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Il Napoli lontano dalla forma, ko contro il Girona

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Il Napoli chiude con un ko, 2-0 contro il Girona, la serie delle amichevoli estive, in un match difficile ma che dimostra anche che la forma va ancora cercata, a una settimana dall’esordio ufficiale in Coppa Italia contro il Modena. Conte nell’ultima amichevole ripete la formazione tipo in partenza con il 3-4-2-1. Davanti a Meret ci sono Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno, mentre a Lobotka e Anguissa sono al centro e Mazzocchi e Spinazzola sulle fasce, dietro alla coppia Politano Kvaratskhelia e con Raspadori confermato prima punta. Il Napoli parte determinato ma il match è difficile, vista la buona organizzazione del centrocampo del Girona che fa bene il pressing.

Ci provano Politano e Kvaratskhelia a trovare lo spazio, con il Napoli subito chiamato a contenere gli attacci iberici che crescono e al 23′ trovano il vantaggio: errore di Meret che dà palla in area ad Anguissa pressato agli avversari, la prende Van de Beek che segna il vantaggio del Girona. La pioggia aumenta, Conte chiede di più ai giocatori, cerca di mantenere più alto il pressing, ma gli spagnoli gestiscono bene la palla e fanno un pressing migliore, rubando la palla agli azzurri. Arnau prova al 37′ il tiro, respinto in angolo da Meret, pochi minuti dopo Portu riceve da Arnau e impegna il portiere del Napoli in una super risposta. La ripresa si apre con le stesse formazioni. Il Girona continua a gestire il gioco ma gli azzurri ci provano al 10′ quando Kvaratskhelia trova un corridoio nella difesa avversaria e dà palla ad Anguissa su cui però para Gazzaniga.

Mazzocchi si infortuna alla caviglia ed esce dal campo portato dallo staff medico e Conte lo sostituisce con Zerbin. Il Girona comincia con le sostituzioni, Conte tiene la squadra iniziale ma gli azzurri soffrono ancora, con Rahmani che al 27′ rischia l’autogol colpendo il proprio palo dopo un errore in area. Un minuto dopo anche Gazzaniga sbaglia un passaggio con la palla che arriva ad Anguissa, che però fallisce il tiro. Conte alla mezz’ora manda in campo Simeone per Raspadori e Rafa Marin per Spinazzola. Il Napoli cerca il pareggio, Rrahmani prende il palo al 29′, ma è il Girona che trova il raddoppio al 38′ con il cross di David Lopez che trova Villa pronto ad anticipare in scivolata Meret e segnare. Il Girona chiude con la vittoria dimostrando di essere pronto, il Napolicerca di costruire la nuova squadra e soffre.

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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