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Coppia rimpatriata dall’India, anche marito ha Covid

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E’ risultato positivo al Coronavirus anche il marito della coppia di Campi Bisenzio (Firenze), Enzo Galli, rimpatriata ieri sera insieme alla loro figlia appena adottata di origine indiana, con un volo sanitario proveniente da New Delhi dopo essere rimasti bloccati in India una settimana in piena emergenza Coronavirus. Entrambi i coniugi sono ora ricoverati all’ospedale fiorentino di Careggi. “Siamo arrivati questa notte finalmente in Italia ed e’ stato il momento piu’ bello della nostra vita – dice Simonetta Filippi, in un messaggio vocale inviato dal letto di ospedale a Elena Rondelli, l’avvocato di Prato che la famiglia ha incaricato di organizzare tutte le procedure per il rientro in Italia -. Ci troviamo a Careggi, io a malattie infettive con l’ossigeno perche’ purtroppo la polmonite bilaterale e’ abbastanza importante. Anche mio marito Enzo e’ ricoverato, in terapia subintensiva perche’ purtroppo sta molto male anche lui. Siamo felici perche’ la bimba e’ al Meyer, in un ambiente protetto, dove fara’ la sua quarantena e sta bene”. La donna, risultata positiva al tampone in India impendendo cosi’ alla famiglia di poter rientrare normalmente in Italia, aggiunge che “purtroppo abbiamo avuto dei blocchi respiratori e non e’ facile ancora. Anche se la situazione rimane abbastanza grave e impegnativa i medici ci hanno detto che siamo arrivati in tempo a casa per cui adesso c’e’ solo da lottare. I nostri ospedali italiani sono per noi veramente una carezza e siamo sotto le cure piu’ attente. Grazie di tutto”.

La coppia e’ atterrata ieri sera verso le 22 a Pisa con un volo proveniente da New Delhi, prenotato privatamente con la compagnia Volitalia grazie ad una raccolta fondi e finanziamenti lanciata dal legale della coppia che, in poche ore, ha superato gli 80mila euro. In tanti hanno contribuito per affrontare le spese del volo sanitario costato 137.000 euro. La donna ha viaggiato in un’area del velivolo in bio-contenimento, mentre il marito e la bambina in una zona separata, in sicurezza sanitaria. In aeroporto a Pisa li hanno aspettati gli amici della coppia, che hanno aiutato a organizzare il volo sanitario. Ad attendere l’aereo sulla pista c’era l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni. All’esterno dell’aerostazione invece il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi insieme anche all’avvocato Rondelli. “C”e’ stata una grande gara di solidarieta’ da parte della Toscana – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani che oggi si e’ recato all’ospedale di Careggi -. Sono due coniugi di grande temperamento e carattere. Ho parlato con Simonetta mentre era in India e mi ha descritto una situazione che solo una donna di grande temperamento e coraggio ha potuto affrontare. La descrizione di ambienti cosi’ fatiscenti e improvvisati dal punto di vista sanitario nei quali e’ stata accolta mi preoccupava. Ma la capacita’ di riuscire a rimpatriali stanotte mi ha tranquillizzato”. Per Giani, “la situazione medica vede un quadro di ottimismo per Simonetta perche’ puo’ essere nella fase calante della malattia che comunque le ha preso i polmoni, e il virus indiano e’ molto pericoloso”.

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Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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