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De Laurentiis a fine ritiro: “Il Napoli ha dimostrato che si può giocare a porte quasi aperte e in sicurezza”

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Il confronto con il Teramo ha chiuso la fase pre-campionato del Napoli. Sono così terminati i dodici giorni di ritiro previsti a Castel di Sangro. Una esperienza che ha provato ed è riuscita ad andare oltre il Covid-19 (solo un caso accertato, per di più si tratta di  di rientro: una persona poi messa in isolamento) segnando il primo passo verso il rientro del pubblico in uno stadio.
Napoli ‘fa squadra’ con il Sud e reputa il sodalizio con l’Abruzzo vincente puntando su una prossima edizione, si spera, più ricca di iniziative, senza le restrizioni e le limitazioni contingenti. Tutto ciò è emerso nella conferenza stampa di chiusura del  Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, con il vice presidente Edoardo De Laurentiis, il Direttore Sportivo Cristiano Giuntoli, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il Sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso.
Molto vivace nelle sue dichiarazioni il patron della squadra napoletana che ieri aveva ricevuto come consuetudine – schierati tutti in campo allo stadio Teofilo Patini – la benedizione del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, come buon augurio per l’inizio della nuova stagione. Benedizione preceduta dalla visita nel ritiro azzurro del Ministro dell’ambiente Sergio Costa (per lui una maglia azzurra in dono), dello scienziato Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Filadelfia e grande tifoso.


Conferenza ricca di spunti, dicevamo, quella di Aurelio De Laurentiis che si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto: in un periodo reso già difficile dalla pandemia e con il mercato che tiene banco, si è stabilita comunque a Castel di Sangro un’intesa perfetta che ha consentito alla squadra di lavorare con serenità, concentrazione e sicurezza.
“Il Covid ha procurato una perdita economica per la società tra i 150 e 200 milioni di euro – ha dichiarato il Presidente azzurro – Usciamo tutti da un periodo difficile, ma qui in Abruzzo abbiamo trovato varie eccellenze. Ringrazio anche le forze dell’ordine per aver gestito il distanziamento, poi ringrazio il Presidente Marsilio perché la nazionale gioca a porte chiuse (al Franchi di Firenze contro la Bosnia Herzegovina) mentre noi qui per primi abbiamo giocato a porte semi-chiuse. Voi sapete come la penso, mi piacerebbe dire il Napoli non scende in campo, mentre gli altri non dicono niente e ce l’ho con l’Uefa, mi auguro che al rientro i nostri giocatori non siano positivi altrimenti saranno guai storici “.
“L’obiettivo è la sopravvivenza – ha continuato il patron – con un campionato falsato, poi quando il campionato tornerà serio ne riparleremo e faremo progetti e parleremo degli obiettivi. Non sappiamo neanche se sarà un campionato normale o con i playoff”.


De Laurentiis avrebbe voluto, e non ne ha fatto mistero, che queste partite con le Nazionali slittassero, come dal suo punto di vista doveva slittare il campionato per puntare sulla riapertura con i tifosi. Giocare tre partite a settimana, ha spiegato, può mettere a rischio la salute dei giocatori.
Restano le ambizioni. “Con 83 milioni di tifosi azzurri nel mondo – dice infine De Laurentiis – per almeno il 30% delle conferenze voglio un seguito in diretta internazionale. Sceglieremo anche orari per convivere con diversi fusi orari”.
Il mercato del Napoli intanto resta caldo: è manifesta la volontà di cedere Kalidou Koulibaly al Manchester City e sembra in bilico anche Nikola Maksimovic. Uno dei papabili in entrata è il difensore greco proveniente dall’Arsenal Sokratis Papastathopoulos. Rassicurazioni invece sono state date da Cristiano Giuntoli  sul futuro di Alex Meret, numero uno azzurro, patrimonio della società (50 milioni la sua quotazione). Anche per Hirving Lozano il futuro sembra ancora con il Napoli. Il periodo di ritiro è servito a mister Gattuso per sperimentare il modulo 4-2-3-1 certamente più congeniale al giovane attaccante messicano, in alternativa rispetto al classico 4-3-3.
Durante la conferenza stampa il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio,ha spiegato che reputa questa esperienza estremamente positiva (anche come investimento) : un esempio che si augura possa essere ‘contagioso’ affinché si possa vivere al più presto nello sport una vita normale e senza mascherine. Per lui Napoli in questo momento non è rappresentata solo dal calcio ma con soddisfazione anche dal nuoto. Il nuotatore partenopeo Massimiliano Rosolino ha infatti scelto la struttura delle Naiadi di Pescara come sede del suo “swim-camp”, a testimonianza della valenza degli impianti sportivi abruzzesi.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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