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Cronache

Il Conclave dopo Francesco si apre tra lutto e tensioni: il caso Becciu scuote il Sacro Collegio

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Nel giorno del lutto per la morte di papa Francesco, avvenuta ieri in Vaticano, l’attenzione del mondo cattolico si sposta inevitabilmente sul Conclave che dovrà eleggere il nuovo Pontefice. Ma a turbare la serenità del Sacro Collegio è l’irruzione sulla scena del cardinale Angelo Becciu (le foto sono di Imagoeconomica), figura controversa e centrale negli ultimi anni della vita ecclesiale e giudiziaria della Santa Sede.

Le pretese del cardinale sardo

Pur privato da papa Francesco nel 2020 del suo ruolo di prefetto della Congregazione delle cause dei santi e dei “diritti connessi al cardinalato”, Becciu ha mantenuto il titolo cardinalizio. Ora, con l’avvio delle Congregazioni generali pre-Conclave, Becciu rivendica il diritto di partecipare all’elezione del nuovo Papa, sostenendo che non vi sia mai stata una esplicita volontà papale di escluderlo formalmente.

“Il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie”, ha dichiarato a L’Unione Sarda, appellandosi all’ultimo Concistoro. La decisione definitiva sulla sua partecipazione al voto spetterà ora alla congregazione generale dei cardinali.

PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO RICEVE GLI AUGURI DAI CARDINALI E DA MONSIGNOR GIOVANNI ANGELO BECCIU

Una presenza divisiva

La presenza del porporato al Conclave potrebbe rappresentare un elemento destabilizzante, soprattutto per quei settori più critici verso la linea bergogliana. Becciu continua a professare la sua innocenza e parla apertamente di perdono ricevuto da Francesco, ma la sua figura resta legata allo scandalo degli investimenti immobiliari della Segreteria di Stato e alla condanna a cinque anni e sei mesi inflitta in primo grado nel dicembre 2023. È inoltre interdetto dai pubblici uffici.

Chi è Angelo Becciu

Nato in Sardegna e ordinato sacerdote nel 1972, Becciu ha avuto una lunga carriera diplomatica in Africa, Oceania, Europa e America. Con Benedetto XVI fu nunzio a Cuba e poi nominato Sostituto per gli Affari Generali. Nel 2018 fu creato cardinale da papa Francesco e l’anno dopo divenne prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Ma il suo nome è ormai indissolubilmente legato al caso del palazzo di Sloane Avenue a Londra, un investimento da 200 milioni di euro rivelatosi disastroso per le finanze vaticane.

In passato è stato anche indirettamente coinvolto nel caso Pell, con voci poi smentite su bonifici a favore dell’accusa. Nonostante tutto, nel 2021, papa Francesco celebrò la messa del Giovedì Santo proprio nell’appartamento privato del cardinale.

I giochi per il nuovo Papa

Con la possibile presenza di Becciu, i cardinali votanti salirebbero a 136. I favoriti per il Soglio di Pietro sono il segretario di Stato Pietro Parolin, figura di equilibrio tra correnti, mentre sembrano in calo le possibilità di Matteo Zuppi, presidente della Cei, e di Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme.

Sale, intanto, il nome del cardinale di New York Timothy Dolan, anche se il timore di un asse con la presidenza Trump preoccupa molti. Non è escluso un Papa africano o asiatico, come suggerito dal cardinale brasiliano Odilo Scherer, che ricorda come papa Francesco stesso fu una sorpresa.

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Blitz della Finanza a Pompei: sequestrati elicotteri usati per voli turistici senza autorizzazioni

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La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di otto elicotteri riconducibili a quattro soggetti residenti a Pompei, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torre Annunziata. Le indagini hanno rivelato che, fino a novembre 2024, gli indagati avrebbero svolto attività di air taxi e voli panoramici senza le necessarie autorizzazioni, configurando l’impiego abusivo di aeromobili a scopo di lucro.

Lanci di petali e voli tra ostacoli

Tra gli episodi più eclatanti finiti sotto la lente degli investigatori figura il lancio di petali di rose in volo dopo un matrimonio, un’attività non solo scenografica ma anche potenzialmente pericolosa. Gli elicotteri, secondo gli inquirenti, non risultavano sottoposti ad ispezioni periodiche e le procedure di manutenzione non rispettavano gli standard europei previsti per i mezzi adibiti a scopi commerciali.

Turisti con bagagli sui comandi di volo

Ancora più gravi le irregolarità riscontrate a bordo: in diversi casi i piloti avrebbero trasportato turisti con i bagagli appoggiati sui comandi di volo o non correttamente stivati. Inoltre, le aree di decollo e atterraggio erano spesso collocate in prossimità di ostacoli pericolosi, come scuole, ferrovie e tratte autostradali, con gravi rischi per la sicurezza pubblica.

Tre elicotteri già sequestrati

Le operazioni di sequestro sono ancora in corso. Al momento, sono tre gli elicotteri già posti sotto sequestro, mentre proseguono le attività di accertamento e perquisizione nei confronti degli indagati e delle società riconducibili a loro.

