Collegati con noi

Spettacoli

Festival di Sanremo, Baglioni: nei testi c’è il disagio dei tempi moderni

Pubblicato

del

Si procede speditamente verso la rassegna canora di Sanremo. E si parla di testi delle canzoni. C’è se sempre meno amore nei testi,. sempre più problemi  familiari e dolori intimistici nelle canzoni che ascolteremo . Ci sono i rapporti più o memo complicati tra genitori e figli (Mahmood, Ultimo, Paola Turci), l’affetto tra nonni e nipoti (Nigiotti) e gli incontri generazionali (Nino D’Angelo e Livio Cori, Patty Pravo e Briga), gli amori adolescenziali (Federica Carta e Shade, Einar) e quelli che fanno i conti con la polvere del tempo Ex-Otago), l’accettazione di se stessi (Arisa, Loredana Berte’). Ma all’Ariston irrompono anche la violenza che si cela tra le mura domestiche che piu’ di tutte dovrebbero proteggerci (Irama) e il disagio adolescenziale, troppo spesso sottovalutato (Daniele Silvestri). E incombe come un macigno anche il tema, attuale da troppo tempo ormai, dei migranti (Motta, Zen Circus, Negrita). Un macigno, anche e soprattutto dopo le polemiche seguite alle parole pesanti del direttore artistico Claudio Baglioni, di 10 giorni fa, in cui attaccava senza mezzi termini le politiche inadeguate di questo governo e di quelli che lo hanno preceduto. “E’ giusto sottolineare come a Sanremo non ci sia solo il fattore ‘museale’ e che il festival e’ una mostra che rappresenta il nostro tempo – spiega Baglioni, dopo il tradizionale pre-ascolto per la stampa dei brani in gara -. Per questo nei testi si rincorrono criticita’, assenze dei padri, voci dissenzienti, grandi interrogativi di dov’e’ l’orizzonte. E anche nei brani piu’ svolazzanti – aggiunge – c’e’ sufficiente disagio. Nei testi, vincono piu’ i dubbi che le certezze”. Taglia corto sui migranti, dopo il polverone sollevato solo pochi giorni fa: “Il tema c’era anche l’anno scorso con Mirkoeilcane”.

Un festival dove il rap, completamente assente lo scorso anno, e’ tornato prepotentemente a farsi sentire. Anche da chi non te lo aspetti, come Daniele Silvestri (mentre chi, come Achille Lauro, ne e’ diventato bandiera, preferisce percorrere altre strade). “Evidentemente c’e’ un limite fisico della lingua italiana nell’esprimere certi concetti. Rap, o recitato, permettono spazi di manovra piu’ ampi”, e’ la spiegazione che da’ e si da’ Baglioni, che comunque, ancora una volta rivendica le sue scelte da direttore artistico: “Dopo la pace dei sensi, cercavo anche la pace dei consensi. Nel panorama vivace della musica italiana di oggi, a guidarci e’ stata la ricerca del senso di bellezza, bizzarria, vitalita’. E forse sincerita’. Le scelte non sono mai infallibili, ma ci sono da emettere verdetti. E tutti i 24 progetti che saranno in gara vanno rispettati”, dice, aggiungendo anche che a differenza dello scorso anno non dovrebbe cantare i suoi successi, mentre l’ironia rimarra’ un marchio di fabbrica. Baglioni ha anche rivelato i primi 12 duetti che animeranno la serata del venerdi’: Neri Marcore’ con Nek, Fabrizio Moro con Ultimo, Brunori Sas con Zen Circus, Ermal Meta con Simone Cristicchi (ricambiando il favore dell’anno scorso), Bungaro e l’etoile Eleonora Abbagnato con Francesco Renga, Manuel Agnelli con Daniele Silvestri, Rocco Hunt con i Boomdabash, Syria con Anna Tatangelo, Gue’ Pequeno con Mahmood, Beppe Fiorello con Paola Turci, Irene Grandi con Loredana Berte’, Paolo Jannacci con Enrico Nigiotti. Definito anche il quadro dei conduttori dei programmi collegati al festival: gli attori Simone Montedoro (il capitano Tommasi di Don Matteo) e Anna Ferzetti (moglie di Pierfrancesco Favino) saranno alla guida del Primafestival, mentre al Dopofestival gia’ confermati Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Melissa Greta Marchetto. Rimane fuori il comico Saverio Raimondo, che ha aperto una querelle con la Rai, a suo dire dopo la vicenda migranti. “La mia presenza a Sanremo, prevista e voluta da Rai1 gia’ da mesi, negli ultimi giorni e’ stata messa in discussione fino alla cancellazione delle ultime ore”. Viale Mazzini replica: “Al momento nessun tipo di accordo contrattuale o trattativa economica”.

Advertisement

In Evidenza

Amadeus e la sfida del Nove: ascolti flop, ora si spera nella Corrida

Pubblicato

del

Gli ultimi dati di ascolto sono chiari: 535.000 telespettatori e uno share del 2,7%. La nuova avventura di Amadeus sul Nove continua a essere accidentata, con numeri che non raggiungono neppure le previsioni più prudenti. Tuttavia, nonostante i risultati preoccupanti, in Warner Bros. Discovery negano categoricamente ogni ipotesi di cancellazione o spostamento del programma. Il sostegno ad Amadeus è totale, e le riflessioni attuali sono orientate verso miglioramenti del format piuttosto che cambiamenti drastici.

