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Giallo Maradona, l’autista bugiardo che nega di essere in casa il giorno della morte del campione incastrato dalle telecamere

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Non ha pace manco da morto. Dall’inchiesta sul decesso di Diego Armando Maradona spunta il nome dell’autista bugiardo. È  un nuovo personaggio, l’autista  personale di Diego, un certo Maximiliano Trimarchi, 44 anni. I tre magistrati della procura di San Isidro hanno disposto un supplemento d’indagini nei suoi confronti. Agli inquirenti questo Trimarchi avrebbe testimoniato di non esser stato presente sul luogo del decesso, quel 25 novembre scorso nella villa di Tigre. Non c’era, aveva detto. Dunque non aveva nulla da dire ai magistrati. E invece le telecamere di sorveglianza della casa dove Diego trascorreva la sua convalescenza dopo l’operazione al cervello e celle telefoniche dicono esattamente il contrario. Dicono che questo Trimarchi racconta il falso. Lui quella mattina c’era. E allora: perché ha mentito? A quasi un mese dalla morte, il giallo sugli ultimi istanti di vita di Diego Maradona s’infittisce. Diventa anche un po’ inquietante.

Diego Maradona con il suo avvocato Matias Morla

Nasconde qualcosa questo Trimarchi? Difficile dirlo. Ora però rischia grosso. Al momento non figura ancora nel registro degli indagati ma potrebbe finirci nelle prossime ore. Intanto i magistrati hanno sequestrato il suo telefono. Ci sono arrivati tardi, ma ci sono. Gli indagati per omicidio colposo sono al momento due:  Leopoldo Luque e Agustina Cosachov. Chi sono? Il neurochirurgo e la psichiatra di Maradona. Trimarchi potrebbe diventare il terzo. Oltre a essere autista di Diego, è anche il fratello della contabile che gestiva diverse società dell’ex campione. Un groviglio di nomi, ruoli, competenze, responsabilità che davvero mettono a nudo un entourage di Maradona che se non era una corte dei miracoli di certo un mezzo inferno. Ma si vedrà. Le autorità argentine indagano ed hanno anche disposto delle rogatorie internazionali con l’Italia e gli Emirati per conosce i ruoli di altre persone che hanno gestito la vita di Maradona in questi anni.

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Sinner batte Zverev e vola verso le semifinali delle ATP Finals di Torino

Jannik Sinner domina anche Zverev in due set alle ATP Finals di Torino e centra la seconda vittoria consecutiva, avvicinandosi alle semifinali.

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Jannik Sinner continua la sua marcia trionfale alle ATP Finals di Torino. Il numero due del mondo ha sconfitto Alexander Zverev in due set, 6-4, 6-3, in un’ora e trentasette minuti di gioco, regalando al pubblico dell’Inalpi Arena un’altra prestazione di alto livello.

Due su due per Jannik

Con questa vittoria, Sinner mette a segno la seconda affermazione in due gare e si avvicina alla qualificazione matematica per le semifinali. Solidissimo al servizio e preciso nelle accelerazioni, l’azzurro ha gestito con lucidità i momenti chiave del match, strappando il servizio a Zverev nei momenti decisivi dei due set.

Ora testa alle semifinali

“Mi sento bene, sto giocando con fiducia e il pubblico mi dà una spinta incredibile”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. Per il tennista altoatesino è già tempo di pensare alle semifinali, che potrebbero arrivare con una giornata d’anticipo.

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Atp Finals Torino, tensione alle stelle: Musetti infiamma il pubblico, Aliassime batte Shelton e sogna la semifinale

Sale la tensione alle Atp Finals di Torino: Musetti conquista il pubblico con la sua rimonta, Aliassime elimina Shelton dopo una battaglia di due ore e mezza. Sinner attende l’ultimo match per il passaggio in semifinale.

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L’atmosfera si fa sempre più incandescente alle Atp Finals di Torino, dove gli otto migliori tennisti del mondo si contendono il titolo di “Maestro dei Maestri”. Le prossime sfide saranno decisive per il passaggio alle semifinali, e ogni errore può costare caro.

I riflettori restano puntati sui grandi favoriti, Carlos Alcaraz, numero 1 del ranking, e Jannik Sinner, campione in carica, entrambi attesi a confermare il proprio valore in un torneo che, su un campo sempre più veloce, si sta trasformando in una successione di battaglie fisiche e mentali.


Musetti conquista Torino con una rimonta da applausi

La partita più emozionante finora è stata quella di Lorenzo Musetti, capace di ribaltare il match contro l’australiano Alex De Minaur con una rimonta clamorosa.
Il successo dell’azzurro ha infiammato la città: «A Torino oggi tutti ne parlano», raccontano i presenti tra bar e saloni di bellezza.
Complice anche la presenza della compagna di Musetti, prossima al parto, il tennista toscano ha mostrato uno charme e una determinazione che lo hanno consacrato idolo del pubblico piemontese.


Aliassime elimina Shelton dopo una battaglia da record

Ma il match più spettacolare si è giocato tra Felix Auger Aliassime e Ben Shelton. Due ore e 25 minuti di colpi potenti, scambi infiniti e tensione alle stelle.
Alla fine l’ha spuntata il canadese con il punteggio di 4-6, 7-6 (7), 7-5, conquistando il favore del pubblico dell’Inalpi Arena.

Shelton ha dominato al servizio, toccando 235 km/h, nuovo record delle Finals, ma ha pagato la discontinuità e l’irruenza — culminata nel lancio della racchetta dopo un break subito nel primo set. Aliassime, più lucido e costante, ha rimontato punto dopo punto, concretizzando due break su sette occasioni e ribaltando l’incontro.
Con questa vittoria, se venerdì dovesse superare Zverev, il canadese potrebbe volare in semifinale, mentre Shelton è ormai fuori dai giochi.


Sinner in preparazione, occhi puntati sul match decisivo

Per Jannik Sinner la qualificazione passa dall’ultima sfida contro proprio Shelton, un match che potrebbe regalargli la certezza della semifinale.
L’altoatesino continua a prepararsi con grande concentrazione, alternando lavoro fisico e tecnico.
Negli ultimi allenamenti ha affrontato il giovane ceco Maxim Mrva, appena 18 anni: «Mi ha dato tanti consigli – ha raccontato Mrva – soprattutto sul diritto. È stato emozionante fare un punto a lui e ricevere l’applauso del pubblico».

Le Finals di Torino entrano così nella loro fase più intensa, tra record, emozioni e colpi di scena, con gli azzurri pronti a scrivere nuove pagine del tennis mondiale.

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Napoli, Conte assente alla ripresa degli allenamenti: “Assenza programmata” chiarisce il club

Il Napoli torna ad allenarsi a Castel Volturno dopo la sosta, ma senza Antonio Conte. Il club precisa che l’assenza dell’allenatore era “programmata e concordata”. Conte rientrerà lunedì.

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Il Napoli ha ripreso oggi la preparazione a Castel Volturno dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, ma senza il proprio allenatore Antonio Conte.
L’assenza del tecnico, tuttavia, non deve destare allarmi: la Società ha precisato che si tratta di un’assenza «programmata e concordata da tempo con il Club».


Conte rientrerà lunedì a Castel Volturno

Il Calcio Napoli ha comunicato che Conte rientrerà lunedì prossimo per riprendere la guida degli allenamenti in vista del ritorno del campionato.
Il tecnico si trova attualmente a Torino, dove risiede con la famiglia, e sta usufruendo di un breve periodo di riposo.

Nei prossimi giorni non sono previsti incontri con il presidente Aurelio De Laurentiis o con altri dirigenti del club.


Squadra ridotta e diversi assenti

Alla ripresa di oggi hanno partecipato solo una parte dei calciatori della rosa, poiché ben 11 giocatori sono impegnati con le rispettive Nazionali: Buongiorno, Di Lorenzo, Politano, Elmas, Hojlund, Lobotka, McTominay, Lang, Rrahmani, Anguissa e Olivera.

Assenti anche gli infortunati De Bruyne e Meret, che proseguono i rispettivi percorsi di recupero.

Nel frattempo, il presidente De Laurentiis si trova all’estero per impegni personali, mentre a Castel Volturno lo staff tecnico continua a monitorare la condizione dei giocatori disponibili in vista del ritorno in campo.

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