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F1:Verstappen imperatore del Giappone, Red Bull campione

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Max Verstappen torna alla vittoria dopo il passo falso di Singapore e la Red Bull è campione del mondo costruttori per la sesta volta nella sua storia e con sei gare in anticipo sulla fine della stagione 2023 di Formula 1. Nel Gran Premio del Giappone a Suzuka, il campione del mondo olandese, che scattava dalla pole position, domina dal semaforo verde fino alla bandiera a scacchi, senza lasciare spazio ai sui avversari e regalando al suo team l’ennesima gioia. Sorridono anche le McLaren che si prendono il resto del podio, con Lando Norris secondo davanti al compagno di box Oscar Piastri. Chiude quarta la Ferrari di Charles Leclerc, in una gara senza grandi sussulti per la Rossa che vede Carlos Sainz, a una settimana dal ritorno al successo per il Cavallino Rampante, accontentarsi della sesta piazza, dietro anche alla Mercedes di Lando Norris.

Disastroso il Gp dell’altra Red Bull di Sergio Perez che si ritira a metà corsa dopo una serie di errori, collisioni e relative penalità. Una gara, quella vista in una domenica mattina di fine settembre in Italia sullo storico circuito di Suzuka, che vive le prime emozioni già al via, con diversi contatti tra le monoposto. Verstappen dalla pole position va subito in testa resistendo alle McLaren di Piastri e Norris, mentre la Ferrari di Leclerc è quarta e quella di Sainz quinta, bravo ad approfittare della collisione tra la Mercedes di Hamilton e la Red Bull di Perez. Contatto anche tra la Williams di Albon e l’Alfa Romeo di Bottas. Tutte le vetture coinvolte nei contatti restano in pista anche se in parte danneggiate, ma entra la safety-car per permettere la pulizia del tracciato. Poi il Gp del Giappone riparte al quinto giro, con l’uscita della safety-car e al comando c’e’ sempre la Red Bull di Verstappen davanti alle due McLaren di Norris e Piastri.

Quarta la Ferrari di Leclerc seguito dal compagno di squadra Sainz. Da qui in poi comincia il solito monologo dell’olandese volante che con la sua ennesima vittoria porta nella bacheca della sua scuderia un nuovo trofeo nonostante la debacle del compagno Perez che fin dal via commette una serie di manovre sbagliate che lo costringeranno ad un mesto e anticipato stop. Per Verstappen, ora a quota 400 punti nel Mondiale piloti, all’orizzonte pure il terzo trionfo iridato consecutivo che potrebbe materializzarsi già nella gara sprint in Qatar tra due settimane. “Weekend incredibile – esclama dalla festa del podio l’olandese volante – Vincere qui è grandioso. La macchina ha funzionato bene su ogni mescola. La cosa più importante è aver vinto il titolo Costruttori. Sono molto fiero di chi lavora con noi in pista e anche in sede, in fabbrica. Stiamo vivendo un anno incredibile, sono molto orgoglioso di tutti quanti. Ho avuto un po’ di pattinamento in partenza, ma – ammette Verstappen – è stato l’unico momento difficile. Per il resto ho avuto una gara lineare e tranquilla”.

Per la Ferrari un passo indietro rispetto a Singapore con Leclerc giù dal podio in inferiorità prestazionale sul passo gara rispetto alle McLaren: “Era importante effettuare il sorpasso su Russell in quel momento della gara Lewis (Hamilton, ndr) andava forte e stava spingendo tanto, sapevo che avrebbero fatto il gioco di squadra e non potevo perdere tempo. Dovevo prendermi un rischio ed è stato un bel sorpasso – afferma il pilota monegasco – Il passo avanti della McLaren è preoccupante si e no: a Silverstone andavano forte su una pista simile a questa. Sappiamo che su questo genere di circuiti vanno molto forte, vediamo adesso in Qatar se si confermano, e in quel caso diventerebbe preoccupante, ma per ora non sono preoccupato”.

Per il team principal della Ferrari Frederic Vasseur la Ferrari a Suzuka non poteva far meglio di così:”Non si può essere pienamente soddisfatti quando si arriva quarti e sesti ma d’altro canto ci stiamo avvicinando alla Mercedes ed era difficile fare meglio quest’oggi. Abbiamo scelto la strategia corretta e tutto è andato piuttosto bene: il degrado è stato tenuto sotto controllo e ci sono stati dei punti positivi. L’obiettivo ora è recuperare la Mercedes nel campionato Costruttori – ha concluso Vasseur – e abbiamo guadagnato 4 punti”.

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Economia

Bankitalia, più rischi finanziari con dazi e crypto

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La guerra dei dazi, con l’impatto economico che minaccia la crescita mondiale e con i mercati attraversati da forte instabilità, fa salire i rischi per la stabilità finanziaria globale: il segnale più recente arriva dal crollo della fiducia dei consumatori americani ai minimi dal 2020. E c’è attenzione ai rischi legati all’intenzione dell’amministrazione Trump di utilizzare le ‘stablecoin’ per promuovere il dollaro. E’ lo scenario tratteggiato dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia: un termometro che misura ogni sei mesi i rischi sistemici e che, rispetto allo scorso novembre, inevitabilmente ruota attorno alle misure ad alto impatto di Trump e al “notevole aumento dell’incertezza e di tensioni sui mercati finanziari” che ne sono seguiti: previsioni di crescita ulteriormente ridimensionate” dopo i maxi-dazi annunciati il 2 aprile, con una probabilità di recessione negli Usa quest’anno “significativamente aumentata”.

Proprio oggi la fiducia dei consumatori Usa è crollata a 86 punti, mai così bassa dal 2020, mentre il sentiment economico nell’area euro è tornato a scendere. L’Italia, come i partner europei, non è al riparo. “L’alto debito pubblico e la scarsa crescita dell’economia italiana rimangono fattori di vulnerabilità”, si legge nel documento di 49 pagine. I dazi potrebbero far peggiorare la qualità dei prestiti bancari, con le banche italiane più esposte della media europea allo scenario di un calo degli utili delle imprese esportatrici superiore all’1% a causa dei dazi Usa. Nel complesso “i rischi per il sistema finanziario italiano restano comunque moderati”. Le banche sono ben capitalizzate, e vengono in aiuto una bassa disoccupazione; uno spread dei Btp sull’ottovolante con i treasuries Usa, ma più basso che nello scorso autunno; una posizione netta creditrice sull’estero che ha indotto S&P a migliorare il rating, a beneficio dell’interesse estero sui titoli italiani.

Il ‘faro’ di Bankitalia guarda anche a rischi specifici come l’alto numero (119) di incidenti operativi o cibernetici che hanno colpito gli intermediari nel 2024, e gli 85 miliardi di euro di ‘certificates’, strumenti finanziari complessi, nei portafogli italiani di cui quasi due terzi retail: il valore più alto fra i Paesi europei, da tempo all’attenzione di Via Nazionale e Consob. Bankitalia – come la Bce – monitora poi con attenzione i piani sul fronte della finanza digitale dell’amministrazione Trump, da cui arrivano segnali di forte sostegno alle attività crypto e avversione all’euro digitale. Per ora i dazi non hanno fatto altro che indebolire il dollaro, creando addirittura un’opportunità per l’euro sottolineata dal membro del board della Bce Piero Cipollone, a patto di realizzare l’Unione dei risparmi e investimenti e un titolo comune europeo.

Ma ci sono due osservati speciali, il ‘Genius Act’ e lo ‘Stable Act’, due proposte di legge americane tese a promuovere le stablecoin, attività che a fronte di un ‘token’ hanno riserve in valuta, specie dollari. Alcuni economisti ipotizzano che serviranno a irrobustire il ruolo internazionale del dollaro. I rischi, per Bankitalia, arriverebbero se nelle due proposte ci fosse una rottura con i principi globali concordati nel Financial Stability Board e con la normativa più stringente del regolamento europeo Micar. Se dal 10% del mercato crypto attuale le stablecoin arrivassero ad assumere una dimensione sistemica – avverte Bankitalia – potrebbe esserci una “eccezionale domanda di titoli pubblici degli Stati Uniti”, ma in caso di dissesto dell’emittente il rischio è una corsa a liquidare che “provocherebbe tensioni sui mercati dei titoli pubblici americani e ripercussioni su altri comparti del sistema finanziario globale”. Non solo: se nell’area dell’euro si affermassero come sistema di pagamento stablecoin in euro offerti da intermediari Usa, secondo il Rapporto si rischiano “implicazioni anche per il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento e per la stessa sovranità monetaria”.

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Mika torna in Italia: concerti, cinema e un amore infinito per l’arte

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Artista eclettico e cittadino del mondo, Mika (foto Imagoeconomica in evidenza) si prepara a tornare in Italia per quattro concerti estivi (Umbria Jazz, No Borders, Este Music Festival e Anfiteatro del Vittoriale). Ma prima, il cantante sarà protagonista su Rai1: condurrà la serata di premiazione dei David di Donatello mercoledì 7 maggio. In una lunga intervista al Corriere della Sera, Mika racconta il suo amore per l’Italia e per il cinema.

«Sono un grande fan del cinema che sa essere leggero, poetico, politico», racconta, ricordando come non servisse conoscere la lingua italiana per capire i grandi maestri del nostro cinema: «È un dialogo universale». La sua conduzione ai David sarà pensata per celebrare tutto il mondo del cinema, non solo le star ma anche gli artigiani che rendono possibile la magia del grande schermo.

Accanto a lui sul palco ci sarà Elena Sofia Ricci, che definisce «una donna forte, intellettuale, emozionale, favolosamente diva». Mika, con la sua naturalezza, respinge l’etichetta di «divo» per sé stesso: «Nella vita sono normale, ma sul palco mi trasformo: è un rito spirituale».

L’arte come salvezza e la doppia vita degli artisti

Mika si racconta senza filtri, ammettendo quanto la cultura della fama sia tossica e di quanto sia importante per lui rifugiarsi nella parte artigianale e creativa del suo lavoro: «L’artigianato mi salva dagli aspetti superficiali, è una cura». La differenza tra il sé pubblico e il sé privato è marcata: sul palco energia pura, a casa, davanti a un pianoforte, la paura del foglio bianco.

Ripercorrendo la sua infanzia, Mika spiega di aver avuto «l’infanzia più bella del mondo» nonostante le difficoltà scolastiche: «La musica mi ha salvato la vita». E racconta come ogni sua identità culturale abbia lasciato un segno profondo: dalla praticità americana, alla disciplina inglese, al gioco delle parole francese, fino all’anima colorata e malinconica libanese.

Da X Factor ai David: un percorso sorprendente

Indimenticabile il suo primo impatto con X Factor Italia: «Non capivo nulla di quello che dicevano Simona Ventura, Morgan ed Elio… mi chiesi perché avessi accettato», confessa sorridendo. Ma proprio da quel momento è iniziato un rapporto d’amore con il nostro Paese che dura ancora oggi.

E ora, ai David di Donatello, Mika porterà poesia, eleganza e un tributo profondo al cinema italiano, nel rispetto della sua grande tradizione e della sua capacità unica di emozionare il mondo.

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Economia

Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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