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Corruzione e istigazione aggravata alla corruzione, arrestato direttore Agenzia Entrate di Salerno Emilio Vastarella

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Corruzione e istigazione aggravata alla corruzione, detenzione e porto illegale di armi da sparo clandestine, ricettazione e turbata liberta? degli incanti aggravata dal metodo mafioso: sono questi i capi di accusa che hanno portato ai domiciliari Emilio Vastarella, direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Salerno e all’arresto di un imprenditore del settore caseario, Gianluca La Marca, amministratore del caseificio Tre Stelle di Eboli e di un ex collaboratore di giustizia gia’ affiliato alla camorra, il pluripregiudicato Giovanni Maiale. Le indagini hanno accertato questo: orologi e bracciali in oro e brillanti servivano per ottenere ‘sconti’ su pendenze tributarie. L’operazione e’ stata condotta dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Salerno.

La Marca, avvalendosi delle intimidazioni attuate da Maiale, faceva in modo che altri imprenditori venissero minacciati e scoraggiati ad acquistare alle aste giudiziarie, impossessandosi cosi’ di una azienda di allevamento e produzione di latte di bufala. La Marca, inoltre, aveva attuato negli anni una politica di forte espansione economica, sfruttando risorse provenienti da una massiccia evasione fiscale attuata dall’azienda di famiglia. Per risolvere le pendenze tributarie che aveva con il fisco, l’imprenditore caseario si era rivolto al funzionario dell’Agenzia delle Entrate corrompendolo con un bracciale da donna in oro e brillanti e un orologio, ottenendo in cambio uno ‘sconto’ di oltre 60mila euro. Non solo, ottenuto dal caseificio anche lo sblocco di un ingente rimborso iva che l’Agenzia delle Entrate aveva, come per prassi, congelato in presenza delle controversie tributarie. Per questo vantaggio economico conseguito illecitamente, il gip aveva gia’ accolto la richiesta di sequestro preventivo avanzata dalla Dda e la Guardia di Finanza aveva sequestrato piu’ di un milioni di euro sui conti correnti del caseificio.

“E’ sicuramente un’indagine che ha consentito di scoperchiare una realta’ inquietante. La Procura della Repubblica – ha spiegato il Procuratore della Repubblica Vicario Luca Masini – ha impiegato risorse importanti, utilizzando Polizia Giudiziaria altamente specializzata. C’e’ stato un episodio corruttivo gravissimo. Si procedera’ anche per altre ipotesi di reato come l’evasione fiscale massiccia. Inquietante anche il ruolo di un collaboratore di giustizia che nel 1994 aveva fatto una precisa scelta e che adesso ritorna sulla scena, utilizzato per la sua capacita’ intimidatoria. Maiale ritorna a calcare le scene e ritorna nel territorio dove lui all’epoca era stato condannato per associazione a delinquere ed estorsione, dopo aver ottenuto la capitalizzazione, cioe’ l’erogazione da parte dello Stato di una somma di denaro di solito anche cospicua nei confronti dei collaboratori di giustizia che hanno esaurito il proprio apporto contributivo”. L’Agenzia delle Entrate, ha assicurato, “adottera’ tutti i provvedimenti previsti dalla normativa interna e contrattuale nei confronti del dipendente indagato, riservandosi la possibilita’ di costituirsi parte civile nel processo penale a tutela della propria immagine”.

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Maltempo sul centronord, allerta gialla in 15 Regioni

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Ancora maltempo sull’Italia: la perturbazione che ha già raggiunto le regioni settentrionali nella giornata di lunedì determinerà nelle prossime ore ancora piogge e temporali, soprattutto sulle regioni del centro nord e sulla Campania. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede dalla mattina di martedì il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania. Fenomeni che localmente saranno accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Alla luce dei fenomeni già in atto o previsti, il dipartimento ha valutato una allerta arancione su parte della Lombardia e un’allerta gialla in 15 regioni: Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e su settori di Sicilia, Liguria, Campania, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Piemonte e Lombardia.

