Collegati con noi

In Evidenza

Cresce la paura dei tumori,in calo chi li giudica evitabili

Pubblicato

del

Cresce la paura dei tumori tra gli italiani e al contempo diminuisce il numero di coloro che pensano, correttamente, che le neoplasie si possano prevenire. In calo è anche la conoscenza del virus Hpv, responsabile del cancro alla cervice uterina. Segno della necessità di maggiori azioni puntate alla prevenzione. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Censis, realizzato con il supporto non condizionato di Msd Italia, presentato oggi e che analizza la percezione del rischio di tumore da Hpv e le strategie di prevenzione adottate. Ma se crescono i timori, dall’altro lato un passo avanti si segna sul fronte dei diritti sociali, con il prossimo arrivo dei decreti attuativi della legge sull’Oblio oncologico. Il 70,8% dei genitori italiani, rileva l’indagine, teme i tumori più di ogni altra malattia, ma è in calo la quota di chi pensa che si possano prevenire (era il 69,1% nel 2022 ed è oggi il 65,1%). I tumori risultano le malattie più temute in assoluto sia dai genitori (70,8%) che dalle donne (72,4%), con percentuali sempre in crescita.

A pensare che i tumori siano prevenibili è il 65% degli italiani. Tra le strategie di prevenzione vengono i controlli medici e diagnostici preventivi (indicati dall’80,6% dei genitori e dall’84,7% delle donne). Eppure, l’approccio nei confronti delle strategie di prevenzione risulta ancora condizionato dal livello di istruzione, con una maggiore consapevolezza e un maggiore impegno da parte di chi ha titoli di studio più elevati, mentre la vaccinazione perde terreno: nel 2022 la citava come strategia di prevenzione adottata il 39,1% dei genitori, oggi solo il 22,8%. Nel 2024 è inoltre calato il numero di genitori che sanno cosa è il Papillomavirus e la relativa vaccinazione: sono rispettivamente l’84,1% e il 74,8%, contro l’88,9% e il 79,4% del 2022. Tra le fonti d’informazione citate dai genitori emerge il ruolo preminente assunto nel 2024 dai media, legato all’effetto delle recenti campagne di informazione sull’Hpv.

Le donne di età compresa tra i 25 e i 55 anni che hanno dichiarato di aver effettuato la vaccinazione anti-Hpv sono il 24,5%, che sale al 42,3% nella fascia di età più giovane (25-35 anni) e aumentano i genitori che hanno dichiarato di aver vaccinato i figli: erano il 46,1% nel 2022 e oggi risultano pari al 56,1%. “La vaccinazione anti-Hpv rappresenta una della più efficaci forme di prevenzione del cancro – afferma Francesco Perrone, Presidente Aiom -. Sulla prevenzione bisogna tenere alta la sensibilità dei cittadini, particolarmente di quelli con un livello sociale e di istruzione più basso, tra i quali si nota una concentrazione sia dei fattori di rischio sia della scarsa adesione alle campagne vaccinali e di screening”. In Italia, nonostante siamo stati tra i primi, già nel 2007, a proporre la vaccinazione anti-Hpv, “le coperture tra gli adolescenti e i giovani rimangono molto basse, così come è insufficiente l’adesione allo screening”, aggiunge Enrico Di Rosa, vicepresidente della Società italiana di igiene. Inoltre, “il clima culturale, dopo l’esperienza Covid, è quello di una caduta di tensione sulla vaccinazione come strategia di prevenzione”, avverte Ketty Vaccaro, responsabile Area Welfare e Salute del Censis. Intanto una buona notizia arriva sul fronte dei diritti sociali. I decreti attuativi della legge sull’Oblio oncologico, indispensabili per l’applicazione e la definizione delle nuove norme, sono in dirittura d’arrivo. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Saverio Cinieri, in occasione del Forum per la presentazione della nuova pagina FOCUS TUMORE di ANSA, in collaborazione con Aiom. “La legge è stata approvata – ha affermato Cinieri – ma mancavano i decreti. Ora sono imminenti e questo consentirà di dare piena applicazione alle nuove norme grazie alle quali i pazienti guariti da un tumore si vedono finalmente riconosciuto il diritto di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione di malato oncologico, con ricadute importanti nella vita quotidiana”. (ANSA). 2024-03-05T17:20:00+01:00 CR ANSA per CAMERA28

Advertisement
Continua a leggere

In Evidenza

Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

Pubblicato

del

Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

ì

Continua a leggere

Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

Pubblicato

del

Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

Continua a leggere

Esteri

Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

Pubblicato

del

Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto