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F1: febbre Ferrari, Imola attende le Rosse ritrovate

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La Ferrari non solo nuovamente competitiva, ma addirittura in testa alle classifiche piloti e costruttori, il pubblico finalmente sugli spalti dopo le restrizioni del Covid. Gli ingredienti per tornare a vivere un fine settimana di passione rossa ci sono tutti e Imola, dove la F1 si ritrova dopo Pasqua, dal 22 al 24 aprile, nella prima tappa europea della stagione, si prepara a una festa di sport e motori e al tutto esaurito. Sono 100mila le persone attese nel corso del week-end tra tribune e prato dopo che la capienza e’ di nuovo al 100%. Il circuito in riva al Santerno aveva visto il ritorno del Mondiale quasi per caso due anni fa, quando la pandemia aveva obbligato a rivedere il calendario internazionale e gli organizzatori a dar vita a uno spettacolo con un pubblico forzatamente ridotto. Grazie a un accordo annunciato a marzo di quest’anno da Aci e Liberty Media, gli americani detentori dei diritti del circus, Imola si e’ nel frattempo assicurata il Gp per cinque anni, raddoppiando l’appuntamento italiano. E se Monza e’ sede del tradizionale Gp d’Italia, Imola, a soli 85 km da Maranello e nel cuore della Motor Valley, all’estero conosciuta quasi unicamente per la pista intitolata a Enzo e Dino Ferrari, non e’ mai stata una gara di serie B. Qui la Ferrari ha vinto l’ultima volta nel 2006, con Michael Schumacher, ed era stata anche l’ultima edizione di quello che all’epoca si chiamava Gran Premio di San Marino, mentre ora e’ “Rolex Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna”. L’attesa e’ soprattutto per Charles Leclerc, il giovane monegasco ieri vittorioso in Australia e che davanti ai tifosi italiani, a Monza, ha gia’ assaporato il successo nel 2019. A Imola il ferrarista e’ arrivato quinto nel 2020, quando vinse Lewis Hamilton e quarto nel 2021 a 25 secondi dal vincitore Max Verstappen e davanti all’altro pilota della Rossa, Carlos Sainz Jr. Adesso Hamilton e Verstappen inseguono e Leclerc arriva alla prova italiana nella migliore forma possibile per godersi l’abbraccio dei tifosi. “Pronti per tornare a vivere grandi emozioni nel nostro Autodromo”, ha scritto il sindaco di Imola Marco Panieri, diffondendo il manifesto ufficiale del Gp. Allo stato sono 94mila i biglietti venduti, ma ci sono ancora tagliandi disponibili per raggiungere l’obiettivo di 100mila.

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Inter, dal sogno del triplete all’incubo zero tituli è un attimo

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La terza sconfitta consecutiva nel giro di una settimana ha capovolto le aspettative e il clima in casa Inter. E, nonostante i cori di supporto della Curva al termine della gara persa con la Roma, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi riconosce i problemi. “Nel primo tempo non abbiamo fatto una partita d’insieme come siamo abituati. Eravamo un po’ lunghi e abbiamo pagato – le sue parole in conferenza stampa -. I ragazzi hanno messo sul campo tutto quello che avevano. I tifosi anche lo hanno capito e apprezzato, è stato molto bello l’applauso finale. Non ci fa dimenticare questa brutta sconfitta, ora dobbiamo pensare alla prossima partita”.

E Inzaghi non entra nel discorso arbitrale: “In questo momento non dobbiamo pensare alle rimesse, ai rigori, alle punizioni. Dobbiamo stare con la testa sul campo”. Anche perché la prossima partita non sarà una gara qualunque, ma l’andata della semifinale di Champions League in casa del Barcellona. “Adesso serve tutto: riposo, freschezza, recuperare giocatori. Non lo so se ci sarà Thuram. In questo momento non sarebbe opportuno parlare di quello che potrebbe essere – ha proseguito il tecnico -. Dobbiamo andare avanti. Dovremmo essere bravi a fare una partita d’insieme e ce la giocheremo con tanto rispetto ma con nessuna paura”. Stesso messaggio che ha voluto far passare anche Carlos Augusto.

