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Cook, laurea a Napoli e due promesse: Academy Apple a Scampia e impegno per il clima

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Sono tempi difficili “ma sono ottimista” e vedo opportunita’ ovunque, le vedo qui a Napoli, e “le vedo in voi”. Tim Cook, l’ad di Apple, l’uomo che venne scelto da Steve Jobs per portare avanti la sua azienda, accetta l’invito dell’Universita’ Federico II e arriva a Napoli per ricevere la Laurea honoris causa. Sente in se’ “l’onore” di ricevere questo riconoscimento ma anche la voglia di parlare ai giovani europei che studiano alla Apple Academy dell’uso “al 100% dell’energia rinnovabile e dell’attenzione a lavorare in gruppo sui passi avanti tecnologici”. Un documento di onore su Innovation and International Management per l’ingegnere Usa che governa dal 2011 la grande multinazionale della tecnologia che per la prima volta e’ sbarcata in Europa con una propria Academy nel 2016. Quest’anno ha 400 studenti che stanno facendo la specializzazione che li portera’ poi a lavorare per la Apple e per i grandi colossi mondiali come gia’ accaduto ai 2000 diplomati negli anni precedenti. Cook ha ricevuto la laurea dal rettore Matteo Lorito tra gli applausi delle autorita’, a partire dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e della rappresentanza di studenti nell’aula magna dell’ateneo. Nella sua lectio magistralis, Cook aveva sottolineato, rivolgendosi agli studenti: “So che oggi il futuro puo’ sembrare incerto, ma io non posso che sentirmi ottimista, perche’ ovunque guardo vedo potenzialita’, le vedo qui a Napoli, le vedo in questa Universita’ e lo vedo soprattutto in voi. Il nostro mondo e’ complesso, e lo diventa sempre piu’ ogni giorno. Ma quando le cose diventano troppo complicate, bisogna fermarsi e chiedersi: ho posto le domande giuste? Oggi la questione non e’ solo come migliorare la tecnologia, se non ci chiediamo anche come la tecnologia puo’ migliorare la vita delle persone”. I giovani della Apple Academy pensano proprio a questo e lo dimostrano a Cook incontrandolo nelle aule, mostrandogli alcune app da loro inventate per l’Iphone, come la Sunlight, che “ti indica la direzione del sole e serve agli agricoltori ma anche a chi compra la casa per capire quando il sole arriva sul balcone”, spiega lo studente Salvatore Luca Vessillo. App nel concreto dai giovani ma anche pensieri globali da Cook che nella sua lectio magistralis sottolinea: “Stiamo vivendo – afferma – un momento storico cruciale. Dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l’economia globale. Eppure, questo e’ anche un momento di opportunita’ senza precedenti in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono piu’ rapidamente che mai”. Lo dice pensando all’equilbrio umano e al rapporto con il Pianeta, a cui tiene, parlando spesso di ambiente e clima: “Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza della sfida climatica. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare. Noi di Apple siamo determinati a fare la nostra parte. Da oltre due anni siamo carbon neutral in tutte le nostre attivita’ globali. E ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all’intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030. Oggi i nostri team in tutto il mondo sono impegnati in un massiccio sforzo multiforme per affrontare questa sfida non solo con l’innovazione, ma anche con le partnership”. Uno stimolo nuovo per gli studenti, dicendo loro che “i passi avanti fatti da Apple, per quanto grandi, saranno molto piu’ significativi se porteranno a un’azione collettiva piu’ ampia. Questo e’ il motivo per cui non ci limitiamo solo a far funzionare i nostri uffici con il 100% di energia rinnovabile, ma lavoriamo con i nostri fornitori per aiutare anche loro a passare all’energia pulita”.

