinceramente non so cosa aspettarmi in futuro. Per ora immagino di voler proseguire esibendomi e portando in ogni spettacolo tutta me stessa, indipendentemente dal numero di spettatori. A me basta poter esprimere le mie emozioni, i miei sentimenti attraverso la mia arte.

In futuro ti vedi impegnata come artista professionalmente o pensi di fare altro nella vita? 

Vorrei che la musica diventasse la mia professione. Spero di continuare ad esibirmi, perché anche più dei social quello che adoro di più è il contatto col pubblico che in questi anni mi è mancato tanto.

C’è un cantante o una cantante/cantautore che prendi a modello?

Ho molti artisti a cui mi ispiro, ognuno per cose diverse. Per la determinazione adoro il cantante Dimash Kudaibergen, per lo stile amo Giorgia, e infine per la resa artistica sul palcoscenico mi piace Ultimo.

A breve o in estate hai  degli impegni artistici già programmati?

Quest’estate realizzerò una serie di spettacoli volti soprattutto a promuovere “il posto mio” e nei quali, oltre al canto, faccio emergere il mio mondo interiore.

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Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

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Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

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Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

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L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

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Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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