Collegati con noi

Sport

Empoli battuto 3-0, il Napoli torna a -3 dall’Inter: Lukaku fa gol e due assist, doppietta di McTominay

Pubblicato

del

Il Napoli è vivo e vegeto e risponde all’Inter nella maniera migliore, battendo nettamente l’Empoli e mantenendo invariato il distacco di tre punti dalla capolista. Con un Lukaku trascinatore che segna un gol e serve due assist decisivi a McTominay (in occasione di un terzo passaggio risolutivo del belga, lo scozzese colpisce un palo) la squadra di Conte detta legge e soprattutto, diversamente da quanto era accaduto in recenti uscite, accelera nel secondo tempo con una condotta di gara convincente che costringe l’Empoli alla resa. Nelle scelte i due allenatori sono condizionati dalle numerose assenze forzate su entrambi i fronti.

Nel Napoli mancano tre titolari, tra squalificati e infortunati, mentre i toscani sono privi addirittura di nove uomini. L’Empoli esercita costantemente una fortissima pressione sulla partenza dl basso dell’azione del Napoli e gli azzurri fanno molto fatica a impostare il proprio gioco offensivo che riescono a dispiegare solo quando riescono a superare la linea di centrocampo. L’atteggiamento spregiudicato e a tratti perfino sfrontato della squadra di D’Aversa costringe la difesa del Napoli, indebolita dalle contemporanee assenze di Di Lorenzo e Buongiorno, a rimanere guardinga soprattutto sui rilanci di Vasquez che innescano costantemente gli attacchi in profondità di Esposito e Cacace, sostenuti dalle sponde di Gyasi.

Il Napoli sblocca la partita al 18′ del primo tempo. Lukaku sulla linea del centrocampo serve McTominay che si spinge con una percussione centrale fino al limite dell’area di rigore e fa partire un tiro rasoterra che manda il pallone in fondo alla rete. L’Empoli nonostante lo svantaggio non modifica la sua condotta tattica, ma i toscani nonostante l’atteggiamento propositivo, non riescono a dare una svolta alla gara. Nella ripresa le giocate offensive del Napoli si fanno più veloci e intense.

I duetti tra Lukaku e McTominay si susseguono mentre Neres che nella prima frazione di gioco era stato del tutto assente dalla manovra, comincia a dare un notevole contributo alla squadra. Il raddoppio arriva al 10′ con Lukaku che riceve in area di rigore il pallone da Olivera e lo spedisce in rete con una conclusione di sinistro. Dopo sei minuti lo stesso Lukaku piazza il pallone a centro area dove McTominay colpisce di testa e mette il sigillo sulla terza marcatura della squadra.

Il Napoli a questo punto è del tutto padrone del gioco e potrebbe ulteriormente arrotondare il punteggio, con McTominay che colpisce uh palo su assist di Lukaku, e con lo stesso belga con una conclusione rasoterra che sfiora il palo. Alla squadra di Conte, però, basta aver ristabilito le distanze con l’Inter per lasciare inalterate le speranze di aggancio in vetta alla classifica nelle rimanenti giornate di campionato.

Advertisement

Sport

Sci, muore la giovane promessa francese Margot Simond: aveva 18 anni

Pubblicato

del

Tragedia in Val d’Isère durante un allenamento. La procura di Albertville apre un’indagine Una nuova tragedia ha sconvolto il mondo dello sci internazionale: Margot Simond, 18 anni, giovane talento della nazionale francese, è morta ieri in allenamento sulla pista di Val d’Isère, in Savoia. La ragazza, campionessa francese Under 18 di slalom, è caduta rovinosamente durante un esercizio ad alta velocità. I soccorsi sono stati immediati, ma ogni tentativo di rianimarla è stato inutile.

L’incidente durante la preparazione al trofeo Red Bull

Margot si stava preparando per il trofeo “Red Bull Alpine Park”, organizzato con la collaborazione del campione di slalom Clément Noël. La sciatrice, associata allo Ski Club di Les Saisies e originaria di Aillons Margeriaz, era una delle atlete più promettenti del panorama francese. Nel marzo scorso aveva vinto il titolo nazionale giovanile nello slalom a Les Menuires, e in stagione aveva già debuttato in Coppa Europa e preso parte ai Mondiali Juniores a Tarvisio, classificandosi al ventesimo posto.

Secondo quanto riportato da L’Équipe, la caduta è avvenuta poco dopo un tratto di zig-zag tra le porte, attorno alle ore 13. Il medico di pista è intervenuto immediatamente, ma ha confermato: «Non è stato possibile rianimarla».

Indaga la procura di Albertville

La dinamica dell’incidente è ora al vaglio della procura di Albertville, che ha aperto un’indagine per accertare le cause della morte. La comunità sportiva francese è sotto choc. «I nostri pensieri sono con la Francia e con tutta la comunità dello sci sconvolta per la perdita di Margot», ha scritto in un messaggio la Federazione francese di sci.

Una stagione nera per lo sci internazionale

La morte di Margot arriva pochi mesi dopo quella di Matilde Lorenzi, 20enne azzurra caduta durante un allenamento in Val Senales lo scorso ottobre. E tra questi due tragici eventi, lo sci piange anche Marco Degli Uomini, promessa 18enne del SuperG italiano, morto lo scorso 10 marzo sullo Zoncolan dopo un salto di 40 metri.

