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Esteri

“Così il principe Andrea abusò più volte di me” Virginia Giuffre era minorenne fu offerta dal miliardario pedofilo suicida Epstein al reale inglese

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“Abbiamo fatto sesso in bagno”. Sono le accuse di abuso di minore contro il principe Andrea. Virginia Giuffre, l’ex schiava del sesso del miliardario americano Jeffrey Epstein – suicidatosi al Metropolitan Correctional Center di New York lo scorso 10 agosto – le rilancia in un’intervista alla rete televisiva Usa Abc, con le dichiarazioni più esplicite e cariche di dettagli particolareggiati mai rese contro il terzogenito della regina Elisabetta.
“La prima volta che l’ho incontrato fu a Londra”, dice la donna, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni. “Ero così giovane. Fui svegliata da Ghislaine Maxwell (la dama dell’ alta società inglese che è stata a lungo fidanzata con Epstein e poi era diventata la sua procacciatrice di pseudo massaggiatrici adolescenti, ndr). Mi disse: “Oggi incontrerai un principe”. A quel punto ancora non sapevo che sarei stata l’ oggetto di un traffico sessuale per quel principe».
Nell’ intervista, Virginia Giuffre racconta di essere stata portata prima in un locale notturno, dove Andrea le fece bere vodka, quindi alla casa londinese di Ghislaine, che le dice: “Voglio che fai per il principe quello che di solito fai per Epstein”.
L’abuso inizia in bagno e continua in camera da letto. “Andrea non fu rude. Alla fine disse “grazie” e qualche altra espressione di gentili sentimenti, quindi se ne andò. Non ci potevo credere, che perfino la famiglia reale fosse coinvolta”.
Secondo Virginia ci furono altri due episodi di sesso fra lei e Andrea, uno a New York e uno nella villa di Epstein ai Caraibi.
“Lui nega e continuerà a negare quello che è successo, ma sa quale è la verità e anche io la conosco”.
La casa reale britannica ha sempre smentito tutto. E lo stesso Andrea, dopo il recente suicidio in carcere del miliardario pedofilo, si è detto “sconvolto” dalle rivelazioni sul suo conto, sostenendo di non avere mai sospettato di niente nei lunghi anni in cui lo frequentava, anche dopo le prime incriminazioni nei suoi confronti.
Una foto scattata a una festa ritrae Andrea che cinge i fianchi dell’ allora diciasettenne Virginia, posando la mano sulla pelle nuda della giovane. “Non lo accuso per avere soldi, è passato troppo tempo per chiedere un risarcimento per danni morali”, dice ora lei alla Nbc . “Parlo soltanto per un bisogno di giustizia e perché si sappia la verità”.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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