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Di Maio parla del Governo e del Reddito di Cittadinanza: alcuni media danno più spazio ai furbetti del RDC che a 300 arresti di ‘ndrangheta

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“Spero abbiate passato una settimana di riposo. Io sono riuscito a staccare un pochino. Come vedete ho mandato a riposo anche il mio rasoio…”. Si presenta con la barba incolta davanti alla telecamera che lo inquadra per una sua lunga diretta su Facebook il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio. È un Di Maio determinato che tocca tutti i punti più importanti dell’agenda poltica del 2020: dalle questioni interne, al reddito di cittadinanza, al contratto di governo, le cose da fare e i tempi entro i quali fare le cose.  E mette i puntini sulle ‘ì’ di molte cose che legge sui giornali o vede in Tv che lui non gradisce per i motivi che espone.  “Noi dobbiamo credere in quello che stiamo facendo, il 2020 sara’ l’anno degli Stati generali, dobbiamo attrezzarci per diventare determinanti. Negli anni ’10 siamo stati protagonisti, nel 2020 dobbiamo essere determinanti e per esserlo dobbiamo essere piu’ strutturati. E per farlo dovremo essere compatti. A breve avremo anche i facilitatori regionali e poi a marzo, verosimilmente, ci saranno gli stati generali dove scriveremo la nuova carta di valori del M5S” dice Di Maio in diretta Fb. “Appena ricominciano i lavori dobbiamo sederci a un tavolo e rivedere il contratto di governo sui tempi in cui fare le cose da fare” afferma sempre il capo politico dei Cinque Stelle. Non poteva mancare un accenno ad Autostrade. “La retorica che si perdono i posti di lavoro” con la revoca delle concessioni ad Autostrade “è una sciocchezza. Si perdono i profitti dei Benetton ed è giusto, perchè non hanno fatto quanto dovuto per mantenere quel ponte” Morandi ha detto  Di Maio. “Io non sono tranquillo che ci siano quei signori che non hanno mantenuto il ponte Morandi che ora gestiscono 3 mila chilometri di rete autostradale, bisogna riprenderci quella gestione e poi i dipendenti verranno chiaramente impiegati”. Sulla questione furbetti del reddito di cittadinanza Di Maio ci va giù a carrarmato. “Ci sono i furbetti” sul reddito di cittadinanza? “Sì. Ma a volte alcuni giornali, che sembrano essere i nemici dei poveri hanno scritto “scovati i furbetti del reddito”, come se fosse una loro inchiesta. Invece sono le inchieste della nostra Gdf, del nostro ispettorato del lavoro. Mi dispiace che in passato non ci sia stata la stessa evidenza sui furbetti del Rei o di tanti altri strumenti del welfare. Fa riflettere che ci siano stati giornali che hanno dato più rilievo ai furbetti del reddito che ai trecento arresti per ‘ndrangheta grazie a Gratteri e ai nostri Carabinieri” dice il leader del M5S. Ma per una visione completa della diretta Fb, basta guardare il link che vi offriamo, tratto dalla pagina Fb del ministro degli Esteri e capo del M5S.

 

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Economia

Dichiarazione dei redditi al via, dal 30 la precompilata

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Parte la stagione della dichiarazione dei redditi. Da mercoledì pomeriggio la precompilata 2025 sarà disponibile in modalità consultazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I modelli già predisposti contengono i dati in possesso del fisco oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. Sono complessivamente circa 1,3 miliardi le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso. Dal 15 maggio sarà poi possibile modificare e inviare i modelli dichiarativi. I contribuenti potranno anche quest’anno optare per il 730 semplificato, che nel 2024 è stato scelto da oltre metà della platea. Con questa modalità la compilazione è facilitata e il il cittadino non deve più conoscere quadri, righi e codici ma viene guidato fino all’invio della dichiarazione.

Nella sezione “casa” si potranno quindi trovare i dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.), in quella “spese sostenute” gli oneri, e nella sezione “famiglia” le informazioni su coniuge e figli. Una volta accettato o modificato i dati, sarà il sistema ad inserire automaticamente i dati all’interno del modello. Per inviare la dichiarazione ci sarà tempo fino al 30 settembre 2025.

Per chi invece presenta il modello Redditi (il modello alternativo per lavoratori dipendenti e pensionati con la differenza che il debito non viene trattenuto in busta paga, ma va pagato tramite il modello F24) la scadenza è il 31 ottobre. Nelle dichiarazioni precompilate sono già precaricati i 1.298.784.152 dati ricevuti dal Fisco. Le spese sanitarie si confermano in testa alla classifica con oltre 1 miliardo di documenti fiscali trasmessi. Seguono i premi assicurativi (più di 98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e i bonifici per ristrutturazioni (10,5 milioni).

In forte aumento rispetto al 2024 i dati sulle ristrutturazioni condominiali (quasi 7,5 milioni, +32%), quelli sulle erogazioni liberali (2,8 milioni, +13%) e quelli relativi alle spese scolastiche (8,5 milioni), universitarie (4 milioni) e gli asili nido (oltre mezzo milione). Per rendere ancora più agevole l’adempimento dichiarativo quest’anno sono state riviste e migliorate alcune funzionalità: ad esempio, la scelta del sostituto d’imposta e il passaggio dalla compilazione con la modalità semplificata a quella con il metodo ordinario.

Inoltre sono stati introdotti due nuovi quadri (M e T) che consentono alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria. Novità anche per gli eredi: da quest’anno il servizio web per la gestione delle autorizzazioni in capo all’erede è stato reso fruibile anche a tutori, amministratori di sostegno e genitori abilitati.

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Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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