Quest’anno ha 400 studenti che stanno facendo la specializzazione che li portera’ poi a lavorare per la Apple e per i grandi colossi mondiali come gia’ accaduto ai 2000 diplomati negli anni precedenti. Cook ha ricevuto la laurea dal rettore Matteo Lorito tra gli applausi delle autorita’, a partire dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e della rappresentanza di studenti nell’aula magna dell’ateneo. Nella sua lectio magistralis, Cook aveva sottolineato, rivolgendosi agli studenti: “So che oggi il futuro puo’ sembrare incerto, ma io non posso che sentirmi ottimista, perche’ ovunque guardo vedo potenzialita’, le vedo qui a Napoli, le vedo in questa Universita’ e lo vedo soprattutto in voi. Il nostro mondo e’ complesso, e lo diventa sempre piu’ ogni giorno. Ma quando le cose diventano troppo complicate, bisogna fermarsi e chiedersi: ho posto le domande giuste? Oggi la questione non e’ solo come migliorare la tecnologia, se non ci chiediamo anche come la tecnologia puo’ migliorare la vita delle persone”. I giovani della Apple Academy pensano proprio a questo e lo dimostrano a Cook incontrandolo nelle aule, mostrandogli alcune app da loro inventate per l’Iphone, come la Sunlight, che “ti indica la direzione del sole e serve agli agricoltori ma anche a chi compra la casa per capire quando il sole arriva sul balcone”, spiega lo studente Salvatore Luca Vessillo. App nel concreto dai giovani ma anche pensieri globali da Cook che nella sua lectio magistralis sottolinea: “Stiamo vivendo – afferma – un momento storico cruciale. Dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l’economia globale. Eppure, questo e’ anche un momento di opportunita’ senza precedenti in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono piu’ rapidamente che mai”.

Lo dice pensando all’equilbrio umano e al rapporto con il Pianeta, a cui tiene, parlando spesso di ambiente e clima: “Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza della sfida climatica. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare. Noi di Apple siamo determinati a fare la nostra parte. Da oltre due anni siamo carbon neutral in tutte le nostre attivita’ globali. E ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all’intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030. Oggi i nostri team in tutto il mondo sono impegnati in un massiccio sforzo multiforme per affrontare questa sfida non solo con l’innovazione, ma anche con le partnership”.  

Uno stimolo nuovo per gli studenti, dicendo loro che “i passi avanti fatti da Apple, per quanto grandi, saranno molto piu’ significativi se porteranno a un’azione collettiva piu’ ampia. Questo e’ il motivo per cui non ci limitiamo solo a far funzionare i nostri uffici con il 100% di energia rinnovabile, ma lavoriamo con i nostri fornitori per aiutare anche loro a passare all’energia pulita”.

 

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Tim Cook, Lectio Magistralis integrale – Laurea Honoris Causa in Innovation and International Management – Università degli Studi di Napoli Federico II, 29 settembre 2022

Buongiorno a tutti.

Vorrei ringraziare il Rettore Lorito, la professoressa Caldarelli e il professor Cantone per le loro gentili parole. 

È un onore ricevere un riconoscimento da un’istituzione con una storia così illustre. Un’istituzione che forma le giovani menti più brillanti d’Italia da quasi 800 anni.

Voglio anche dire quanto abbiamo apprezzato la vostra collaborazione nel portare la prima Apple Developer Academy d’Europa proprio qui a Napoli.

Nei sei anni trascorsi dall’inizio del programma, l’Academy ha insegnato a quasi 2.000 studenti le competenze necessarie per costruire le proprie app e dare vita alle proprie idee. 

Aspiranti sviluppatori e sviluppatrici provenienti da 66 Paesi hanno scelto questa città incredibile per inseguire i loro sogni di innovazione. Grazie alle conoscenze acquisite, i diplomati dell’Academy hanno creato app per aiutare le persone ad affrontare sfide che vanno da quelle profondamente personali, come l’Alzheimer, alle priorità globali come la sostenibilità. E l’impatto del programma continua a crescere.

La scorsa settimana, l’Academy ha dato il benvenuto a Napoli alla sua nuova classe di studenti e studentesse, un gruppo eterogeneo e di talento, unito dalla comune fiducia nel potenziale della tecnologia. Non vediamo l’ora di vedere le cose straordinarie che siamo certi realizzeranno.