“Ci è mancata un po’ di lucidità per approfittare delle occasioni che abbiamo creato. Ci sono tante partite ravvicinate, però non mi piace avere alibi – ha aggiunto in conferenza stampa -. È una sconfitta che brucia, ma mercoledì abbiamo un’altra partita. Dobbiamo vedere cosa abbiamo sbagliato oggi, avere più lucidità e essere pronti per mercoledì”. Allontanando anche il timore degli zero titoli. “Non c’è paura, essere ad aprile e lottare per delle cose importanti è la cosa più bella, non puoi avere paura di perdere. Abbiamo la possibilità di vincere cose straordinarie”, ha concluso l’esterno brasiliano. Grande soddisfazione invece in casa Roma, con i giallorossi arrivati a 18 partite di fila senza perdere. “È una partita che volevamo vincere per i nostri tifosi che non sono potuti venire – ha spiegato il tecnico giallorosso Claudio Ranieri in conferenza stampa -. Abbiamo avuto 2-3 occasioni per chiudere la partita ma non ci siamo riusciti. È finita 1 a 0 e va bene così, sono sempre tre punti”.

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Real Madrid furioso, Ancelotti via ‘questione di ore’

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“Questione di ore”. Il titolo di ‘Marca’, giornale sportivo spagnolo spesso molto ben informato sulle questioni riguardanti il Real Madrid, lascia intendere che il club pluricampione d’Europa potrebbe risolvere a breve il contratto che lo lega fino a giugno del prossimo anno a Carlo Ancelotti. Tutto dipenderà da una riunione che il presidente Florentino Perez avrà con il tecnico al quale non è bastato aver conquistato tutto alla guida delle ‘merengues’: al Real l’imperativo è vincere sempre, ogni anno, e per questo Florentino non ha mandato giù l’eliminazione dalla Champions League ad opera dell’Arsenal e la sconfitta nella finale di Coppa del Re contro il Barcellona.

La sua espressione corrucciata in tribuna, al momento delle premiazioni, era più eloquente di mille parole e per questo il destino di Ancelotti sembra segnato: via subito, questa sarebbe l’intenzione del presidente, senza neppure attendere la fine del campionato, nonostante il Real sia a -4 dal Barça capolista e ci sia ancora da giocare, domenica 11 maggio, il confronto diretto sul campo dei ‘blaugrana’. Le prossime ore saranno decisive, prima il Real deve individuare un traghettatore, che potrebbe essere uno tra Raul e Guti, autentiche bandiere ‘madridiste’, per poi prendere Xabi Alonso, pronto a lasciare il Bayer Leverkseun, già a giugno in vista del Mondiale per club in America.

In posizione di vigile attesa rimane la federcalcio brasiliana (Cbf), convinta come non mai di affidare ad Ancelotti il ruolo di ct della Seleçao, anche in questo caso magari già a giugno quando ci saranno da giocare due partite delle qualificazioni mondiali. In passato Ancelotti ha parlato, per sondare il terreno sulla questione panchina del Brasile, con il suo ex compagno di squadra Paulo Roberto Falcao e con il suo ex giocatore Kakà e, seppur tentato, sarebbe ancora incerto sul da farsi. E non è da escludere, anzi, che due sue ex squadre, Milan e Roma, non pensino a lui come allenatore per la prossima stagione, visto che sia a Milanello che a Trigoria lo accoglierebbero a braccia aperte.

Ma tutto dipenderà da cosa deciderà il Real Madrid, leggi Florentino Perez, furioso anche con la classe arbitrale e intento anche a capire cosa possa succedere con Rudiger, che dopo le scenate nel post finale di Coppa del Re rischia ora fino a 12 giornate di squalifica. Nel frattempo un altro presidente, Ednaldo Rodrigues della Cbf, cerca di stringere i tempi, ‘innamorato’ com’è di Ancelotti: altro che Jorge Jesùs, lui vuole, e non ne ha mai fatto mistero, l’italiano con il quale è convinto di poter vincere i Mondiali del prossimo anno.

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Liverpool campione d’Inghilterra, è il 20/o titolo

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Il Liverpool è campione d’Inghilterra per la stagione 2024-’25. Ha avuto la certezza del titolo, il 20/o della sua storia, grazie al successo di oggi per 5-1 sul Tottenham, con reti di Luis Diaz, MacAllister, Gakpo e Salah e autogol di Udogie per i Reds. A 4 giornate dalla fine della Premier League il vantaggio degli uomini di Arne Slot sull’Arsenal secondo in classifica è di 15 punti e sono quindi matematicamente campioni.

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