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Esteri

Gli Usa avvertono la Cina, conseguenze se aiuti a Mosca

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Le aziende cinesi andranno incontro a “conseguenze significative” nel caso di un loro aiuto alla Russia nella sua aggressione all’Ucraina, lanciata a febbraio 2022 e non ancora condannata da Pechino. Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen ha veicolato il monito dell’amministrazione del presidente Joe Biden al vicepremier cinese He Lifeng durante la due giorni di confronto tenuta a Guangzhou, strappando poi il via libera sull’avvio di “scambi intensi per una crescita economica equilibrata”, di fronte ai timori Usa e globali sulla sovraccapacità produttiva iper sussidiata del Dragone.

“Il segretario Yellen ha sottolineato che le aziende, comprese quelle della Repubblica popolare, non devono fornire sostegno materiale alla guerra della Russia all’Ucraina, compreso il sostegno alla base industriale della difesa russa, altrimenti ci saranno conseguenze significative”, ha riferito il Dipartimento del Tesoro alla fine dei colloqui, quando si moltiplicano le voci sull’ipotesi di soccorso cinese, inclusa l’ultima sull’intelligence satellitare. Quanto agli scambi, invece, “faciliteranno la discussione sugli squilibri macro, inclusa la loro connessione con l’eccesso di capacità produttiva, e intendono sfruttare l’opportunità per sostenere condizioni di parità per lavoratori e imprese americane”, ha chiarito l’ex presidente della Fed. Le parti hanno inoltre concordato di avviare un dialogo sulla lotta al riciclaggio di denaro, secondo la lettura Usa.

Yellen, trasferitasi a Pechino in serata per gli appuntamenti finali della sua visita di cinque giorni che includono l’incontro con il premier Li Qiang, ha rilevato che lo scambio di opinioni sulla crescita equilibrata creerebbe la struttura per ascoltare le reciproche valutazioni. “Penso si rendano conto di quanto siamo preoccupati per le implicazioni della loro strategia industriale, per la possibilità di inondare i nostri mercati con un export che rende difficile la competizione – ha osservato Yellen -. E’ una questione che non sarà risolta in un pomeriggio o in un mese, ma penso che abbiano sentito che questo è un problema importante per noi”. La sovraccapacità ha costituito già un problema in passato per la Cina, ma il fenomeno ha preso la forma di rischi emergenti in settori come veicoli elettrici, batterie e prodotti a energia solare nel mezzo della transizione energetica, minando lavoratori e aziende concorrenti in Usa, Messico, India, Ue e Giappone.

L’agenzia statale cinese Xinhua ha riferito che le due parti hanno concordato di discutere una serie di questioni tra cui la crescita equilibrata degli Stati Uniti, della Cina e dell’economia globale, nonché la stabilità finanziaria, la finanza sostenibile e la cooperazione nella lotta al riciclaggio di denaro. E ha aggiunto che la Cina ha risposto in modo esauriente sulla questione della capacità produttiva, senza però fornire dettagli. Pechino ha poi espresso grave preoccupazione per le misure commerciali ed economiche americane che limitano “il diritto allo sviluppo” della Cina, come l’ha definito il presidente Xi Jinping nella telefonata di pochi giorni fa con Biden, tra sanzioni e restrizioni all’export di tecnologia, chip in testa. Tuttavia, il rischio concreto, senza correzioni da parte cinese, è che si scateni una nuova battaglia commerciale planetaria con dazi e barriere protezionistiche.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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