L’intera esperienza ci ricorda quante cose meravigliose l’istruzione è in grado di ispirare. Ed esiste un posto migliore dell’Italia dove vivere questa esperienza?

Perché, come sapete, nel corso dei secoli, questo Paese ha prodotto grandi scoperte in molti importanti campi della conoscenza. Sfidando le convenzioni, scienziati, artisti, matematici e ingegneri italiani hanno sospinto l’umanità verso il futuro. E hanno dimostrato più volte che una grande idea può cambiare il mondo.

Questo è il tipo di innovazione a cui aspiriamo anche noi di Apple. 

E credo che oggi sia più essenziale che mai.

Stiamo vivendo un momento storico cruciale. 

Dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l’economia globale…

Non c’è dubbio che ci troviamo davanti a sfide fuori dal comune. 

Eppure, questo è anche un momento di opportunità senza precedenti: è un momento in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai. 

Negli ultimi anni, la pandemia ha cambiato profondamente il modo in cui viviamo e lavoriamo… il modo in cui ci rapportiamo agli altri e ci relazioniamo con il mondo. 

Nel frattempo, tecnologie nuove ed emergenti continuano a ridefinire ciò che è possibile. Sembra che ogni giorno ci siano nuovi esempi dell’impatto che la tecnologia può avere e dei problemi che può risolvere. 

In Apple è questo potenziale a darci ispirazione. Crediamo che una tecnologia in cui sia infusa una dose di umanità possa avere un effetto immensamente positivo sul mondo.

Ma sappiamo anche che la tecnologia, di per sé, non è né buona né cattiva. È uno specchio che riflette le ambizioni e le intenzioni di chi la crea.

Oggi vediamo più chiaramente che mai come l’innovazione possa guidare il progresso sociale e rendere più profonda l’esperienza umana – ma vediamo come possa anche essere esercitata per sfruttare e sorvegliare. Per indebolire i legami tra di noi proprio quando abbiamo bisogno di rafforzarli. E credo che, in quanto innovatori, abbiamo la responsabilità di attenerci rigorosamente agli standard più elevati quando si tratta del nostro impatto sulla vita delle persone. 

So che chi fra di voi sta studiando potrebbe essere alle prese con questo paradosso mentre immagina quale sarà la meta del suo percorso. Forse vi state chiedendo come potete assicurarvi che il vostro lavoro stia dalla parte del bene nel mondo.

Indipendentemente dal settore in cui lavorate o dagli obiettivi che vi siete prefissati, credo che la risposta sia sempre la stessa:

Innanzitutto, e soprattutto, lasciatevi guidare dai vostri valori.

Con questo concetto, lasciarsi guidare dai valori, intendo dire che dovreste prendere decisioni – grandi e piccole, ogni giorno – dopo aver ben compreso chi siete e in cosa credete. E dovreste cercare opportunità, ovunque le troviate, per promuovere le idee e i principi che vi stanno più a cuore. 

In Apple, questo è stato il nostro approccio fin dall’inizio. 

La nostra azienda è stata creata da un genio visionario, convinto che sia nostra responsabilità lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato. E a motivarci è soprattutto il desiderio di migliorare la vita delle persone.

Non è un’impresa semplice. Non esiste un modello perfetto che ci guidi, né un know-how tecnico che ci garantisca il successo. 

Sebbene le possibilità offerte dall’innovazione siano entusiasmanti, sono anche virtualmente infinite, il che significa che dobbiamo scegliere dove investire il nostro tempo e la nostra energia. 

Si tratta di decisioni estremamente importanti. Non solo per Apple, ma per chiunque voglia innovare o fare la differenza nel mondo. 

Perché le sfide che dobbiamo affrontare richiedono la collaborazione di tutti noi per essere risolte.

Perché le tecnologie che creiamo avranno un impatto su tutti noi. 

