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Esteri

Flop di Kim, il primo satellite militare cade in mare

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Kim Jong-un questa volta ha fatto flop, forse tradito da un eccesso di confidenza o dalla forzatura dei tempi. Il tentativo del leader supremo di spedire in orbita il primo satellite spia militare della Corea del Nord si è concluso con un fallimento, ma l’impegno già anticipato dal Paese eremita è di riprovarci “il prima possibile”. Il “veicolo di lancio spaziale” potrebbe aver mancato i suoi obiettivi a causa di un problema tecnico legato a “un eccessivo cambio di rotta”, ha ipotizzato l’agenzia di spionaggio (Nis) di Seul, in un’audizione dei suoi vertici tenuta nel pomeriggio dinanzi al Comitato parlamentare di intelligence. All’inizio della giornata, il Comando di stato maggiore congiunto sudcoreano ha riferito di aver rilevato il lancio dalla base spaziale di Tongchang-ri – un nuovo sito sulla costa occidentale nordcoreana non ancora completato – alle 6.29 locali (le 23.29 di martedì in Italia): il volo, tuttavia, è stato di poche centinaia di chilometri perché il vettore si è inabissato nel mar Giallo a circa 200 chilometri a ovest dell’isola sudcoreana di Eocheong, senza provocare danni.

Pyongyang, a quel punto, ha confermato il fallimento e ha spiegato che il nuovo razzo Chollima-1, che trasportava il satellite da ricognizione militare Malligyong-1, è caduto in mare a causa “dell’avviamento anomalo del motore del secondo stadio”. L’intelligence di Seul ha suggerito che durante le operazioni potrebbe essersi verificato un problema tecnico, mentre dettagli potrebbero emergere dai detriti recuperati in mare: il vettore era stato impostato per volare su una rotta inclinata verso ovest, ma “ha dovuto effettuare un brusco cambio di rotta verso est con un movimento laterale”, ha riportato l’agenzia Yonhap, citando le testimonianze di alcuni deputati. Il Nis, inoltre, ha anche avanzato l’ipotesi che il lancio del Nord sia avvenuto con un eccesso di fiducia o forzando i tempi in risposta al successo della scorsa settimana registrato dalla Corea del Sud che ha testato il suo razzo spaziale Nuri.

E’ possibile, come avvenuto in passato, che le operazioni siano state supervisionate dallo stesso Kim Jong-un perché le immagini satellitari della base hanno mostrato veicoli e tende per gli spettatori, a oltre un chilometro dal punto di lancio. Il Chollima-1 è stimato dagli esperti come un tipo di vettore che usa motori per missili balistici intercontinentali, mentre il Malligyong-1 è ritenuto un piccolo satellite di base da orbita bassa di 1,3 metri e del peso di 300 kg. Quanto al nuovo tentativo nordcoreano, l’intelligence di Seul ha previsto che ci vorranno settimane perché il Nord risolva i problemi al motore, non escludendo però un lancio anticipato.

Pyongyang aveva notificato il piano di lancio del satellite all’inizio della settimana al Giappone (che si era detto pronto ad abbatterlo) e all’Organizzazione marittima internazionale nel periodo 31 maggio-11 giugno, malgrado le critiche sulle violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La condanna verso Pyongyang è stata netta da parte di Washington, Seul e Tokyo, rinnovando un coordinamento tra alleati cementato in nome della sicurezza e abbinato al monito di risposta “severa e unificata” da parte della comunità internazionale. In Corea del Sud ci sono state polemiche per l’allerta anti-missile partito per errore, parte ormai di una nuova normalità.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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