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Erotismo e pornografia su X, l’ultima sfida di Musk

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L’ultima sfida di Elon Musk: X, il sito di microblogging acquistato nel 2022 dal tycoon piu’ ricco del pianeta, e’ diventato ufficialmente a luci rosse grazie ai contenuti erotici e pornografici da ieri ammessi sulla piattaforma. X diventa XXX: “Crediamo nell’autonomia degli adulti di interagire e diffondere contenuti che riflettono i loro desideri e le loro esperienze anche in materia di sesso. Pensiamo che possono creare, diffondere e visionare contenuti a carattere sessuale prodotti e distribuiti in modo consensuale”, ha indicato il sito in un aggiornamento delle regole di condotta intitolato Contenuti Adulti, essendo “adulto” l’eufemismo dell’inglese per il “vietato ai minori”. Ed e’ infatti questo uno dei codicilli della nuova svolta che mira a “impedire che questi contenuti siano visibili da bambini o anche da utenti adulti che non desiderano esservi esposti”.

A questo scopo X proibisce anche di condividere Contenuti Adulti in punti molto visibili del sito come i banner o le foto del proprio profilo. Il social finora non aveva mai formalmente vietato video e foto erotiche o pornografiche, ma non li aveva nemmeno ufficialmente autorizzati. Nel 2019, prima che Musk entrasse in gioco, aveva sfiorato la questione annunciando il divieto di immagini che includono “una condotta sessuale violenta”. Ora sono invece esplicitamente consentiti scatti o video “che mettono in scena adulti nudi o atti sessuali di natura pornografica o che possono suscitare eccitazione sessuale”.

E dunque, piu’ nel dettaglio, “rappresentazioni di nudita’ integrali o parziali, tra cui immagini ravvicinate di genitali, fondoschiena o seni” e “atti sessuali espliciti, impliciti o simulati”. Questi punti del regolamento si applicano anche a contenuti generati dall’intelligenza artificiale, all’animazione e all’hentai, un genere di anime a base di fantasie sessuali estreme molto popolare in Giappone.

“E’ una iniziativa in linea con la strategia di marketing dell’era post-Musk”, ha commentato Brooke Erin Duffy, esperta di comunicazione di Cornell: “X e’ spudoratamente provocatorio e cerca di distinguersi dai concorrenti che cercano di mantenere ‘pulito’ il proprio brand”. Con l’ultima mossa, X si e’ messo infatti in controtendenza rispetto ad altri social come Facebook, Instagram e Snapchat che impongono severe restrizioni ai contenuti erotici o pornografici.

Ma e’ uno degli obiettivi di Musk da quando ha preso il controllo della piattaforma: fare del colosso di San Francisco uno spazio di libera espressione, anche a costo di ridurre la moderazione dei contenuti sul fronte del costume come della politica: questo ha portato ad accuse da organizzazioni come il Center for Countering Digital Hate che hanno accusato la piattaforma di permettere la diffusione online di messaggi o immagini a base di odio.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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