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Il Napoli nella Metro di Chiaia per celebrare le Stazioni dell’Arte

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Metti tutta la squadra del Napoli in un vagone della Metro ed hai uno spot eccezionale, sì perché non c’è niente di più identitario per un napoletano del ‘suo’ Napoli. Un amore senza fine, l’identificazione della città con la squadra e se succede pure il contrario ancora meglio.
La SSC Napoli, in collaborazione con Azienda Napoletana Mobilità, ha scelto -spiega sul sito ufficiale della società- la fermata della metro di Chiaia come location per la foto ufficiale della rosa per la Serie A 2024/25, che diventa animata, per la prima volta, con un video che celebra il rapporto sempre più inscindibile tra Club e Città.
Un luogo unico, che combina l’efficienza moderna con la bellezza senza tempo di Napoli, arricchito da opere d’arte che raccontano la storia e la cultura della Città.

Le “Stazioni dell’Arte” della metropolitana di Napoli rappresentano uno dei progetti più significativi e innovativi di arte e architettura pubblica realizzati negli ultimi venti anni. Artisti e architetti di fama internazionale hanno trasformato questi spazi dedicati al trasporto pubblico in veri e propri monumenti sotterranei, luoghi iconici della Napoli contemporanea, in cui l’arte e la bellezza diventano parte integrante del quotidiano.

La stazione Chiaia della Linea 6, progettata da Uberto Siola, è un capolavoro di architettura sotterranea. Profonda oltre 40 metri, grazie alla sua spettacolare copertura trasparente offre ai viaggiatori un’esperienza unica di discesa attraverso la graduale variazione della luce naturale, fino al piano delle banchine.


In dialogo con il progetto architettonico, Peter Greenaway ha realizzato un intervento artistico unitario che accompagna il visitatore in un suggestivo viaggio dalle altezze dell’Olimpo fino alle profondità degli Inferi. Il lavoro di Greenaway si ispira al mondo classico greco-romano, profondamente radicato nella storia di Napoli, e arricchisce l’intera esperienza di risonanze simboliche e mitologiche.
“Continua il nostro percorso di valorizzazione delle bellezze artistiche della nostra Città all’interno del progetto Proud to be Napoli – ha commentato il Chief Revenue Officer del Club Tommaso Bianchini. Questa volta vogliamo dare visibilità mondiale al progetto favoloso delle “Stazioni dell’Arte” che pone ancora una volta Napoli come punto di riferimento artistico e culturale. Il Napoli vuole unire le forze con tutte le eccellenze della Città, ringraziamo il Comune di Napoli e ANM per l’inizio di una collaborazione che si propone di far conoscere al mondo i nuovi progetti innovativi che stanno segnando questo Rinascimento Napoletano”. “Siamo orgogliosi che la stazione Chiaia di linea 6 sia stata scelta dal Napoli per realizzare questa foto iconica, simbolo di unione con la Città. Questa è la prima di una serie di collaborazioni finalizzate alla valorizzazione della nostra città, delle sue bellezze e delle sue passioni” ha commentato il Direttore Generale di ANM Francesco Favo.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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