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I sottomarini nucleari britannici tracciati dai russi: la clamorosa ammissione dell’ambasciatore Kelin

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I sottomarini nucleari del Regno Unito sono costantemente monitorati da sensori russi nelle acque che circondano le isole britanniche. A rivelarlo, senza alcun tentativo di smentita, è stato l’ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin, durante un’intervista rilasciata alla giornalista Laura Kuenssberg nel corso del programma “One Sunday” della BBC.

L’ammissione pubblica in diretta TV

Alla domanda se Mosca stesse seguendo regolarmente i movimenti della flotta subacquea nucleare britannica, Kelin ha risposto con disarmante franchezza: «Non posso negarlo». Ha poi aggiunto, con un tono apparentemente rassicurante: «Mi chiedo però che interesse abbiamo nel seguire tutti i sottomarini britannici che trasportano obsolete testate nucleari».

Una pratica nota, ma mai confermata

Le parole dell’ambasciatore arrivano a valle di un’inchiesta pubblicata dal Sunday Times che aveva già sollevato sospetti e allarme nell’opinione pubblica e tra gli esperti di sicurezza. Per Kelin, tuttavia, la sorveglianza russa «non rappresenta una minaccia per Londra». Una dichiarazione che sembra minimizzare un’operazione di intelligence militare particolarmente sensibile, in un contesto internazionale già fortemente instabile.

Un segnale geopolitico preoccupante

L’ammissione di Kelin, pur inserita in una retorica difensiva, solleva nuovi interrogativi sulla sicurezza delle acque territoriali britanniche e sull’effettiva vulnerabilità della deterrenza nucleare del Regno Unito. La tracciatura costante dei sottomarini Trident, cuore della strategia difensiva nucleare britannica, rappresenta un’azione diretta che, in tempi di tensione globale, non può essere considerata marginale.

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Si è suicidata Virginia Giuffre, aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea

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Si è suicidata Virginia Giuffre (nella foto col suo avvocato), che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea. Lo rende noto la famiglia della donna. La 41enne americana si è tolta la vita nella sua casa in Australia. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno dichiarato i parenti. La Giuffre aveva accusato il defunto miliardario statunitense caduto in disgrazia Epstein di averla usata come schiava sessuale.

Il principe britannico Andrea da parte sua ha ripetutamente negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e il suo spirito amorevole”. Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante”.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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