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Conte prepara il Napoli per Firenze: Politano e Kvaratskhelia out ma conta la squadra

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Andare a Firenze lasciando a Napoli Kvaratskhelia e Politano. È questa la doppia notizia, dura, ufficializzata oggi dal tecnico Antonio Conte, alla vigilia della sfida alla Fiorentina del Napoli, che mira a superare l’Atalanta, impegnata nella Supercoppa, tornando in testa da soli. “Politano e Kvaratskhelia – ha detto Conte – non sono tra i convocati. È stata una settimana con qualche intoppo di piccoli infortuni. Gli imprevisti fanno parte della stagione. Finora siamo stati più che bravi a sopperire, da Lobotka con Gilmour, ora con Juan Jesus su Buongiorno, con Kvara dopo il problema al ginocchio che non è ancora del tutto guarito e ha avuto un affaticamento muscolare. Ora c’è anche l’assenza di Politano, cercheremo di fare come in passato, di sopperire con il lavoro di squadra”.

L’esterno destro ha avuto un risentimento muscolare al polpaccio e sarà sostituito da Neres, mentre a sinistra Ngonge sembra essere in vantaggio su Spinazzola in uno sprint deciso da forma e capacità offensive e difensive dei due nella visione del tecnico. Conte vuole la vittoria contro una Fiorentina quinta a 9 punti di distacco dal Napoli ma con un match da recuperare e che nelle ultime tre partite di campionato ne ha perse due e pareggiato in casa della Juventus. Il tecnico sa che lo aspetta un match difficile: “La Fiorentina – ha spiegato- sta facendo benissimo e siamo focalizzati. Palladino ha bruciato le tappe come allenatore e ora ha una grande opportunità con uno step ulteriore, una piazza ottima, con una richiesta importante, sta facendo molto bene”. Ma il tecnico ha le idee chiare sull’ambizione del Napoli a metà stagione: “Scudetto? E’ normale che lo dicano – ha detto Conte sorridendo – parlando di noi visto che siamo in testa alla classifica anche se c’è il recupero dell’Inter. Da napoletano non ti puoi inimicare Napoli dicendo che la squadra non lotta. Se lo diranno altri allenatori vuol dire che rimaniamo lì in classifica”.

Un primato di serie A che Conte vuole sia valorizzato: “Manca una partita – ha proseguito – per arrivare a metà. E quanto fatto ci deve dare fiducia e autostima, siamo contenti. Abbiamo fatto 41 punti. Non so cosa vi aspettavate. Stiamo al massimo dei giri, mi sarò perso qualcosa io se alcuni si aspettavano di più. I ragazzi stanno andando oltre le proprie possibilità, le previsioni più ottimistiche, cosa possiamo chiedere di più? Io ho preso una situazione in mano valutando dal di fuori, dopo 6 mesi ho valutazioni molto più certe. Quando si è in costruzione dovete dare il tempo, io o il club non possiamo mettere dentro altri 5-6 giocatori”. “Serve tempo e di questo dovreste parlare col presidente”, ha detto ai giornalisti Conte, ridendo. “Non c’è pazienza , si parla solo di Scudetto ma nella costruzione servono vari tasselli. Abbiamo fatto pochi gol? Ci aspettiamo più gol da parte di tutti, arrivi e spesso non finalizzi per quanto crei ma siamo all’inizio mentre altre squadre sono complete. Io i ragazzi li bacio uno ad uno per ciò che stanno dando, per l’appartenenza che mostrano. Lukaku? Non pensavo fosse argomento ad ogni conferenza. Si analizza ogni scatto, ogni tiro, ma noi oggi abbiamo 41 punti frutto del lavoro di tutti”.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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