Collegati con noi

Cronache

Ha ucciso anche moglie e figlio, oltre alla suocera

Pubblicato

del

Ha ucciso anche la moglie e il figlio l’uomo di 66 anni che si è ammazzato nel giardino dell’istituto di cura e riabilitazione Divina provvidenza di Alessandria, dopo avere ucciso la suocera, Carla Schiffo 78 anni. I carabinieri, secondo quanto si apprende, in seguito alla tragedia nell’istituto hanno cercato di rintracciare moglie e figlio dell’uomo, scoprendo quindi che la donna non era andata al lavoro e che il ragazzo non era a scuola. E’ a quel punto che i militari sono andati a casa della famiglia e, sfondata la porta, hanno trovato i due cadaveri.

Le ferite mortali sulla moglie e sul figlio del presunto omicida-suicida di Alessandria, a un primo sguardo risulterebbero anche in questo caso da arma da taglio. Non viene dunque escluso che l’uomo, abbia ucciso moglie e figlio con la stessa arma con cui poi si è recato nell’istituto dove ha poi ucciso la suocera. Gli investigatori mantengono però riserbo su questo punto, mentre si trovano dunque ad analizzare anche una seconda scena del crimine. Non ci sarebbero invece molti dubbi sul fatto che sia stato proprio l’uomo a compiere i delitti prima di uccidersi, secondo gli elementi acquisiti nell’abitazione, che fanno pensare a eventuali scritti, di cui però al momento non c’è conferma ufficiale. L’impegno degli inquirenti è quello di ricostruire quanto accaduto e le ragioni che hanno spinto l’omicida-suicida ad agire in questo modo. L’uomo, Martino Benzi, 66 anni, era un ingegnere, la moglie Monica, 55 anni, un’impiegata, e il figlio Matteo era uno studente di 17 anni.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Pizzaiolo ucciso: teste, mi ha puntato pistola in faccia

Pubblicato

del

E’ stata incentrata sulla lite per futili motivi sfociata in sparatoria, l’udienza di oggi del processo in corso a Napoli sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovanissimo aspirante pizzaiolo ucciso nelle prime ore del 20 marzo 2023 sul lungomare del capoluogo partenopeo da un proiettile vagante. In particolare, sono stato ascoltati quattro ragazzi del gruppo con cui colui che viene indicato dalla Procura come l’assassino, Francesco Pio Valda, bisticciò quella notte.

Confermata da uno dei testimoni la genesi della lite: un drink, versato sulle costosissime scarpe di Valda e poi anche un pestone. Un altro teste ha anche confermato che Valda era armato in quanto lo ha visto puntargli una pistola contro quando erano a una distanza di appena 7-8 metri.

Tutti e quattro i ragazzi si sono mostrati non poco reticenti rispondendo alle domande che gli venivano poste e il pubblico ministero è stato costretto più volte a sollevare delle contestazioni. “Al momento dell’esplosione dei colpi non ho capito più nulla perché mi sono spaventato”, ha detto il giovane testimone, “mi ricordo che la pistola era piccola e nera… mentre io lo prendevo a parolacce per quello che stava facendo, lui mi ha puntato la pistola in faccia da circa 7-8 metri, poi è scappato dicendo a qualcuno di prendere l’auto”.

Con il consenso degli avvocati del collegio difensivo e del pm è stato acquisito infine dai giudici della Corte d’Assise il verbale di uno dei testimoni ascoltati nelle scorse udienze il quale ha affermato, tra l’altro, di avere appreso dalla viva voce dell’imputato, incontrato quella notte quando è ritornato nel suo quartiere, a Barra, che aveva sparato: “l’abbiamo incontrato… mi ha detto di avere sparato con un revolver 38 special prima due colpi in aria, perché gli gridavano che la pistola era a salve e lui per dimostrare che invece era vera ha sparato nel vetro di una 500X parcheggiata”.

Continua a leggere

Cronache

Trovato morto in casa a Castellammare, indagini ancora in corso

Pubblicato

del

Sono in corso indagini sulla morte di un 37enne di origine ucraina che viveva in una delle minuscole e fatiscenti abitazioni del centro storico di Castellammare di Stabia. Gli agenti del commissariato locale sono stati chiamati poco dopo le 5 di stamane nella casetta abitata da Dmitro Chubii, l’extracomunitario trovato senza vita.

A quanto sembra l’uomo avrebbe partecipato a una serata tra connazionali durante la quale sarebbero stati consumati alcolici. La prima ipotesi è stata quella di omicidio, ma i contorni della vicenda sono diventati confusi a mano a mano che si procedeva con gli interrogatori, dal momento che i partecipanti alla serata hanno sostenuto di non ricordare nulla. Non si esclude nemmeno l’ipotesi della morte accidentale. Il 37enne sarebbe tornato a casa ferito e poi sarebbe deceduto in mattinata. La salma è stata trasferita all’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia, in attesa dell’autopsia, mentre proseguono le indagini della Polizia di Stato .

Continua a leggere

Cronache

Smartwatch contro stalking e abusi, sperimentato a Napoli arriva anche a Roma

Pubblicato

del

Un orologio di ultima generazione contro stalker e violenze di genere. Uno smartwatch che sarà collegato direttamente alla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Roma e indossato dalla vittima che con un semplice gesto, ma è sufficiente un urto improvviso, farà scattare l’intervento dei militari dell’Arma. Una iniziativa, al momento sperimentale con alcune decine di orologi distribuiti a donne che hanno denunciato comportamenti persecutorio o violenti, che rientra in un protocollo siglato tra la Procura della Capitale e il Comando Provinciale. Un nuovo strumento per far fronte ad una emergenza che anche nella Capitale sta raggiungendo numeri drammatici con quasi 4000 episodi previsti nel 2024, con una media giornaliera che supera i dieci casi.

Il funzionamento, così come spiegato dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal generale Marco Pecci, è semplice: l’attivazione del segnale di auto può essere effettuata aprendo una applicazione o anche con il tasto laterale presente sull’orologio. Scatta, invece, automaticamente se l’orologio viene colpito o strappato dal polso. A quel punto la centrale operativa allerta la pattuglia più vicina dopo avere individuato la vittima con il Gps. L’orologio, inoltre, è dotato anche di un microfono che ‘registra’ ciò che accade. Secondo i dati diffusi dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, a capo del pool antiviolenze, nel 2023 i procedimenti penali da codice rosso sono stati 3737, oltre 10 al giorno.

“Le proiezioni – ha aggiunto Cascini .- dicono che c’è una crescita e che, dal 2024, saranno 4000 l’anno. Noi abbiamo formulato in 884 casi la richiesta di misura cautelare. In ben 332 casi si è trattato di carcere e per altri 57 di arresti domiciliari”. Per il capo dei pm della Capitale, Lo Voi, “con questo strumento – che è già stato sperimentato a Napoli, Milano e Torino – lo Stato mette nelle condizioni la vittima di violenza di genere di potersi difendere e comunicare immediatamente con gli inquirenti: culturalmente sposta sulla vittima il potere di iniziativa. Lo scopo è fornire tutte le soluzioni possibili per contrastare e prevenire questo drammatico fenomeno”. Per il procuratore “l’orologio ha un enorme potenziale – aggiunge Lo Voi -. Con il geolocalizzatore la pattuglia più vicina raggiungerà la vittima che sarà, a sua volta, avvisata tramite una vibrazione che i militari sono stati attivati”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto