Collegati con noi

In Evidenza

Il mito delle figurine: tra autografi leggendari e pezzi da collezione dal valore inestimabile

Pubblicato

del

«A tutti gli azzurri di Italia-Germania 4-3 ho fatto autografare le loro figurine. L’ultimo che mi fece questo regalo fu Gigi Riva, il mio mito…». Così racconta Massimo De Vito, 49 anni, considerato uno dei massimi esperti italiani di figurine. Per incontrare “Rombo di Tuono” volò da Roma a Cagliari e lo trovò nel suo bar abituale, il Ginevra, in via Tola. Riva fu gentile, firmò le figurine e gli disse sorridendo: «Ora diventi ricco…». E non si sbagliava: il valore delle figurine firmate salì alle stelle.

Le giornate delle figurine: la mostra ad Asti

De Vito era tra i protagonisti delle “Giornate delle figurine” ad Asti, mostra-mercato dedicata alla passione calcistica vintage. Nel palazzo Michelerio, circa 40 espositori da tutta Italia hanno portato in mostra figurine, gagliardetti, riviste e gadget sportivi d’epoca. Un vero paradiso per collezionisti e appassionati di memorabilia.

Tra cimeli storici e firme illustri

Giuseppe Baldino, dirigente Inps in pensione, ha portato un pallone firmato da figure leggendarie dell’Inter, da Moratti a Beccalossi. Il cimelio è partito nel 1998 e negli anni ha raccolto decine di firme prestigiose: valore di partenza 500 euro. Tra i pezzi più ambiti anche una maglia del Brasile firmata da Pelé, con tanto di prova fotografica accanto ad Altafini. Prezzo stimato: 1.200 euro.

Il mito di Salvi, la figurina da 3.000 euro

Contrariamente a quanto si crede, la figurina più rara non è quella di Pizzaballa, ma quella di Egidio Salvi, centrocampista del Brescia nella stagione 1965-1966. «Fu dimenticato nell’album Panini e mai ristampato», spiega Giovanni Masino, pionieristico fondatore di un sito dedicato alla compravendita di figurine. Il suo valore può superare i 3.000 euro.

Meazza più di Baggio e Totti

Infine, Meazza. Andrea Morando, curatore della mostra, non ha dubbi: «Le figurine di Peppin Meazza, due volte campione del mondo, continuano a essere tra le più richieste. In America e Inghilterra è considerato l’azzurro più forte della storia». Una sua figurina può arrivare a 700 euro.

(Nella foto in evidenza Gianfelice Facchetti con la maglia numero dieci del Brasile anni ‘70 che Pelè regalò, firmata, al padre #giacintofacchetti , indimenticato capitano della Nazionale italiana sconfitta in finale, a Città del Messico, proprio da quella Seleção).

Advertisement

Esteri

Si è suicidata Virginia Giuffre, aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea

Pubblicato

del

Si è suicidata Virginia Giuffre (nella foto col suo avvocato), che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea. Lo rende noto la famiglia della donna. La 41enne americana si è tolta la vita nella sua casa in Australia. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno dichiarato i parenti. La Giuffre aveva accusato il defunto miliardario statunitense caduto in disgrazia Epstein di averla usata come schiava sessuale.

Il principe britannico Andrea da parte sua ha ripetutamente negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e il suo spirito amorevole”. Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante”.

Continua a leggere

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto