La vita, a volte, ricomincia dalla terra. Quella di Bucarest e quella di Marrakech, dove in un’unica domenica il tennis italiano ha ritrovato due dei suoi giovani talenti in cerca di riscatto: Flavio Cobolli, 22 anni, romano ed ex terzino delle giovanili giallorosse, e Luciano Darderi, 22 anche lui, italo-argentino dal cuore azzurro. Entrambi partivano da un periodo nero, da settimane di sconfitte e dubbi, eppure si sono ritrovati proprio quando tutto sembrava perduto. Hanno alzato la coppa, hanno fatto sorridere l’Italia e hanno riscritto la storia.
Cobolli campione a Bucarest: titolo numero 100 per il tennis italiano
Sette eliminazioni al primo turno nel 2024, poi la cavalcata. A Bucarest, Cobolli mette in fila partite di grande cuore e batte in finale l’argentino Sebastian Baez, specialista della terra rossa, con un netto 6-4, 6-4. Non è solo il primo titolo della sua carriera: è anche il centesimo titolo Atp per il tennis maschile italiano. «È un sogno diventato realtà – ha detto Flavio – venivo da un periodo complicato, ma qualcosa è cambiato. Ringrazio il mio team, so che non è facile lavorare con me. Prometto di migliorare». Il trofeo gli è stato consegnato nientemeno che da Ion Tiriac, ed è bastato il video della premiazione con l’amico calciatore Edoardo Bove a diventare virale.
Darderi risorge a Marrakech: vittoria in due tie-break
Otto sconfitte in dieci match dall’inizio dell’anno: Luciano Darderi era finito nel limbo. Ma in Marocco, sulle orme di un nonno marchigiano e con la guida del padre Gino, ha ritrovato se stesso. In finale ha domato in due tie-break l’olandese Griekspoor, 7-6 (7-3), 7-6 (7-4), confermandosi solido e maturo. «Ho avuto mesi difficili ma ho lottato ogni giorno per avere una domenica così». Anche per lui, un traguardo pesante: il titolo numero 101 per l’Italia.
La quarta doppietta nella storia del tennis italiano
Cobolli e Darderi entrano in una lista esclusiva. È solo la quarta volta che due italiani vincono un torneo Atp nella stessa settimana: prima di loro solo Bertolucci e Barazzutti nel 1977, Lorenzi e Fognini nel 2016, Fognini e Cecchinato nel 2018. Una domenica storica, con due giovani guidati entrambi dai padri, capaci di rialzarsi a pochi giorni dagli Internazionali d’Italia.
Ora Montecarlo, tra sogni e glamour
I due azzurri migliorano anche nel ranking: Cobolli vola al n.36, vicino al best ranking di 30; Darderi sale al n.48. Ma non c’è tempo per festeggiare: Flavio sarà già a Montecarlo, dove affronterà Lajovic nel primo turno del Master 1000. Oggi in campo anche Musetti, Berrettini e Fognini, quest’ultimo presente con una wild card in quanto “vecchia gloria”. La terra monegasca è la più elegante, la più ambita. Ma prima, bisognava passarci da Bucarest e Marrakech. Ora l’Italia c’è.