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Cronache

Covid: morta in ospedale a Napoli, riesumata la salma di Giuseppina Liccardo

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E’ stata riesumata, stamattina, nel cimitero di Secondigliano, a Napoli, la salma di Giuseppina Liccardo, la 45enne affetta da gravi problemi renali, deceduta lo scorso 12 novembre nella terapia intensiva dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stata trasferita dopo essere risultata positiva al Sars-Cov-2. La donna si era recata in ospedale il 2 novembre a causa di preoccupanti dolori al petto. La salma della 45enne e’ stata trasferita in un ospedale del Napoletano dove, verosimilmente, dovrebbe essere sottoposta a un esame autoptico. Sulla morte della signora Liccardo, dallo scorso 24 novembre, sta indagando la Procura di Napoli (sostituto procuratore Eliana Esposito, procuratore aggiunto Simona Di Monte). Un’indagine scaturita a seguito della denuncia presentata lo scorso 20 novembre dall’avvocato Maria Laura Masi, legale dei familiari della donna, che soffriva di problemi renali e per questo era dializzata. Giuseppina Liccardo, secondo quanto riferisce la famiglia, si era recata in ospedale a causa di dolori al petto: li’, come da prassi, e’ stata sottoposta a un tampone che pero’ risulto’ positivo al coronavirus. Per questo, continuano i parenti della vittima, fu trasferita in un reparto Covid. Il suo stato di salute, pero’, non appariva preoccupante, almeno secondo quanto si vede nei video che inviava alla sorella. Durante il periodo trascorso nell’ospedale, la signora Giuseppina si lamentava spesso dell’assistenza che le veniva riservata in quanto dializzata. Ai parenti, sempre attraverso dei videomessaggi registrati con il cellulare, chiedeva che le venissero portati il termometro e il misuratore della pressione. Secondo quanto rende noto la famiglia nella denuncia presentata agli inquirenti, Giuseppina si era sottoposta a un tampone, risultato negativo, alla fine dello scorso ottobre. In ospedale Giuseppina Liccardo si e’ recata il 2 novembre. Nel pronto soccorso e’ stata sottoposta a un test rapido che risulto’ positivo e per questo venne sistemata in un reparto Covid. Il 9 novembre le e’ stata sottoposta invece a tampone naso-faringeo e anche questa volta e’ risultata positiva al virus. Quattro giorni dopo Giuseppina, dopo essersi aggravata, e’ deceduta nel reparto di terapia intensiva.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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