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Cronache

#ForzaNoemi, l’hanno preso: Armando del Re è l’uomo che ha ridotto in fin di vita la piccolina. La foto del sicario

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Due persone arrestate. Il killer, Armando Del Re, e chi lo ha protetto dopo gli spari a Piazza Nazionale ovvero il fratello. Indagini lampo. Indagini mirate. Indagini con scrupolo.

 

Il video choc della sparatoria di Napoli, il sicario spara per uccidere il pregiudicato e ferisce la piccola Noemi

https://youtu.be/7iQWsM2SdII

Usando e incrociando le immagini delle telecamere di sorveglianza di piazza Nazionale dove venerdì è passato un uomo con volto coperto dal casco che  aveva come missione quella di sparare ed uccidere Salvatore Nurcaro, pregiudicato per bancarotta. Quel killer sparó e ridusse in fin di vita Noemi, una bambina di 4 anni che lotta per la vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale Pediatrico Santobono di Napoli. Il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, da quel giorno ha mobilitato le migliori risorse investigative per una missione: rinchiudere in carcere quell’uomo che ha sparato in piazza Nazionale. E nel giro di una settimana questi inquirenti hanno chiuso il cerchio intorno al killer di pizza nazionale. Chi è? Che cosa fa? Che vita ha? Dove si nascondeva?

Quello che per ora possiamo dire con certezza è che Armando del Re è agli arresti assieme al fratello Antonio per la sparatoria di piazza nazionale.  Il resto lo spiegherà il procuratore Melillo che  è uno di quei magistrati che non ama le luci della ribalta, parla poco e quel poco che dice è basato su atti di rilievo giudiziario. Insomma non è un magistrato che chiacchiera. Con il killer è stato fermato un altro uomo, quello che lo ha accompagnato a Piazza Nazionale. L’indagine non è ancora chiusa, gli investigatori e gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire lo scenario criminale nel quale è avvenuta la sparatoria.

L’altra notizia bella è che Noemi comincia a dare segnali di miglioramento. E poi c’è la bellezza di Napoli in questa immagine che vi offriamo: centinaia di persone fuori l’ospedale che pregano per Noemi. E poi ci sono carabinieri e poliziotti: hanno fatto come sempre un eccellente lavoro. A Napoli manca l’altro Stato. L’apparato repressivo funziona.

http://multimediale.comune.napoli.it/index.php?n=8412

 

Le foto sono di Kontrolab

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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