I motivi della crisi e le possibili soluzioni

Uno dei problemi principali risiede nella mancata risposta del pubblico abitudinario di Rai1, che sembra poco propenso a cambiare canale. Il pubblico del Nove è infatti molto diverso da quello nazionalpopolare di Rai1, a cui Amadeus era abituato. Inoltre, il conduttore si trova di fronte a un formato che non ha la stessa forza e familiarità per gli spettatori del canale. Sanremo fa storia a sé, ma i game show non fanno parte del DNA del Nove, e questa transizione non è stata facile.

Amadeus sa di dover apportare il suo valore aggiunto al programma, ma è consapevole che il successo in televisione richiede tempo e costanza. Il conduttore rimane fiducioso, consapevole che anche in passato ha vissuto momenti difficili da cui è riuscito a risollevarsi. Nel frattempo, continua a lavorare sul programma, pensando a come renderlo più adatto al pubblico di nicchia del Nove.

Le riflessioni sulla Corrida e il futuro

Nel frattempo, Amadeus deve pensare anche al prossimo progetto: la Corrida, che dovrebbe andare in onda in prima serata a fine ottobre. Anche qui, però, sorgono delle perplessità. Il format, seppur storico e apprezzato, sembra essere più adatto al pubblico di Rai1 che a quello del Nove. Il rischio di portare un programma “datato” su una rete che punta a un pubblico diverso potrebbe rivelarsi un suicidio televisivo.

Amadeus e la decisione di lasciare la Rai

La decisione di lasciare la Rai non è stata economica. Amadeus stesso ha dichiarato che le offerte contrattuali ricevute da Rai e Warner Bros. Discovery erano simili in termini di cifre e durata, ma qualcosa di affettivo si era rotto. Il conduttore aveva bisogno di una nuova sfida, ma ora deve fare i conti con un pubblico difficile da conquistare.

Conclusioni: un futuro ancora incerto

Sebbene i numeri attuali non siano incoraggianti, Amadeus non si arrende. La sua carriera ha dimostrato che può risollevarsi da momenti difficili e che la televisione è una maratona, non una corsa veloce. Con l’arrivo della Corrida, l’attenzione sarà su come il conduttore saprà reinventarsi e adattare i suoi progetti a un pubblico diverso.

Continua a leggere

In Evidenza

Moretti colpito da infarto nei giorni scorsi, sta bene

Pubblicato

del

Nanni Moretti (nella foto in evidenza di Imagoeconomica) è stato colpito da un infarto nei giorni scorsi: ricoverato e poi dimesso dopo i controlli, stasera è a Roma, al cinema Nuovo Sacher, per presenziare alla proiezione del film Vittoria, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, che ha co-prodotto. L’infarto e il ricovero hanno invece costretto il regista a dare forfait ieri a Napoli, dove doveva accompagnare il film. Al cinema Vittoria era stato mostrato un video in cui Moretti si scusava per l’assenza, raccomandando discrezione. Lorenzo Cioffi, tra i produttori del film, e i registi, avevano rassicurato il pubblico, annunciando che Moretti era stato dimesso.

Continua a leggere

In Evidenza

Premio Tenco 2024: Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i premiati

Pubblicato

del

Il Premio Tenco celebra i suoi 50 anni con un’edizione speciale che vede protagonisti alcuni dei più amati artisti napoletani. Tra i premiati spiccano Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari. Il prestigioso riconoscimento, nato per celebrare la Canzone d’Autore, quest’anno conferisce il Premio alla Carriera a Bennato, che ha recentemente entusiasmato il pubblico con uno straordinario concerto all’Arena Flegrea.

Edoardo Bennato e il Premio alla Carriera

Edoardo Bennato riceverà il Premio alla Carriera, assegnato a coloro che hanno dato un contributo significativo alla Canzone d’Autore mondiale. Insieme a lui, saranno premiati anche artisti come Samuele Bersani, Mimmo Locasciullie Teresa Parodi.

Riflettendo sulla figura di Luigi Tenco, Bennato ha dichiarato: “Lo osservavo anche se da adolescente e solo attraverso gli schermi televisivi. Luigi, sempre geniale quanto imbronciato, percepiva il disagio tra i trafficanti del baraccone della musica italiota. È sempre stato nel mio cuore, come Fabrizio De Andrè, con cui c’era stima e affetto reciproco.

Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i protagonisti

Anche il leggendario batterista Tullio De Piscopo sarà premiato con il riconoscimento “I Suoni della Canzone”, per il suo inconfondibile contributo alla musica italiana, mentre la talentuosa Simona Molinari riceverà il premio per il miglior album di interprete grazie al suo lavoro “Hasta Siempre Mercedes”, dedicato alla leggendaria Mercedes Sosa.

Una celebrazione della musica d’autore

Con questa edizione, il Premio Tenco conferma la sua centralità nel panorama musicale italiano, celebrando non solo il talento, ma anche il contributo artistico e culturale di figure iconiche della musica. Un tributo alla tradizione, ma anche un riconoscimento al futuro della Canzone d’Autore.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto