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Il ct Spalletti in tribuna, ma Empoli e Genoa senza gol

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Errori e pochi lampi, è solo 0-0 tra Empoli e Genoa al ‘Castellani’. Un punto a testa è giusto per quanto si è visto in campo: grande intensità e tanta lotta, ma poche vere occasioni e qualche salvataggio sul finale. Prosegue la striscia positiva dei due tecnici: il Genoa di Gilardino arriva a otto gare senza sconfitte, l’Empoli di Nicola sale a tre sulle tre gare condotte dal nuovo tecnico. Un punto che fa più comodo al Genoa che ai toscani, che cercano di togliersi dalla zona calda della classifica. Gara giocata sotto gli occhi del ct Luciano Spalletti.

Nell’Empoli molto bene Cambiaghi, peggio delle altre uscite Zurkowski. La prima scossa arriva al 12′ con Maleh pericoloso da una punizione e poi sulla ribattuta prova la conclusione finita alta. Al 15′ Cambiaghi salta due avversari e in area prova il destro sul primo palo. Conclusione che dà soltanto l’illusione del gol. Al 26′ gol annullato al Genoa: sugli sviluppi di un corner, sponda aerea di Badelj per il colpo di testa di Sabelli. Ottimo l’intervento di Caprile, ma l’azione prosegue, la palla finisce di nuovo a Sabelli che spinge in porta da due passi. L’assistente ha la bandierina alzata per fuorigioco iniziale dello stesso Sabelli. Il primo tempo si chiude in parità senza troppe emozioni.

Nella ripresa è sempre l’Empoli a voler fare la partita. Entra Ekuban al posto di Malinovskyi, il Genoa si schiera col 3-4-1-2. Sempre pericoloso Cambiaghi che colpisce un palo con un tiro deviato al 7′. Si tratta del 7/o legno in campionato per i toscani. Il Genoa fa più fatica a creare trame di gioco. Meglio quando entra Martin. Al 32′ fa il suo esordio Vitinha al posto di uno spento Mateo Retegui. Per il portoghese poche occasioni in cui poter incidere. Al 33′ Luperto salva sulla linea un colpo di testa di Spence su cross di Martin, con Caprile battuto ci pensa il capitano dell’Empoli a salvare il pareggio. La partita va verso il 90′ con Gudmundsson protagonista dell’ultimissima occasione ma Caprile è bravissimo a deviare in angolo. Nel finale espulso De Winter, per doppio giallo, e l’ammonizione di Walukiewicz che, diffidato, salterà lo scontro diretto a Salerno. Col punto guadagnato, l’Empoli riesce ad agganciare Cagliari e Hellas a quota 18, mentre il Genoa prosegue la propria marcia a pari punti col Monza a quota 29.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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