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Il Napoli raggiunge l’Atalanta,due pari per Juve e Milan

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Il Napoli agguanta l’Atalanta in testa alla classifica con un sofferto ma meritato successo sul generoso Venezia. Ma le due leader di fine d’anno sono solo virtuali perchè l’Inter, che ha spadroneggiato a Cagliari, può scavalcarle avendo da recuperare la gara con la Fiorentina. E’ lo specchio di una serie A mai così contendibile perchè alle spalle preme una Lazio concreta e competitiva che, nel super match dell’Olimpico, è stata raggiunta solo alla fine da un’intuizione di Zaniolo, lavorata da Lookman e conclusa da Brescianini. L’Atalanta è riuscita così a evitare il ko interrompendo però una striscia di 11 successi consecutivi. Alla corsa per la Champions partecipano, per ora a distanza, anche Juventus e Fiorentina che si dividono la posta dopo una gara scoppiettante che vede i bianconeri due volte in vantaggio e sempre raggiunti.

Pari anche a San Siro, tra Milan e Roma. Due squadre in difficolta’ che si affrontano a viso aperto, rischiando il ko pericoloso pur di uscire vincitrici. Apre Rejnders, su contropiede, risponde subito Dybala – che pare ritrovato – e dall’1-1 la partita non si sblocca piu’. Detta così e’ pero’ ingannevole. Dovbyk prende un palo nel primo tempo ed e’ murato da Maignan nel secondo, Pisilli e Pellegrini sprecano nel finale davanti al portiere rossonero. Ma recrimina anche il Milan, che nel primo tempo chiede un rigore per il contatto in area tra Pisilli e Rejnders (Fonseca e’ espulso per proteste) e viene fermato da due parate super di Svilar, su Chukwueze, poi uscito per infortunio. Il pubblico di Milano canta contro Cardinale, chiedendo a gran voce la cessione della societa’. Grande festa di capodanno, comunque, in casa Thuram: Marcus è capocannoniere con 12 gol con Retegui, Khephren e’ il migliore dei bianconeri, segna una splendida doppietta che però viene vanificata dal recupero dei viola, che hanno anche una gara da recuperare.

A centroclassifica l’Udinese mantiene i quattro punti di vantaggio sul Torino, che rimonta con metodo e merito due gol. Ma a festeggiare sono soprattutto Gasperini e Conte, dall’alto dei 41 punti accumulati in 18 gare. Se l’exploit della Dea era nell’aria, quello del Napoli è merito soprattutto del carisma e del mestiere di Antonio Conte. Sembra tutto facile, ma il Venezia da qualche settimana ha un’altra sostanza e gioca con qualità. Ha poi un portiere in grande crescita, Filip Stankovic, figlio d’arte, che para un rigore a Lukaku, salva su Rrhamani e Oliveira, devia sul palo un ‘proiettile’ di Lukaku. Ma nulla può a fine gara su uno spiovente di Neres, trasformato goffamente da Candela in un assist per Raspadori, appena entrato, che torna al gol dopo dieci mesi. Il Venezia recrimina per un salvataggio di Meret di piede su Yeboah, ma i tre punti sono legittimi. Ci vuole un’inaspettata doppietta del centrocampista Thuram per trascinare la Juve contro gli irriducibili ‘nemici’ viola, ma prima Kean e poi Sottil evitano a Palladino la terza sconfitta di fila.

La gara comincia male: l’arbitro ferma tutti per i cori razzisti dei tifosi viola all’ex Vlahovic. Una dormita dei centrocampisti libera Thuram per il vantaggio, poi uno spunto di Adli confeziona il pari di testa di Kean che, da ex, non esulta. De Gea salva su Vlahovic, ma il trascinatore Thuram raddoppia. La Fiorentina attacca a tutto campo, la Juve non riesce a mettere in cassaforte il risultato. Palladino però imbrocca le sostituzioni e nel forcing finale Kean difende bene il pallone che arriva a Sottil per un pari che rilancia gli ospiti e confeziona 11/o pareggio per l’oscillante Juve, che Thiago Motta non riesce a far decollare. Dopo il successo di Firenze sembra tutto facile per l’Udinese che prende in mano la gara col Torino segnando due gol con Toure’ in mischia e con Lucca di testa. Ma nella ripresa i granata reagiscono d’impeto. E’ sempre Che Adams a suonare la carica: prima pareggia dopo un primo tiro respinto, poi regala un assist a Ricci che pareggia con un gran tiro. Applausi ad Alexis Sanchez, che torna in campo a Udine dopo 13 anni.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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