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Cronache

Fondazione Falcone, premiati vincitori dei ‘Saperi per legalità’

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E’ stata presentata oggi, nel corso della Conferenza Regionale Istruzione, la collana “I Quaderni della Fondazione Falcone”, un’iniziativa editoriale della Fondazione Falcone, del Ministero dell’Universita’ e della Ricerca e della Conferenza dei Rettori delle Universita’ Italiane (Crui). La collana, edita da Aracne, raccoglie i lavori di ricerca degli otto vincitori del premio “Saperi per la Legalita’” che da quest’anno verra’ assegnato alle migliori tesi di dottorato e di laurea magistrale delle Universita’ Italiane sulla criminalita’ organizzata e sulla legalita’. Alla presentazione, che si e’ tenuta nella Sala d’Ercole dell’Assemblea Regionale Siciliana, hanno partecipato, tra gli altri, la professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, la ministra dell’Universita’ e della Ricerca Maria Cristina Messa, l’assessore alla Formazione Roberto Lagalla, il rettore di Palermo Massimo Midiri, il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, i vertici delle forze dell’ordine regionali e il presidente del Comitato regionale delle Universita’ siciliane Giovanni Puglisi. I premi sono stati assegnati da una commissione costituita da Maria Falcone, Federico Cinquepalmi, dirigente dell’ufficio per l’Internazionalizzazione della Formazione superiore MUR e Luigi Chiapparino, presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU). “I protagonisti di questa giornata sono i ragazzi che hanno voluto fortemente questa iniziativa. Le tesi che abbiamo premiato dimostrano una voglia di approfondimento trasversale: i lavori che hanno concorso non vengono solo dagli studenti di Giurisprudenza, ma da tutte le facolta’ segno questo che il tema della legalita’ riguarda tutti. Con questa iniziativa, poi, premiamo non solo tesi di laurea ma anche di dottorato, quindi ricerca: questo e’ fondamentale”, ha detto la ministra dell’Universita’ Maria Cristina Messa. “Da anni ormai collaboriamo con il ministero dell’Universita’ nella consapevolezza che la cultura e la formazione sono strumenti fondamentali nel contrasto alle organizzazioni mafiose. L’educazione alla legalita’, dalle scuole primarie fino agli studi universitari, contribuisce a creare una coscienza antimafiosa nei cittadini del futuro rendendoli consapevoli dei loro diritti e del loro ruolo nella societa’”, ha detto Maria Falcone. “L’assessorato e la Fondazione Falcone hanno un’ottica convergente: puntare sul capitale umano e sulla formazione che sono forze dirompenti nel contrasto alle mafie. Un bambino su 5 in Sicilia non finisce la scuola dell’obbligo e siamo in coda nella classifica italiana del numero dei laureati. Una emergenza educativa a cui il governo della Regione e l’Ars ha dedicato risorse sforzi con piano straordinari di intervento”, ha detto l’assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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