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De Magistris: «Manfredi sta con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna Santa Chiara e il popolo palestinese»

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Annunciato per il 21 giugno il flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” sul lungomare di Napoli. Venerdì 9 maggio la conferenza stampa al caffè Arabo di piazza Bellini

È uno sfogo durissimo quello che Luigi de Magistris affida ai social per commentare la presa di posizione della giunta comunale di Napoli sul caso Taverna Santa Chiara e sulla vicenda israelo-palestinese. L’ex sindaco di Napoli non usa mezzi termini: «È vergognoso che Manfredi con la sua giunta si schieri con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina».

Il sostegno alla ristoratrice Nives Monda

De Magistris, che oggi ha fatto visita alla titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda (nella foto con de Magistris), coinvolta nei giorni scorsi in una polemica internazionale per aver allontanato due turisti israeliani dal proprio ristorante, ribadisce la sua posizione: «Io mi schiero come sempre dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi». Un appoggio diretto e simbolico, accompagnato dalla partecipazione a un’iniziativa pubblica.

Il flash mob per Gaza: “Tutti giù per terra”

L’ex sindaco ha infatti annunciato un flash mob dal titolo “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” che si terrà il prossimo 21 giugno sul lungomare di Napoli. L’iniziativa è organizzata dall’associazione LIFE FOR GAZA, con il supporto del comitato dei garanti a cui aderisce lo stesso De Magistris.

Tutti i dettagli della mobilitazione verranno resi noti in una conferenza stampa prevista per venerdì 9 maggio alle ore 11 al Caffè Arabo di piazza Bellini. Tra gli invitati, anche Nives Monda, ormai diventata simbolo del fronte pro-palestinese a Napoli.

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Inchiesta Doppia Curva, altri 7 arresti: ombre su Inter, Milan e il ruolo di Zanetti. Rapporti tra curva e dirigenza sotto i riflettori

L’inchiesta Doppia Curva porta a nuovi arresti tra gli ultrà di Inter e Milan. Emergono rapporti tra Bellocco, Beretta, Scarfone e il vicepresidente Zanetti.

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La nuova tranche dell’inchiesta Doppia Curva ha portato oggi all’arresto di sette persone legate alle tifoserie organizzate di Inter e Milan, rivelando una rete di intrecci tra criminalità organizzata, imprenditoria e ambienti dirigenziali calcistici.

Il ruolo di Antonio Bellocco e la rete di contatti

Nel provvedimento cautelare si legge dell’esistenza di un rapporto diretto tra Antonio Bellocco, figura di spicco della curva Nord e affiliato alla ’ndrangheta, e la società Inter. Bellocco, ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, ex capo ultrà interista oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto “concrete entrature” nella multinazionale QFort, attiva nella produzione di infissi e dichiarata estranea all’inchiesta.

Il legame passava attraverso Davide Scarfone, oggi in carcere, amministratore unico della QFort Como srl e rappresentante di altre due società del gruppo. Scarfone era vicino sia a Bellocco che a figure centrali della curva Sud del Milan, come Luca Lucci e Marianna Tedesco, già coinvolti nel maxi blitz del settembre 2023.

L’evento QFort e la presenza di Zanetti

Secondo le intercettazioni, Bellocco si era attivato per ottenere la partecipazione del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti a un evento organizzato da QFort l’11 novembre 2023, rilevante per gli affari di Scarfone. Il 17 novembre Zanetti partecipò effettivamente all’iniziativa, su quella che viene descritta dal gip come “espressa volontà di Bellocco”, per rafforzare il prestigio di Scarfone.

Durante l’evento, Zanetti avrebbe elogiato pubblicamente l’imprenditore, che a sua volta si sarebbe vantato del riconoscimento ricevuto. Beretta, interrogato, ha ammesso di aver contattato Zanetti direttamente: “C’era proprio un rapporto di amicizia con Javier”.

Minacce e usura: gli affari sporchi del clan

Scarfone, sempre secondo l’ordinanza, avrebbe anche minacciato un imprenditore comasco, costretto a subire tassi usurari fino al 400% per prestiti ricevuti dal clan Bellocco. Un quadro che, per la magistratura, dimostra la pervasività dei legami tra criminalità e mondo ultras, con gravi implicazioni per le società calcistiche coinvolte.

La sanzione della Figc a Zanetti

La Figc ha recentemente multato Javier Zanetti per 14.500 euro, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta. Una sanzione che certifica l’interesse della giustizia sportiva per i rapporti intercorsi tra la dirigenza nerazzurra e ambienti ultrà poi finiti in carcere.

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