Tre lutti in meno di sei mesi che riaccendono i riflettori sulla sicurezza degli allenamenti e delle piste. Intanto, il mondo dello sport piange un’altra giovane vita spezzata troppo presto.

Continua a leggere

Sport

Lecce, il fisioterapista Graziano Fiorita muore in ritiro prima del match con Atalanta: gara rinviata

Pubblicato

del

Un risveglio drammatico per tutto il mondo giallorosso. L’US Lecce piange la scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita, storico massofisioterapista della squadra, scomparso a soli 47 anni. A comunicarlo è stata la stessa società salentina con una nota ufficiale intrisa di dolore: «L’Us Lecce, profondamente sconvolta, comunica che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita».

La tragedia si è consumata nella camera d’albergo di Coccaglio, in provincia di Brescia, sede del ritiro scelto dal Lecce per preparare la sfida di campionato contro l’Atalanta, poi rinviata a domenica alle 20.45. Non vedendolo arrivare al consueto appuntamento mattutino, i membri dello staff hanno cercato Fiorita, trovandolo senza vita nella sua stanza.

Professionista stimato e figura storica del club, Graziano era legato al Lecce da oltre vent’anni, seguendo le orme del padre Fernando, anch’egli fisioterapista e scomparso due anni fa. Lascia la moglie Azzurra e i figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, oltre alla madre Francesca e a una comunità intera che oggi si stringe attorno alla sua famiglia.

«In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità – prosegue la nota del Lecce – il club può solo stringersi intorno alla sua famiglia».

Anche l’Atalanta ha voluto esprimere il proprio cordoglio con una nota ufficiale. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, tecnico partenopeo e leccese di nascita, hanno inviato messaggi di vicinanza e solidarietà alla famiglia Fiorita e al club.

Graziano Fiorita resterà per sempre nel cuore di chi ha condiviso con lui la passione per il calcio, il lavoro dietro le quinte, la dedizione silenziosa e costante a una maglia che amava come una seconda pelle.

Continua a leggere

Sport

Coppa Italia: Il Bologna torna in finale dopo 51 anni

Pubblicato

del

A 51 anni di distanza dall’ultima volta, il Bologna torna in finale di Coppa Italia: Fabbian e Dallinga aprono e chiudono la sfida che vede i rossoblù piegare l’Empoli anche al ritorno, dopo il 3-0 del Castellani, confermando il Dall’Ara un fortino inespugnabile: Kovalenko non basta ai toscani. Vincenzo Italiano e i suoi ragazzi scrivono una pagina di storia del club rossoblù, pagina che il tecnico già conosce essendo alla seconda finale negli ultimi 4 anni, dopo quella disputata e persa con la Fiorentina. Dopo le finali perse di Coppa Italia e Conference (2) con la viola, il tecnico avrà la possibilità di regalare e regalarsi un epilogo diverso e voltare pagina il 14 maggio a Roma, contro il Milan, in un match che metterà in palio un posto in Europa League. Nell’attesa, il Bologna corre anche e nuovamente per la Champions.

Italiano, però preferisce non badarci e non si fida neppure dei tre gol di vantaggio e dello 0-3 con cui i rossoblù avevano espugnato Empoli nella semifinale di andata. Il tecnico opta per un turn over ragionato, ma conferna la spina dorsale della sua squadra con Beukema e Lucumi al centro della difesa, Freuler in mediana e Dallinga di punta, con Orsolini, Cambiaghi e Fabbian a sostegno. E’ Bologna vero contro un Empoli rimaneggiato, con un D’Avesa che offre spazio a giocatori reduci da infortunio e in cerca di condizione, risparmiando titolari per il campionato e la Fiorentina. E allora i rossoblù possono mettere in chiaro le cose fin dal principio: passano al 7′, con Moro che offre a Fabbian il cross dell’1-0. Terza rete dell’ex Inter all’Empoli e quarta stagionale, che arriva dopo un inizio arrembante che vede Dallinga sprecare sotto porta e pure Lykogiannis chiamare Seghetti all’intervento, ma pure Marianucci recuperare in extremis su Dallinga.

Dopo un quarto d’ora di spinta e il vantaggio, il Bologna amministra i ritmi e l’Empoli trova campo e capacità di reagire con l’esuberanza di Sambia e Solbakken. Il primo inventa, Konate rifinisce, Solbakken si presenta tre volte a tu per tu con Ravaglia: la prima spara fuori, la seconda debolmente, la terza chiama il portiere rossoblù alla grande parata che trova Kovalenko pronto al tap in vincente: è 1-1 al 32′. A inizio ripresa arrivano i cambi su ambo i fronti, con i tecnici che dimostrano di ragionare anche in chiave campionato. Il Bologna riprende campo e ritmo e sfiora il nuovo vantaggio Cambiaghi e Fabbian. Dominguez, Dallinga e Moro si divorano tre occasionissime per la vittoria tra il ventesimo e il 37′ e il successo è nell’aria. Lo firma Dallinga con un colpo di testa a tre minuti dal triplice fischio, su cross di Lykogiannis. Il Bologna si giocherà un trofeo 51 anni dopo l’ultima vittoria.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto