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Cronache

Il leone delle polemiche, l’ombra del boicottaggio

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È tornato nella sua gabbia Kimba, il leone scappato dal circo Rony Roller che ha seminato il panico sabato a Ladispoli, centro del litorale laziale. La sua fuga è terminata nella tarda serata dopo che le forze dell’ordine e personale dell’Asl sono riusciti a sedarlo e bloccare il suo girovagare tra le strade della città ripreso in molti video diventati in poche ore virali sui social. L’animale sta bene, nessuno si è fatto male ma la vicenda non si concluderà qui e con ogni probabilità spetterà ad una indagine della Procura di Civitavecchia accertare cosa sia avvenuto. Gli inquirenti attendono le informative anche dei carabinieri intervenuti sabato dopo l’sos lanciato dal sindaco che ha invitato la popolazione a non uscire di casa.

Solo quando le carte saranno trasmesse in Procura, i pm valuteranno con quale profilo penale proseguire le indagini. Primo passo degli investigatori è capire come sia stato possibile che l’animale abbia lasciato la sua gabbia. Sul punto non si esclude il dolo o l’iniziativa di estranei, forse animalisti, che potrebbero avere aperto il lucchetto con cui la gabbia era chiusa dando, di fatto, via libera alla fuga del felino. Una tesi sostenuta dai gestori del circo e sulla quale gli inquirenti, che non escludono alcuna pista, sono al lavoro. Il leone è stato narcotizzato grazie al colpo di fucile sparato da Raffaele Bisegna, titolare di una società specializzata nelle cattura di animali selvatici. “Era a 80 metri, io mi sono avvicinato a 35 e ho sparato il colpo – ha raccontato il ‘cecchino’ al quotidiano Repubblica -. Il leone quando mi ha visto ha ruggito e ha provato a scappare. L’ho colpito in movimento, sulla groppa. Un colpo che si fa solo in casi estremi, ma non avevamo altre chance”.

Domenica mattina i militari dell’Arma sono tornati nel circo per un sopralluogo e per ascoltare i responsabili della struttura. Le forze dell’ordine hanno analizzato l’area dove gli animali sono tenuti nelle gabbie: in questi giorni Kimba, in base a quanto si apprende, non era stato utilizzato per lo spettacolo. Risposte importati per ricostruire la dinamica potrebbero arrivare dalle telecamere presenti nella zona. Verranno acquisite da chi indaga con la speranza che i filmati abbiano immortalato le fasi della fuga del leone ed eventualmente la presenza di persone intorno alla sua gabbia. La vicenda, che ha fatto il giro del mondo, ha riacceso la polemica, sull’impiego degli animali nei circhi.

“Già tanti paesi in Europa hanno vietato questi spettacoli e anche l’Italia si è dotata di una norma in merito – afferma + Europa -. Nonostante il consenso bipartisan, però, ancora non è presente il decreto attuativo per attuare la legge e rispettare il benessere animale, ora anche in Costituzione. C’è tempo fino all’agosto del 2024 per dare attuazione alla legge”. Dal canto suo il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli con una rappresentanza di animalisti, ha effettuato un sit in davanti al Rony Roller la cui pagina Fb è stata presa di mira da molti utenti. Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grado, si augura infine che “questo episodio possa smuovere qualche coscienza e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.

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Ancora una forte scossa di terremoto all’alba a Pozzuoli, in centinaia in strada per paura ma nessun danno

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Questa mattina, alle 6:30, una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata avvertita in provincia di Napoli, precisamente nella zona dei Campi Flegrei. L’epicentro del sisma è stato localizzato a Pozzuoli, tra la zona della Solfatara e via Pisciarelli, con un ipocentro a soli 2,8 chilometri di profondità, rendendo il terremoto particolarmente avvertito dalla popolazione locale.

Nonostante la scossa sia stata sentita distintamente, fortunatamente non si registrano danni a persone o strutture. Tuttavia, l’evento ha generato numerose chiamate ai vigili del fuoco e ai servizi di emergenza, segno evidente dell’apprensione tra i cittadini.

Questa recente attività sismica solleva preoccupazioni, in quanto nei giorni scorsi la stessa area ha esperito due eventi sismici simili, entrambi di magnitudo 3.6 e 3.7. Questa sequenza di scosse potrebbe indicare una crescente instabilità geologica nella regione, notoriamente attiva dal punto di vista vulcanico.

L’area dei Campi Flegrei è infatti una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, data la sua storia e la sua potenziale pericolosità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continua a monitorare la situazione, raccogliendo dati e fornendo aggiornamenti per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità scientifica è particolarmente attenta a rilevare qualsiasi variazione che potrebbe suggerire cambiamenti significativi nel sottosuolo.

La popolazione locale è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali indicazioni delle autorità, mantenendo un approccio cauto e preparato in caso di ulteriori sviluppi.

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Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

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Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

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Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

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“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

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