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Cinque morti dopo l’assunzione di integratori dietetici

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Sono saliti a cinque i morti in Giappone, con centinaia di segnalazioni di persone che si sono ammalate dopo aver assunto integratori alimentari a base di lievito di riso rosso, che inizialmente avevano lo scopo di ridurre i livelli di colesterolo Ldl. L’azienda che li ha prodotti, la Kobayashi Pharmaceutical, ha richiamato gli integratori e ha riferito che non è stata ancora individuata la sostanza responsabile dei problemi di salute, e che i cinque decessi riguardano persone tra i 70 e i 90 anni.

“Ci scusiamo profondamente per la grande ansia e la paura che abbiamo causato”, ha dichiarato venerdì in una conferenza stampa tenuta a Osaka il presidente, Akihiro Kobayashi, aggiungendo che l’azienda “dedicherà tutte le sue energie” a indagare le cause degli incidenti. Almeno 680 persone sono state assistite o intendono ricevere cure ambulatoriali per sintomi causati dagli integratori, e la società ha affermato che offrirà un risarcimento alle 114 persone che sono state ricoverate in ospedale. Kobayashi ritiene al momento che la sostanza in questione possa essere derivata da una muffa che non si aspettava di essere presente nei suoi prodotti, tuttavia, ulteriori accertamenti sulla sua struttura chimica sono ancora in corso di svolgimento.

Il ministero della Salute giapponese ha dichiarato che un gruppo governativo condurrà esami separati della sostanza in collaborazione con il laboratorio dell’azienda. I brevetti degli integratori in esame sono da ricondurre a un sistema creato nel 2015 sotto la guida dell’ex premier Shinzo Abe. Secondo quanto riferito da alcuni organi di controllo, si teme che la regolamentazione di questi prodotti non sia stata sufficientemente rigorosa, oltre al fatto che non sempre garantiscano gli effetti pubblicizzati.

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Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

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A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

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Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

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Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

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