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Cronache

Follie della giustizia italiana: ha la patente di guida sospesa, 89enne la riottiene 27 anni dopo

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Ha dovuto attendere 27 anni per riavere la patente di guida che gli era stata sospesa nel 1996. L’ha riottenuta un 89enne di Caltabellotta dopo la sentenza con cui il giudice Francesco Paolo Torrasi, della quinta sezione civile del tribunale di Palermo ha accolto il ricorso presentato dei legali del pensionato. L’uomo nel 1996 aveva avuto revocato il documento dalla prefettura di Agrigento per mancanza dei requisiti morali, in quanto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dopo aver scontato la misura l’agrigentino chiedeva di nuovo la patente. Ma la prefettura aveva respinto la richiesta. E’ nato un lungo contenzioso. Assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza il pensionato si è visto accogliere il ricorso dal Tar. I giudici amministrativi successivamente hanno però dichiarato un difetto di giurisdizione. Così è stato presentato un nuovo ricorso davanti al giudice ordinario. Dopo 27 anni dalla sospensione è arrivato il riconoscimento del giudice civile di Palermo e la restituzione della patente di guida. Alla luce della durata del contenzione ai sensi della legge Pinto il pensionato potrà richiedere il risarcimento danni.

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Cronache

Falcinelli: momento drammatico, grazie a chi mi sostiene

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“Nonostante questo per me sia un momento drammatico e pieno di dolore, tristezza e tanta paura ci tengo a ringraziare tutte le persone e le istituzioni che stanno condividendo la mia sofferenza”. E’ quanto afferma Matteo Falcinelli, il ragazzo legato e malmenato dalla polizia a Miami dopo l’arresto, in un videomessaggio. “Sto ricevendo molti messaggi dagli italiani che mi danno la forza di andare avanti e sostegno in questa battaglia per ottenere giustizia – aggiunge -. E nel giorno della festa della mamma invio un augurio a tutte le madri e che mai piu debbano vedere un loro figlio soffrire come invece ha fatto la mia. Non vedo l’ora di rientrare in Italia”.

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Cantone: rischio che indagini diventino impossibili

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“Sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa. Se questa novita’ intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, in una intervista a Repubblica commentando l’ipotesi di eliminare lo strumento della microspia Trojan nelle indagini sulla corruzione.

“La corruzione – spiega – e’ un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere. (…) certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione e’ un problema ormai superato”. “Vorrei ricordare – aggiunge Cantone – che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalita’ organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”.

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Crollo in centro commerciale, paura ma nessun danno

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Tanta paura ma per fortuna nessuna persona coinvolta nel crollo avvenuto nella tarda serata di ieri, quando la struttura era vuota perchè chiusa, nel Centro Commerciale Campania di Marcianise (Caserta), dove ha ceduto una porzione della controsoffittura nei pressi della piazza centrale del centro. Per questo motivo non ci sono state conseguenze alle persone ma solo danni materiali, con la caduta al suolo di materiale edile e impianti vari. È stato il personale della security presente ad avvertire rumori sospetti provenienti dal controsoffitto; i vigilanti hanno subito provveduto a transennare l’area, per poi chiamare i vigili del fuoco. Sul posto è arrivata una squadra del distaccamento di Marcianise, che ha lavorato tutta la notte per rimuovere le macerie pericolanti e mettere in sicurezza l’area. Secondo quanto rende noto la direzione del Centro Campania, a provocare il cedimento della struttura nella zona di Piazza Campania è stato un tendino che si è staccato in un angolo provocando in pochi minuti la caduta di pannelli dalla controsoffittatura.

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