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Cronache

Eitan trasferito in reparto, continua a migliorare

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Dopo 8 giorni, il piccolo Eitan ha lasciato il terzo piano del reparto di rianimazione dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino ed e’ stato trasferito al reparto di degenza. Il bambino di cinque anni, unico sopravvissuto alla strage della funivia Stresa-Mottarone , prosegue nel suo percorso verso la guarigione. La prognosi riservata e’ stata sciolta nelle scorse ore ed e’ stato dichiarato fuori pericolo, ha sempre accanto la zia Aya. Nell’ospedale torinese il bambino era arrivato in elisoccorso domenica 23 maggio dopo che il crollo della funivia aveva ucciso 14 persone tra cui i suoi genitori, papa’ Amit e mamma Tal, il fratellino di due anni Tom e i bisnonni materni Barbara e Itshak. Insieme a lui era arrivato sempre quel pomeriggio anche un altro bambino della stessa eta’, Mattia Zorloni, che pero’ non ce l’ha fatta. Eitan era cosciente e impaurito aveva inzialmente allontanato i dottori. Poi visto le tante fratture era stato operato per stabilizzarlo. E’ rimasto in coma farmacologico per quattro giorni. Pian piano e’ stato risvegliato ed estubato, dopo che risonanza magnetica aveva escluso danni neurologici sia a livello cerebrale sia del tronco encefalico. “Dove sono mamma e papa’” e’ la domanda che ha fatto alla zia Aya, sorella del padre, che e’ stato il primo volto che ha visto quando ha riaperto gli occhi. La settimana dopo la tragedia ha ricominciato a mangiare. Netti miglioramenti, grazie al lavoro dell’equipe di rianimazione guidata dal dottor Giorgio Ivani, che hanno portato al trasferimento di reparto. Da quando si e’ risvegliato il bambino e’ seguito anche da un team di psicologi perche’ i traumi non sono solo fisici. Su quanto e’ stato raccontato dell’incidente al piccolo e dei suoi ricordi c’e’ il massimo riserbo e non trapela nulla dal Regina Margherita. Da Israele sono arrivati altri parenti tra cui l’altro fratello di Amit e di Aya. Anche perche’ ora si dovra’ parlare del futuro del bambino e capire se, quando sara’ guarito, restera’ ancora in Italia a Pavia dove si era trasferito il padre che studiava medicina nel nostro Paese, seguendo le orme della sorella, medico del carcere a Vigevano, oppure se il piccolo andra’ a vivere in Israele. Di questo si e’ gia’ parlato nei giorni scorsi, ma e’ ancora presto per sapere quale sara’ la decisione della famiglia.

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Cronache

Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Cronache

Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Cronache

Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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