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Corea del Sud impone nuove sanzioni a Pyongyang

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La Corea del Sud ha imposto nuove sanzioni unilaterali a quattro nordcoreani, tra cui il principale ufficiale di Pyongyang e tre entità, in risposta al lancio, da parte del Nord, di un missile balistico intercontinentale (Icbm) all’inizio di questa settimana. Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Seoul, secondo quanto riporta l’agenzia Yonhap. La mossa è arrivata due giorni dopo che la Corea del Nord ha testato un missile balistico intercontinentale Hwasong-18 sotto la guida del leader Kim Jong-un, nonostante la condanna internazionale per i suoi recenti lanci di missili.

“In risposta al lancio di missili balistici a lungo raggio da parte della Corea del Nord che minaccia la pace e la sicurezza della penisola coreana e della società globale, il governo ha deciso di imporre sanzioni unilaterali contro quattro individui e tre organizzazioni coinvolte negli sviluppi e nei finanziamenti nucleari e missilistici”, ha detto il ministero degli Esteri. Le quattro persone includono ex funzionari di alto rango e in carica, tra cui Jong Kyong-thaek, direttore dell’Ufficio politico generale dell’Esercito popolare nordcoreano, e Pak Kwang-ho, ex direttore del Dipartimento di propaganda e agitazione del governo dei lavoratori. Hanno anche sanzionato Hwang Kil-su e Pak Hwa-song, insieme alla loro società Congo Aconde S.a.r.l, fondata in Congo per la costruzione di statue e altri progetti di costruzione.

Le tre entità appena aggiunte all’elenco includono Chilsong Trading Corp. e Korea Paekho Trading Corp., una società commerciale del Ministero della Difesa della Corea del Nord coinvolta nel finanziamento illegale del regime attraverso progetti artistici e di costruzione in Africa e Medio Oriente sin dagli anni ’80. “Siamo stati molto chiari nel dire che le provocazioni della Corea del Nord avranno delle conseguenze”, ha affermato il ministero in un comunicato stampa. “Il nostro governo continuerà a rafforzare la stretta cooperazione con la comunità internazionale, inclusi Stati Uniti e Giappone, in modo che la Corea del Nord possa prenderne atto, cessare ogni attività che comporti una escalation della tensione e tornare al tavolo sulla denuclearizzazione”. L’annuncio segna la decima ondata di sanzioni unilaterali di Seoul contro il Nord dall’insediamento dell’amministrazione Yoon Suk Yeol nel maggio dello scorso anno. In totale, sotto il suo governo, sono state sanzionate 49 persone e 50 società.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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Trovati e sequestrati dieci telefonini nel carcere di Avellino

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Nella casa Circondariale di Avellino, durante un ordinario giro di controllo, sono stati trovati 10 cellulari smartphone con caricabatterie. I telefonini sono stati scoperti in due sacchetti di plastica che si trovavano nell’intercinta, lo spazio che separa le aree detentive dal muro di cinta. Secondo gli agenti l’obiettivo era lanciarli all’interno del muro di cinta, in corrispondenza con il campo sportivo, dove è stata trovata anche una corda ricavata da lenzuola verosimilmente destinata ad essere usata per il recupero della merce. “È sempre più impellente che l’ amministrazione penitenziaria doti la polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati con schermature degli istituti per contrastare il fenomeno dell’ingresso dei telefonini in carcere”, ripetono Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, dell’ Uspp.

“Si tratta di un fenomeno particolarmente rischioso e pericoloso – sottolineano – soprattutto se a farne uso sono i detenuti con reati di associazione mafiosa dati i probabili contatti esterni con la criminalità organizzata”. L’Uspp chiede anche “adeguate strumentazioni per fronteggiare la minaccia sempre più attuale e diffusa dei droni che sorvolano illecitamente sugli istituti di pena per trasportare oggetti pericolosi per la sicurezza interna ed esterna, come é avvenuto nel passato. Grazie agli sforzi profusi dalla polizia Penitenziaria impiegata in turni massacranti e con scarse risorse, – concludono i sindacalisti – si riescono comunque ma a fatica, ad arginare i tentativi fraudolenti, con continui rinvenimenti di telefonini e droga ed inevitabili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza, dato tra l’altro, come sopra evidenziato l’elevato rischio di contaminazioni con l’esterno”.

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Lite tra ragazzi a Casoria, 16enne esplode colpi a salve

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– Lite tra giovanissimi ed esplosione di colpi a salve, la notte scorsa a Casoria, in provincia di Napoli: coinvolto anche un 16enne armato. Sono stati alcuni cittadini, verso le 22, a segnalare al 112 l’esplosione di colpi d’arma da fuoco provenire da via Achille del Giudice all’altezza del civico 72. Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti i carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia che erano in zona e hanno ricostruito a vicenda. Poco prima, per motivi ancora non chiari ma verosimilmente legati a sguardi mal tollerati, due gruppi di giovanissimi stavano litigando. La discussione è stata però interrotta dal rumore di tre colpi d’arma da fuoco con il successivo fuggi fuggi generale. Durante il sopralluogo i militari hanno trovato e sequestrato tre bossoli a salve. Hanno, quindi, iniziato la ricerca di chi aveva esploso quei colpi. Nascosto tra le auto in sosta un 16enne: impugnava una pistola replica a salve priva del tappo rosso; nelle tasche del ragazzino anche qualche dose di marijuana. Per il minorenne, prima di essere affidato ai genitori, è scattata una denuncia per minaccia aggravata e porto di armi. Il 16enne è stato segnalato anche alla prefettura perché assuntore di droga.

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