Con 96 voti a favore e nessun contrario è stata approvata ieri dal Folketing, il Parlamento unicamerale danese, la legge che penalizza il rapporto sessuale se non c’ è stato un consenso esplicito delle persone coinvolte. “Ora sarà chiaro che se entrambe le parti non sono d’accordo, si tratta di stupro”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Nick Haekkerup spiegando che il consenso si può esprimere a parole o “indirettamente”. Finora, lo stupro, per essere considerato tale in Danimarca, doveva essere accompagnato da prove di violenza fisica, minacce, coercizione o dall’impossibilità per la vittima di opporre resistenza. La mancata resistenza è da sempre una questione controversa, ma – secondo gli esperti – “la paralisi involontaria” o il “raggelamento” sono una risposta fisica e psicologica molto comune di fronte a un’ aggressione sessuale.
“È un grande giorno per le donne della Danimarca. Una legge antiquata e pericolosa sullo stupro viene gettata nella pattumiera della storia. La nuova legge aiuterà a porre fine alle diffuse stigmatizzazioni e all’impunità per questo reato”. Lo ha dichiarato Anna Blus, ricercatrice di Amnesty International sui diritti delle donne, dopo che il Parlamento danese ha approvato la legge che, dopo la firma della Regina, riconoscerà che il sesso senza consenso è stupro. “Poiché la cultura discende della legge, quello di oggi è un primo importante passo verso il cambiamento. Il prossimo sarà iniziare a edificare una cultura in cui ognuno accetti che il sesso si basa sul consenso e in cui chi opera nel settore giuridico abbia un’elevata consapevolezza di quanto siano dannosi gli stereotipi e i miti sul genere”, ha aggiunto Blus.
“Sebbene la legge non sia perfetta nello spiegare che la passività di reazione non può essere interpretata come consenso, siamo comunque di fronte a un profondo passo avanti per la Danimarca”, ha sottolineato Blus. “A questo giorno storico non si è arrivati per caso, ma grazie ad anni di campagne delle sopravvissute allo stupro le quali, raccontando le loro dolorose storie, hanno contribuito a far sì che altre donne non dovessero vivere il loro stesso incubo”, ha proseguito Blus. “È incredibile che la Danimarca sia solo il 12esimo Stato in Europa a riconoscere che il sesso senza consenso è stupro. Ma le prospettive per un cambiamento sono concrete in altri Stati”, ha concluso Blus. Secondo dati del ministero della Giustizia della Danimarca, ogni anno nel Paese circa 11.400 donne sono sottoposte a stupro o a tentato stupro. Una ricerca dell’Università della Danimarca del Sud stima che il numero reale possa essere oltre il doppio. Ciò nonostante, nel 2019 vi sono state soltanto 1017 denunce di stupro, che hanno dato luogo a neanche 80 condanne.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.
Incertezza fino all’ultimo sulla presenza
Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.
Un momento solenne di rilievo internazionale
La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.
Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.
“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.