Collegati con noi

Spettacoli

Giffoni celebra le 6 mila puntate di ‘Un Posto al Sole’

Pubblicato

del

Grande traguardo per ‘Un posto al sole’: il daily drama (coproduzione Rai Fiction e Fremantle realizzata dal Centro di Produzione TV Rai di Napoli), festeggia – il prossimo 29 luglio – la messa in onda della puntata n. 6000. Per l’occasione, Patrizio Rispo, Miriam Candurro, e Michelangelo Tommaso insieme ai “piccoli” interpreti Sofia Piccirillo, Greta Putaturo e Gennaro de Simone, sono ospiti oggi del Giffoni Film Festival (Giffoni Valle Piana – SA), per svelare ai giurati aneddoti e segreti dell’amatissima serie e presentare in anteprima un piccolo assaggio della puntata speciale n 6000. In onda da 25 anni, Un posto al sole e’ molto di piu’ di un “daily drama”, e’ un vero e proprio fenomeno di costume, seguito ogni giorno su Rai 3 da una media di circa 1,6 milioni di telespettatori oltre che uno dei prodotti seriali di maggior successo e il piu’ longevo della televisione italiana. La serie, (coproduzione Rai Fiction e Fremantle realizzata dal Centro di Produzione TV Rai di Napoli), intreccia amori, intrighi, passioni, vendette, gelosie, amicizia al vissuto quotidiano e al sociale. “Questa serie, seguita in tutto il mondo – spiega Patrizio Rispo, uno dei volti storici piu’ amati, parlando di prodotti cinematografici e televisivi dove si tratteggia una Napoli diversa, assoggettata alla criminalita’ – racconta la Campania piu’ bella. Ci sono altre serie che descrivono un altro spaccato e le vedo come prodotti televisivi, come vedo un film americano ambientato a New York. Sono aspetti della societa’. Identificare che poi sia Napoli tutto questo e’ solo una ottusita’ di chi la legge cosi’. Ben vengano queste serie che abbiamo venduto in tutto il mondo. Solo che Napoli non e’ solo questo. Sarebbe il caso di raccontare un’altra Napoli ed e’ una Napoli amatissima. Ci sono stranieri che ci seguono dall’estero e imparano anche la lingua grazie alle nostre puntate. Sono anni – racconta sempre Rispo – che vorrei stimolare una serie sul Settecento napoletano. La nostra citta’ era davvero la capitale del mondo in quel periodo. Nessuno, al momento, raccoglie questa mia idea. Sarebbe bello raccontare queste realta’ del nostro glorioso passato, invece di cavalcare sempre questo aspetto di grottesco o di commedia o di malaffare. Napoli e’ altro”. Sempre Rispo, sul suo animo rivolto spesso ad iniziative benefiche e sociali, ha detto: “noi, personaggi popolari, siamo ascoltati. Oggi non si ascolta piu’. Quando vedo qualcuno che butta una carta a terra io la raccolgo, quando faccio un video esortando a donare il sangue, si fa la fila davanti l’ospedale Pausilipon. Sono segnali che poi lasciano il segno. Noi siamo un esempio e anche nella narrazione dei nostri personaggi dobbiamo dare un esempio. Tra i nostri spettatori ci sono anche i detenuti italiani. Loro devono vedere anche le conseguenze dei loro gesti. Qualcuno puo’ anche cambiare vita”. Sempre su Un posto al sole e sulle seimila puntate aggiunge: “Faremo una festa con tutti gli interpreti che sono passati per la serie. Non ci saranno scene televisive. Ma ci riuniremo per festeggiare tutti insieme questo grande traguardo”. “Perche’ – ribadisce Michelangelo Tommaso – noi siamo una grande famiglia. Io dovevo rimanere pochi mesi e invece sono ancora qui dopo venti anni. Ho anche sposato una collega. La forza della serie sta anche nei rapporti umani che si sono creati e che sono andati oltre il lavoro. Siamo proprio una bella squadra, molto unita e affiatata”. Secondo Miriam Candurro: “Questa serie ha il grande merito di affidare alle donne ruoli a tutto tondo. Non siamo solo le mogli, le figlie, le fidanzate di qualcuno. Abbiamo una nostra personalita’. Sono stati cuciti addosso per noi ruoli ad hoc e questo e’ un grande segnale”.