E perché il futuro che costruiamo riguarda tutti noi. 

Per questo, nel perseguire l’innovazione in Apple, affrontiamo ogni scelta mettendo costantemente al centro i nostri valori.

Crediamo che la privacy sia un diritto umano fondamentale, quindi innoviamo per dare alle persone un maggiore controllo sulle loro informazioni personali. Creiamo funzioni per proteggerle da tracciamenti indesiderati e progettiamo i nostri dispositivi per garantire la sicurezza dei loro dati. E continuiamo a richiedere regolamentazioni severe a protezione della privacy in tutto il mondo. 

Crediamo che non ci sia niente di più importante del salvare una vita, e niente che renda più liberi di essere in buona salute, perciò, innoviamo per aiutare le persone a vivere meglio e più a lungo.

Crediamo che l’accessibilità sia essenziale per costruire un mondo più equo, quindi innoviamo per supportare le persone che hanno difficoltà legate alla vista, all’udito e alla mobilità. E siamo costantemente alla ricerca di modi nuovi e migliori per aiutare gli utenti con disabilità a sfruttare al meglio la nostra tecnologia. 

E sono sempre i nostri valori a guidare il nostro impegno contro il cambiamento climatico. 

Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza di questa sfida. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare.

E noi di Apple siamo determinati a fare la nostra parte. 

Da oltre due anni siamo carbon neutral in tutte le nostre attività globali. E ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all’intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030. 

Oggi i nostri team in tutto il mondo sono impegnati in un massiccio sforzo multiforme per affrontare questa sfida non solo con l’innovazione, ma anche con le partnership. 

Sappiamo che i passi avanti fatti da Apple, per quanto grandi, saranno molto più significativi se porteranno a un’azione collettiva più ampia. 

Questo è il motivo per cui non ci limitiamo solo a far funzionare i nostri uffici con il 100% di energia rinnovabile, ma lavoriamo con i nostri fornitori per aiutare anche loro a passare all’energia pulita. 

Non ci limitiamo a progettare i nostri nuovi prodotti in modo che siano migliori per l’ambiente, collaboriamo anche con gruppi no-profit per promuovere la coltivazione di foreste sostenibili e rimuovere il carbonio dall’atmosfera terrestre. 

Non ci limitiamo a investire in tecnologie di riciclo all’avanguardia, collaboriamo anche con partner di diversi settori per promuovere innovazioni che trasformino i metodi produttivi della tecnologia, non solo in Apple, ma ovunque. 

E ci auguriamo che questo incoraggi altre aziende a pensare in modo più audace ai loro possibili risultati, per essere come un’onda nello stagno che ispira un cambiamento molto più vasto.

Naturalmente, l’innovazione non è facile. E non è nemmeno inevitabile. 

Può svilupparsi e crescere solo quando le persone hanno la capacità e l’opportunità di trasformare in azione le loro idee più ambiziose. In questo, credo che tutti abbiamo un ruolo da svolgere. 

Abbiamo bisogno di istituzioni come questa per fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per seguire le loro passioni. Abbiamo bisogno di aziende che investano nelle nostre comunità e creino i posti di lavoro del futuro. Abbiamo bisogno di leader, a ogni livello di governo, che si impegnino a promuovere un ambiente favorevole all’innovazione.

E agli studenti presenti, lasciatemi dire questo: 

So che oggi il futuro può sembrare incerto. 

Ma non posso fare a meno di sentirmi ottimista. Perché ovunque io guardi, vedo del potenziale. Lo vedo qui a Napoli, lo vedo in questa straordinaria università e lo vedo soprattutto in voi. 

Sì, il nostro mondo è complesso, e lo diventa ogni giorno di più.

Ma, per citare un matematico italiano: “Quando le cose diventano troppo complicate, qualche volta ha un senso fermarsi e chiedersi: ho posto la domanda giusta?”.

Spero che l’aspirante innovatore o innovatrice che è in tutti noi faccia tesoro di questa saggezza. Avete posto la domanda giusta? State lasciando che siano i vostri valori a guidarvi verso la risposta giusta?

Perché oggi non è sufficiente chiedersi come le persone possano migliorare la tecnologia, se non ci chiediamo anche come la tecnologia possa migliorare la vita delle persone. 

Come possa consentire scoperte che aprono la strada a nuove medicine e cure. E come possa stimolare la creazione di musica e arte che guariscono le nostre anime. 

Come possa rendere l’istruzione più efficace e più accessibile a chi ne ha più bisogno. E come possa rendere l’istruzione un miglior generatore di opportunità e prosperità per tutti. 

Come possa contribuire a rafforzare i legami che ci sostengono. Ma anche contribuire a costruire un mondo più equo e vivibile per le generazioni a venire.

In Apple crediamo che la tecnologia può fare tutte queste cose. 

Se ci lasciamo guidare dai i nostri valori, crediamo che chi fa innovazione in Italia e nel mondo possa contribuire a inaugurare una nuova era di possibilità.  

E crediamo che, insieme, saremo davvero in grado di creare un futuro migliore per le persone che serviamo… per il pianeta che abitiamo… e per l’umanità stessa.

Grazie mille. 

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Consulta: niente automatismo sulla sospensione dei genitori, decide il giudice

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Stop all’automatismo che impone la sospensione della responsabilità genitoriale per i genitori condannati per maltrattamenti in famiglia. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 55 del 2025, dichiarando illegittimo l’articolo 34, secondo comma, del Codice penale nella parte in cui non consente al giudice di valutare in concreto l’interesse del minore.

Una norma rigida che non tutela sempre i figli

L’automatismo previsto dalla norma, secondo cui alla condanna per maltrattamenti in famiglia (articolo 572 c.p.) segue obbligatoriamente la sospensione della responsabilità genitoriale per il doppio della pena, è stato giudicato irragionevole e incostituzionale. Secondo la Consulta, la previsione esclude qualsiasi valutazione caso per caso e impedisce al giudice di verificare se la sospensione sia effettivamente nell’interesse del minore, come invece richiedono gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione.

Il caso sollevato dal Tribunale di Siena

A sollevare la questione è stato il Tribunale di Siena, che aveva riconosciuto la responsabilità penale di due genitori per maltrattamenti nei confronti dei figli minori, ma riteneva inadeguato applicare in automatico la sospensione della responsabilità genitoriale. Il giudice toscano ha evidenziato la possibilità concreta che, in presenza di una riconciliazione familiare e di un miglioramento del contesto domestico, la sospensione potesse arrecare un danno ulteriore ai minori.

Il principio: al centro l’interesse del minore

La Corte ha ribadito che la tutela dell’interesse del minore non può essere affidata a presunzioni assolute, bensì deve derivare da una valutazione specifica del contesto familiare e della reale efficacia protettiva della misura. Il giudice penale deve dunque essere libero di stabilire, caso per caso, se la sospensione della responsabilità genitoriale sia davvero la scelta più idonea alla protezione del figlio.

La continuità con la giurisprudenza

La decisione si inserisce nel solco della sentenza n. 102 del 2020, con cui la Consulta aveva già bocciato l’automatismo previsto per i genitori condannati per sottrazione internazionale di minore. In entrambi i casi, si riafferma il principio secondo cui le misure che incidono sulla genitorialità devono essere coerenti con i valori costituzionali e orientate alla tutela concreta del minore.

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Cultura

Addio a Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura: è morto a Lima a 89 anni

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Il mondo della cultura piange la scomparsa di Mario Vargas Llosa (foto in evidenza di Imagoeconomica), uno dei più grandi romanzieri del Novecento e premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Lo scrittore peruviano si è spento oggi, domenica, a Lima all’età di 89 anni, circondato dalla sua famiglia, come ha comunicato suo figlio Álvaro attraverso un messaggio pubblicato sul suo account ufficiale di X.

«Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace».