(La foto in evidenza ha solo uno scopo illustrativo ed è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale)

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Cronache

Nuovo stop alla Funicolare Centrale, va sostituita di nuovo la fune: disagi per utenti e turisti

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Settembre 2022: Anm sostituisce la fune di trazione della funicolare Centrale, operazione che richiese la chiusura dell’impianto per un solo giorno. Il cavo, in acciaio, lungo 1,5 chilometri e del peso di 13 tonnellate, era stato installato nell’ambito della manutenzione straordinaria ventennale eseguita da Leitner. Tutto regolare, con un intervento rapido che sembrava garantire sicurezza e durata.

Un nuovo problema dopo due anni e mezzo

Sono passati poco più di due anni e mezzo e la funicolare ha nuovamente chiuso per motivi tecnici. Alle 7 del mattino, gli utenti hanno trovato le porte delle stazioni chiuse con un cartello che parlava di «verifiche tecniche inderogabili fino a cessate esigenze». Nessuna spiegazione precisa, né tempistiche sul ripristino. Chi si trovava all’Augusteo ha dovuto ripiegare sulla metropolitana, mentre altri hanno usato la funicolare di Chiaia o affrontato a piedi i 500 scalini del Petraio.

Il silenzio di Anm e la reazione della politica

Per ore, nessuna comunicazione ufficiale da Anm. Solo nel pomeriggio, intorno alle 16, è arrivata una nota: «Durante le operazioni di manutenzione ordinaria si è rilevata la necessità di approfondire alcuni aspetti tecnici dell’impianto». Non un cenno alla fune, elemento invece al centro del confronto con Ansfisa, l’agenzia del ministero dei Trasporti per la sicurezza degli impianti a fune.

La fune da sostituire: spunta un’anomalia

Secondo quanto trapelato da fonti sindacali, durante gli esami strumentali sono emerse possibili criticità nella fune installata nel 2022. Nessun rischio imminente, ma la decisione è stata quella di sostituirla per precauzione, forse anche sull’onda emotiva della recente tragedia della funivia del Faito. L’origine del deterioramento così rapido non è ancora chiara.

Riapertura prevista il 30 aprile

La funicolare resterà chiusa fino a mercoledì 30 aprile. Tempi lunghi, probabilmente legati all’arrivo del nuovo cavo da fuori Italia. Intanto, per alleviare i disagi, la funicolare di Montesanto prolungherà gli orari di esercizio: venerdì e sabato fino alle 2, domenica fino a mezzanotte e trenta.

Anche la Linea 6 in tilt

Nella stessa giornata, disagi anche sulla linea 6 della metropolitana, chiusa per oltre un’ora a causa di una verifica urgente al software di gestione.

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La rivoluzione di Eugenia Carfora, la preside che ha trasformato Caivano

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Nessun ragazzo è perduto. Il cambiamento è sempre possibile. Vietato arrendersi. Sono le tre regole non scritte che guidano da anni il lavoro instancabile di Eugenia Carfora (foto Imagoeconomica in evidenza), dirigente dell’Istituto superiore “Francesco Morano” di Caivano, nel cuore del Parco Verde, una delle realtà più difficili della provincia di Napoli. Da quando è arrivata, nel 2007, ha fatto della scuola un presidio di legalità, bellezza e speranza.

La sfida iniziata dai banchi

All’arrivo della preside, il “Morano” era una scuola dimenticata, con uscite di sicurezza ostruite, aule fatiscenti e strutture abbandonate. Eugenia Carfora ha ripulito muri e coscienze, ha coinvolto genitori, professori e studenti in una grande operazione di rigenerazione. Oggi l’istituto è un modello: ha una palestra funzionale, un orto per l’indirizzo agrario, laboratori moderni per informatica e meccatronica, una cucina per l’alberghiero. E soprattutto ha ritrovato la dignità.

Una serie tv per raccontare la sua storia

La sua vicenda sarà al centro di una serie tv Rai1 intitolata “La preside”, diretta da Luca Miniero e interpretata da Luisa Ranieri, che ha conosciuto personalmente la dirigente. «Non pensavo di dovermi esporre così per salvare un ragazzo o dire che la scuola è bella», ha commentato Carfora, commossa ma determinata. La fiction punta a raccontare la forza della scuola pubblica e il valore della cultura in territori difficili.

Una vocazione totale

Instancabile, sempre presente, la preside Carfora vive la scuola come una missione assoluta. «Sono malata di scuola», ammette. Anche a scapito della famiglia: «Ho un marito meraviglioso che è una mia vittima. Non sono stata una buona madre, ma i miei figli oggi sono come me». Non si è mai fermata davanti alle difficoltà: ha affrontato i pregiudizi, è andata a cercare i ragazzi casa per casa, ha sognato l’impossibile.

“Mi voglio spegnere tra i miei ragazzi”

«Mi offende sentir dire “poveri ragazzi” — spiega — perché in quell’espressione c’è già la resa. Io credo che ognuno di loro possa farcela». E quando pensa alla fine, confessa: «Non vorrei morire nel mio letto, ma fra i ragazzi, qui a scuola».

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