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Europei: Kuipers promosso, c’è anche bilancio per arbitri

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Un Europeo “non difficile” per la classe arbitrale, che comunque e’ uscita abbastanza a testa alta dal lungo impegno del torneo, pur con gli inevitabili alti e bassi. Tra i promossi, secondo l’opinione dell’ex arbitro internazionale e ora commentatore tv per la Rai, Tiziano Pieri, c’e’ indubbiamente il direttore di gara della finale, l’olandese Bjorn Kuipers, e non certo per il risultato favorevole all’Italia. “Non aveva fatto benissimo negli ultimi due anni e data l’eta’ rischiava di soffrire certe partite troppo dinamiche, meno adatte alla sua attuale reattivita’ fisica – spiega Pieri -, ma invece ha fatto molto bene, e non solo nella finale. Indubbiamente e’ stato il migliore dell’Europeo, insieme con l’argentino Fernando Rapallini, arbitro ospite, che si e’ fatto valere”. ‘Dietro alla lavagna’, a giudizio di Pieri, vanno messi invece lo spagnolo Antonio Miguel Lahoz e il francese Clement Turpin, due arbitri “che avendo grande esperienza hanno invece deluso”. Ha un po’ sorpreso l’ex arbitro la scelta del designatore Uefa, Roberto Rosetti, di designare per un ottavo, un quarto e una semifinale il tedesco Felix Brych, che “non lo meritava. E’ un buon ‘comandante’ che ha portato la nave in porto di mestiere, ma nulla di piu'”. Invece, Kuipers ha figurato ottimamente nella finale, “che per lui si e’ rivelata la partita ideale, non avendolo messo sotto pressione a livello fisico, visto che una squadra, l’Italia, ha avuto il 70% di possesso palla”. “Nel forse unico episodio ‘complicato’, la caduta di Sterling in area tra Chiellini e Bonucci – ricorda Pieri -, la scelta di Kuipers, ottimamente posizionato, far proseguire e’ stata confermata da tutte le riprese tv. Quanto alla trattenuta di Chiellini su Saka, il giallo estratto era l’unica sanzione corretta da decidere”. “L’Europeo comunque in genere e’ un torneo ‘facile’ per gli arbitri, basti pensare che nella prima fase si sono avute in media solo due ammonizioni a partita e pochissime polemiche – sottolinea Pieri -, con gare poco spezzettate. Gia’ il fatto del ‘rumore’ che ha fatto il rigore regalato a Sterling in semifinale e’ indicativo. Di certo, da questa competizione ha confermato che in ambito Uefa si usa la Var per come e’ stata concepita: mondare chiari ed evidente errori, mettendo l’accento sulla oggettivita’ e non sulla soggettivita’”. “In questo – auspica Pieri . spero che il nuovo designatore del campionato, Gianluca Rocchi, segue questo approccio, con una Var meno invadente, piu’ in linea con l’esigenza di evitare un grande ed evidente errore che non intervenire su una valutazione”.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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Tifosi contro Cuadrado: anti-Juve a festa Inter,via da J-Museum

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“Juan Cuadrado, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’inter, ha preso parte al coro ‘Chi non salta bianconero è’ saltando e di conseguenza ha messo una pietra tombale sulla sua avventura alla Juventus”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Tommaso Simonato per chiedere che il giocatore sia rimosso del J Museum. In meno di 24 ore dal lancio, l’appello ha già raccolto quasi 1000 firme. “Il gesto è molto grave perché significa non aver rispetto della squadra che ti ha fatto diventare grande. Neanche Antonio Conte, che da molti di noi è considerato un traditore, si è mai permesso di partecipare ad un coro o qualsiasi altra cosa contro la Juventus”, spiegano i tifosi. “Io ritengo, e penso di parlare per la stragrande maggioranza del popolo juventino, che qualsiasi riferimento a Juan Cuadrado presente nel J Museum debba essere rimosso perché non degno di rappresentare la nostra grande e nobile storia”, conclude il promotore.

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