Una vita tra letteratura e impegno

Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, Vargas Llosa è stato tra i più influenti autori della narrativa ispanoamericana contemporanea. Oltre ai riconoscimenti letterari internazionali, ha vissuto una vita profondamente segnata anche dall’impegno civile e politico.

Con la sua scrittura tagliente e lucida, ha raccontato le contraddizioni della società peruviana e latinoamericana, esplorando con coraggio e passione temi di potere, ingiustizia e libertà.

I capolavori che hanno segnato la sua carriera

Autore di romanzi fondamentali come “La città e i cani” (1963), durissima denuncia del sistema militare peruviano, e “La casa verde” (1966), Vargas Llosa ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura del Novecento. La sua vasta produzione comprende anche saggi, articoli e testi teatrali.

Un addio in forma privata

Come reso noto dalla famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata e, nel rispetto della volontà dell’autore, le sue spoglie saranno cremate. Un addio sobrio, coerente con la riservatezza che ha spesso contraddistinto l’uomo dietro lo scrittore.

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Cultura

La Campania conquista il mondiale di fisica per studenti: cinque eccellenze campane rappresenteranno l’Italia all’IYPT 2025

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Cinque giovani talenti campani delle scuole superiori rappresenteranno l’Italia all’International Young Physicists’ Tournament (IYPT) 2025, la più prestigiosa competizione mondiale di fisica per studenti delle scuole superiori, che si svolgerà dal 29 giugno al 6 luglio a Lund, in Svezia.

Dopo una severa selezione nazionale, articolata in prove pratiche e orali, sono stati scelti cinque studenti, tutti provenienti da istituti superiori della Campania: il Liceo Mercalli di Napoli e il Liceo Buchner di Ischia. Una vittoria che premia la qualità della formazione scientifica nelle scuole del Sud e conferma il livello di eccellenza raggiunto dalla regione in campo scientifico.

Tra i protagonisti Pierluigi Trani, talento di Ischia

Tra i cinque campioni c’è Pierluigi Trani, studente del terzo anno del Liceo Scientifico Buchner di Ischia, attualmente a Salonicco, in Grecia, per partecipare a un torneo amichevole di preparazione con altri cinque Paesi del sud Europa. Trani si è classificato tra i primi quattro nella fase provinciale dei Campionati di Fisica 2025 a Napoli, risultando l’unico studente ischitano tra i primi dieci. Inoltre, si è distinto a livello nazionale arrivando terzo alle Olimpiadi di Statistica nella sua fascia d’età.

Il giovane fisico non ha intenzione di fermarsi qui: dopo l’esperienza mondiale in Svezia, proseguirà i suoi studi in un prestigioso college londinese, pronto ad accoglierlo per coltivare il suo brillante futuro accademico.

Un team guidato da due docenti campani

A guidare la squadra italiana saranno Gianmarco Sasso e Raffaele Campanile, entrambi docenti del Liceo Buchner di Ischia. I due insegnanti hanno seguito tutte le fasi della selezione e accompagnano i ragazzi nella preparazione per la competizione internazionale. L’IYPT è un torneo con una lunga storia: esiste da 38 anni, ma l’Italia partecipa ufficialmente solo dal 2024, grazie al sostegno dell’associazione “Scienza e Scuola”, con sede nel Meridione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ancora non riconosce formalmente la competizione, ma l’entusiasmo e la determinazione di studenti e docenti colmano ogni lacuna istituzionale.

La fisica come passione e riscatto territoriale

L’affermazione della Campania all’IYPT è un segnale forte: il talento scientifico non conosce confini geografici, e può emergere anche in territori spesso penalizzati da scarse risorse e riconoscimenti. I cinque ragazzi selezionati, con il sostegno dei loro docenti e di una rete associativa motivata, porteranno in alto il nome dell’Italia e del Sud Europa, confrontandosi con delegazioni di ben 39 nazioni.

Dal cuore del Sud, un segnale di speranza, competenza e futuro.

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