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Guerini difende spese militari, poi da top gun in Romania

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 Da un lato ci sono gli impegni internazionali, rispetto ai quali l’Italia “deve dare un messaggio di affidabilita’”, dall’altro c’e’ da fare una riflessione sull’efficienza nel medio e lungo termine sulla nostra Difesa, sollecitata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il tema delle spese militari agita da giorni la variegata coalizione che sostiene il governo ed il ministro Lorenzo Guerini – a Ciampino per la cerimonia dei 99 anni dell’Aeronautica Militare – parlando ai generali ma anche ai parlamentari presenti, ha chiesto di assumere una posizione inequivocabile. Subito dopo, per rafforzare il concetto, e’ volato a Costanza, in Romania, dai top gun italiani impegnati nell’operazione di ‘air policing’ sul fianco Est della Nato. A poche decine di chilometri dalla frontiera ucraina, la nostra Aeronautica schiera otto Eurofighter: non possono valicare il confine ma devono cogliere ogni segnale ostile da parte russa. Quattro volte, nelle ultime settimane, hanno dovuto alzarsi in volo per quello che in gergo si chiama scramble, l’ordine di decollo rapido in risposta ad alert – poi rientrati – per un potenziale ingresso nello spazio aereo di un velivolo non autorizzato. Una missione delicata, che in questa guerra di posizione nelle ultime settimane ha assunto una nuova centralita’.

Da qui parte il ragionamento di Guerini, per dire che gli investimenti della Difesa e la capacita’ di deterrenza sono “funzionali ai nostri beni piu’ preziosi”: la sicurezza e le conquiste delle nostre democrazie “recentemente drammaticamente messe a repentaglio dalla sanguinosa invasione dell’Ucraina”. “Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo assunto degli impegni internazionali. Noi lo stiamo facendo con gradualita’ – ha detto poi, rispondendo ai giornalisti -, sapendo da dove partivamo e che dobbiamo garantire la compatibilita’ finanziaria, che ogni scelta non e’ automatica ma politica”. Nel 2014 la Nato, e i suoi stati membri, hanno stabilito di arrivare al 2% del Pil per le spese militari entro un decennio. L’Italia ha impegnato per la Difesa circa l’1,2% nel 2019, fino ad arrivare al 1,54% del Pil nel 2021. Per quest’anno il bilancio sfiora i 26 miliardi di euro. “Ogni scelta deve essere pianificata, approfondita e oggetto di confronto, e ci sara’ l’opportunita’ di poterlo fare – ha garantito il ministro -, ma dobbiamo dare un messaggio di affidabilita’ ai nostri partner internazionali. L’Italia e’ un Paese serio”.

Occorre pensare al preoccupante presente e proiettarsi al domani. “Lo strumento militare serve per deterrenza”, ha ribadito il generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e tutte le Forze armate devono essere pronte “per affrontare quel futuro che a volte si manifesta in modo assolutamente imprevedibile e minaccioso per le nostre democrazie”. E l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha avvertito che il conflitto, oltre sui “domini tradizionali” e’ diventato una guerra cyber e una subdola “guerra cognitiva”, con la manipolazione strutturata dell’informazione: anche questi “sono orizzonti con cui dovremo confrontarci nel futuro”.

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Trump, giudice arrestata per aiuto a membro gang Tren de Aragua

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“È una cosa terribile, la giudice è stata arrestata perché ospitava un membro di Tren de Aragua, giusto? È quello di cui sta parlando? È piuttosto sorprendente. È terribile”: lo ha detto Donald Trump ai reporter ai bordo dell’Air Force One commentando l’arresto di una giudice in Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un clandestino ad eludere la cattura nascondendolo nella stanza della giuria. Non ci sono tuttavia per ora indicazioni che appartenesse alla gang venezuelana (foto di un esponente della gang).

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Esteri

Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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