Advertisement

In Evidenza

Mika torna in Italia: concerti, cinema e un amore infinito per l’arte

Pubblicato

del

Artista eclettico e cittadino del mondo, Mika (foto Imagoeconomica in evidenza) si prepara a tornare in Italia per quattro concerti estivi (Umbria Jazz, No Borders, Este Music Festival e Anfiteatro del Vittoriale). Ma prima, il cantante sarà protagonista su Rai1: condurrà la serata di premiazione dei David di Donatello mercoledì 7 maggio. In una lunga intervista al Corriere della Sera, Mika racconta il suo amore per l’Italia e per il cinema.

«Sono un grande fan del cinema che sa essere leggero, poetico, politico», racconta, ricordando come non servisse conoscere la lingua italiana per capire i grandi maestri del nostro cinema: «È un dialogo universale». La sua conduzione ai David sarà pensata per celebrare tutto il mondo del cinema, non solo le star ma anche gli artigiani che rendono possibile la magia del grande schermo.

Accanto a lui sul palco ci sarà Elena Sofia Ricci, che definisce «una donna forte, intellettuale, emozionale, favolosamente diva». Mika, con la sua naturalezza, respinge l’etichetta di «divo» per sé stesso: «Nella vita sono normale, ma sul palco mi trasformo: è un rito spirituale».

L’arte come salvezza e la doppia vita degli artisti

Mika si racconta senza filtri, ammettendo quanto la cultura della fama sia tossica e di quanto sia importante per lui rifugiarsi nella parte artigianale e creativa del suo lavoro: «L’artigianato mi salva dagli aspetti superficiali, è una cura». La differenza tra il sé pubblico e il sé privato è marcata: sul palco energia pura, a casa, davanti a un pianoforte, la paura del foglio bianco.

Ripercorrendo la sua infanzia, Mika spiega di aver avuto «l’infanzia più bella del mondo» nonostante le difficoltà scolastiche: «La musica mi ha salvato la vita». E racconta come ogni sua identità culturale abbia lasciato un segno profondo: dalla praticità americana, alla disciplina inglese, al gioco delle parole francese, fino all’anima colorata e malinconica libanese.

Da X Factor ai David: un percorso sorprendente

Indimenticabile il suo primo impatto con X Factor Italia: «Non capivo nulla di quello che dicevano Simona Ventura, Morgan ed Elio… mi chiesi perché avessi accettato», confessa sorridendo. Ma proprio da quel momento è iniziato un rapporto d’amore con il nostro Paese che dura ancora oggi.

E ora, ai David di Donatello, Mika porterà poesia, eleganza e un tributo profondo al cinema italiano, nel rispetto della sua grande tradizione e della sua capacità unica di emozionare il mondo.

Continua a leggere

Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

Pubblicato

del

Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

Continua a leggere

Spettacoli

Gwyneth Paltrow è stanca della dieta, ‘ora mangio pane e pasta’

Pubblicato

del

Gwyneth Paltrow ha affermato di essere tornata a mangiare cibi che in precedenza aveva eliminato dalla sua rigidissima dieta, tra cui pane, pasta e formaggio. Lo riporta la Bbc. L’attrice premio Oscar, diventata negli anni una guru del salutismo ha seguito e promosso diversi regimi alimentari negli anni. “Ho seguito per un certo periodo una dieta macrobiotica ferrea e così sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha detto nell’ultima puntata del suo podcast spiegando di essersi dedicata al “benessere e al cibo” a causa del cancro alla gola che ha ucciso il padre. Poi lei e il secondo marito, Brad Falchuk, hanno iniziato a seguire la dieta paleo, basata sul principio che ci si debba nutrire “come i nostri antenati”. Di recente però, Paltrow ha ricominciato a mangiare “pane a lievitazione naturale e un po’ di formaggio e un po’ di pasta”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto