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Cronache

Dalle truffe tv ai night, la figlia di Wanna Marchi tra affari e trash

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Con gli arresti domiciliari arriva una nuova tegola giudiziaria per Stefania Nobile, 60 anni, che da imbonitrice in tv è diventata imprenditrice nel settore della ristorazione e dei locali notturni. Sempre all’ombra della madre assai più nota, Wanna Marchi, questa volta non indagata ma bene informata di quello che accadeva nella Gintoneria dell’ex compagno della figlia. Due vite legate a doppio filo, nella popolarità e nei gusti un po’ trash, come nei problemi con la giustizia. Arrestate insieme nel 2001, Stefania Nobile è stata condannata nel 2009 in via definitiva ad oltre 9 anni di carcere per lo storico caso delle televendite, con migliaia di vittime. Associazione per delinquere e truffa i reati per cui ha finito di scontare la pena nel 2013, quando ha affiancato Davide Lacerenza, allora sì suo compagno, nel nuovo business. Sulla carta solo dipendente della Ginto Eventi, Stefania Nobile curava di fatto la gestione contabile e amministrativa della srl. Ed aveva anche la disponibilità di una carta di debito, intestata alla società, utilizzata per diversi viaggi lo scorso anno.

In Albania per investimenti, in Turchia e a Miami, in compagnia anche in questo caso della madre Wanna Marchi, che in un primo locale gestito da Lacerenza, il bar-ristorante ‘La Malmaison’ di Milano, era andata a lavorare nel 2011, da semilibera. Le due, stando agli atti dell’inchiesta, sarebbero andate in Albania anche per sole 24 ore, lo scorso aprile, niente meno che a bordo di una Lamborghini Urus. Lacerenza, 59 anni, da fruttivendolo a gestore di locali fino a diventare imprenditore della ristorazione, con l’ex compagna Stefania Nobile e la madre Wanna Marchi ha in comune anche la verve provocatoria, ben esercitata in qualità di ospite di note trasmissioni alla radio. La sua notorietà, in un certo ambiente, la deve soprattutto ai numerosi video in cui si mostra mentre apre costosissime bottiglie come “sciabolatore di champagne”. Oltre che ai suoi giri in città alla guida di una Ferrari, con al polso orologi di lusso da migliaia di euro. Una presenza assidua sui social, da influencer con centinaia di migliaia di follower, che aveva portato alla ribalta ormai da qualche anno anche la ‘Gintoneria di Davide’, il suo locale, un posto da frequentazioni vip e anche trash, in via Napo Torriani, vicino alla stazione Centrale. Due vetrine scure, con una tenda nera a proteggerle e, sopra, la scritta “Davide Lacerenza. Fine Wine and Champagne by Glass”, dove questa mattina all’alba si sono presentati i militari della guardia di finanza che lo hanno sequestrato per un giro di droga e prostituzione.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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