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De Laurentiis: Osimhen? tranquilli, rinnoverà

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Perdere con il Real Madrid rientra quasi nella normalità, soprattutto in partite di Champions, e dunque non può rappresentare motivo per aprire una crisi d’identità per nessuna squadra al mondo e non lo è neppure per il Napoli che ha giocato da pari a pari con gli spagnoli ed è uscito sconfitto anche per episodi casuali e per un po’ di sfortuna. Certo c’è disappunto, c’è dispiacere, c’è rincrescimento per un risultato positivo svanito nel finale di una gara nel corso della quale gli azzurri avevano dimostrato di meritare quanto meno il pareggio.

Ma ai fini del passaggio del turno c’è tutto il tempo per recuperare il terreno perduto. Rudi Garcia, dunque, non pensa allo svarione fatale di Di Lorenzo, in occasione del primo gol del Real, né tantomeno al colpo di fortuna per gli spagnoli rappresentato dal gol decisivo con la deviazione di spalla di Meret nella propria porta, ma guarda piuttosto alla sfida di domenica prossima in campionato con la Fiorentina, quando il Napoli proverà a confermare le buone prestazioni dell’ultimo periodo. La sua squadra anche con i blancos di Ancelotti ha dimostrato di attraversare un buon momento e ora occorre dare continuità ai progressi sia di tipo atletico che tattico che hanno costituito la base del rilancio anche in classifica.

Tuttavia c’è anche qualche grattacapo e in una ambiente frizzante qual è lo spogliatoio del Napoli che il tecnico è chiamato a gestire giorno per giorno, non c’è neppure da meravigliarsi. La grana di giornata arriva dalle dichiarazioni del manager di Mario Rui, Mario Giuffredi il quale ai microfoni di Radio Kiss Kiss ha attaccato il tecnico francese, imputandogli una “gestione irrispettosa e sciagurata” del suo assistito. “L’ha messo a tre minuti dalla fine col Real Madrid – ha spiegato Giuffredi – e non ha senso. Allora o Mario Rui non va bene per il suo tipo di gioco e doveva dirlo alla dirigenza, oppure non lo so”.

Per una grana che arriva ce n’è un’altra che Aurelio De Laurentiis tenta di dare per risolta, anche se non lo è. Dopo il match del ‘Maradona’ con il Real, il presidente è intervenuto ai microfoni di Chiringuito Tv per parlare del contratto di Osimhen e dell’umore del calciatore nigeriano, tentando di stemperare i toni della questione. “Non c’è problema – ha detto – non c’è mai un problema. Nel Napoli sono sempre tutti contenti. Il problema è semmai quando vanno via da Napoli che non riescono più a trovare la strada maestra”. “Osimhen – ha concluso De Laurentiis – è sempre forte, un giocatore che fa squadra da solo, non è in discussione”.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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